Forse sai tutto sui nuovi profumi che affollano gli scaffali del tuo beauty store preferito. E non ti stiamo a spiegare come è fatto un bouquet fiorito. Meglio andare sul pratico e darti delle dritte sulle molteplici variabili d'uso della tua magica (e costosa) fragranza preferita:

1. Vado a colazione nel bar/pizzeria/ trattoria a due passi dal lavoro. Quando esco "puzzo" di cucina e soffritto…

Usa un profumo a base agrumata al limone, cedro e bergamotto o con note molto "verdi" come quelle della menta, della salvia, del muschio o dei fiori d'acqua. Questi bouquet più che "coprire" gli odori sgradevoli, li annullano dando subito una sensazione di freschezza. No ai profumi orientali, quelli a base di vaniglia o con un fondo molto caldo che tendono, invece, a rendere più persistente sulla pelle il profumo.

2. Mi hanno regalato un extrait costosissimo...

È un luogo comune pensare che l'estratto sia destinato solo come profumo da sera. Se ti piace ottenere una persistenza intensa usalo anche al mattino. L'unica avvertenza è la quantità: è molto concentrato, quindi una goccia sulla nuca e una lungo il collo. Stop!  

3. Posso "rinfrescare" i capelli sporchi con il profumo?

No, assolutamente. Il sebo e la polvere che sporcano i capelli tendono ad alterare il bouquet del profumo creando un mix poco piacevole all'olfatto. In caso di S.O.S, l'unica soluzione è di mettersi a testa in giù e vaporizzare un velo di lacca dalla radice alle punte. La lacca, seccandosi, assorbe sebo in eccesso e stacca le piccole particelle di polvere dal fusto. Spazzola poi i capelli e vaporizza una piccola quantità di profumo a distanza di circa 20 cm. 

4. Quando sono in depre un profumo può aiutarmi a tirarmi un po' su?

Direi di sì, usa i profumi aromaterapici, cioè quelli che combinano note odorose a note che agiscono anche sulla mente infondendo serenità o regalando sprint. Ad esempio i profumi ricchi di essenza di oli essenziali d'arancia, menta, limone e mandarino stimolano le facoltà intellettive e danno energia. Il cedro, la salvia, il rosmarino e l'eucalipto, invece, favoriscono la calma. Zenzero, noce moscata, the verde e pepe danno sprint ed energia. 

5. Il latte per il corpo va sempre coordinato al profumo?

Se è del tipo profumato, sicuramente sì per non creare dei mix di note poco armoniche tra di loro. Anzi, per chi vuole un alone discreto può addirittura evitare di mettere l'eau de toilette per "sentire" durante tutta la giornata la sua fragranza preferita. Un piccolo trucco è aggiungere a un latte per il corpo a base neutra una decina di gocce di profumo e poi shakerare bene per creare un'emulsione idratante "su misura" . 

6. Posso usare un eau de toilette su tutto il corpo?

Sì, ad esclusione però delle zone più sensibili, come l'inguine, i genitali e le ascelle. Sul corpo nudo meglio evitare lo spruzzo diretto, ma vaporizzare il profumo verso l'alto e mettersi sotto, come in una leggera pioggerellina.

7. Sono allergica all'alcool, quindi anche al profumo…

Le reazioni allergiche dell'organismo sono davvero tante, l'alcool rientra tra queste. Di solito provoca arrossamenti, piccoli eczemi o microtagli. Dopo aver stabilito con il tuo dermatologo se l'allergia è davvero dovuta all'alcool o magari a qualche altro componente, puoi orientarti verso le edizioni dei profumi "alcol-free", cioé senza base alcolica e generalmente pensati per l'estate. Hanno la stessa persistenza di quelli classici, perché le note fragranti sono imprigionate in speciali microsfere di gelatina acquosa (invisibili a occhio nudo) che, una volta spruzzate, liberano il loro contenuto e lo "fissano" sulla pelle. 

8. E vero che dura di più se lo metto dietro i lobi?

Non si tratta di durata maggiore, ma di diffusione del profumo che evapora meglio quando la temperatura della pelle è maggiore. Questo vale in tutte le zone del corpo dove è presente un maggior afflusso di sangue: lobi, incavo delle ginocchia e delle braccia, collo e in mezzo al seno.

9. Mi piacerebbe sentire il mio profumo anche sui vestiti, basta spruzzarlo nell'armadio? 

No, meglio acquistare in cartoleria un paio di fogli di carta assorbente, vaporizzarli abbondantemente con il profumo e ripiegarli in 4, quindi metterli nell'armadio nel ripiano più basso. Il bouquet evaporerà lentamente con una migliore diffusione che durerà fino a due mesi. 

10. Cosa vuol dire quando un'amica mi dice che il mio profumo è troppo "dolce"? 

In pratica vuol dire che la fragranza ha un bouquet dove spiccano note come la vaniglia, l'ambra o i muschi. Spesso può essere un profumo realizzato con note intense come la violetta, la magnolia, l'iris, pesca o melone. Non cambiarlo, però, solo perché ti consigliano di farlo, il profumo è anche un modo di proporsi agli altri. Se a te piace davvero, si tratta di un aspetto della tua personalità che non va sottovalutato.

11. Mi piace cambiare spesso profumo, la ragione è che dopo qualche tempo non lo sento più sulla pelle. Perché? 

Molto dipende dal grado di sensibilità olfattiva che ognuno possiede. Bisogna però accettare il fatto che il naso, dopo qualche tempo che si indossa lo stesso profumo, lo "memorizza" e, quindi, trasmette al cervello una percezione del bouquet più debole.

12. Mi piacciono i profumi fioriti, ma ho paura che facciano troppo "anziana signora". È vero? 

No, anzi sono molto di tendenza. Accordi di rosa, fiori bianchi, mughetto e fresia spiccano come note spontanee, grazie alle nuove tecnologie che consentono di riprodurre sinteticamente l'aroma del fiore appena reciso. Per nulla melensi si trovano in bouquet molto moderni e accattivanti che fanno emergere la femminilità.

13. Posso mescolare due profumi diversi tra di loro?

Mai e per nessuna ragione al mondo. Certi composti possono reagire tra di loro e provocare macchie e allergie alla pelle. In più, il risultato è quasi sempre pessimo. Invece, si possono mescolare tra di loro gli oli di essenze pure per creare un profumo personalissimo. Per esempio il muschio e l'ambra, patchouli e sandalo, vaniglia e cannella...

14. Eau de toilette e eau de parfum sono la stessa cosa?

No, dipende dalla concentrazione di essenza presente nella formula che viene diluita in alcool. Nell'eau de toilette c'è una concentrazione che varia dal 5% al 10%. Nell'eau de parfum si arriva al 15%, quindi è più persistente sulla pelle. 

15. Perché a volte provi un profumo, ti piace. Poi lo porti e non ti piace più?

Alla base c'è sempre un acquisto fatto di fretta. Scegliere un profumo è un'operazione che richiede calma e tempo a disposizione. Entra in profumeria per provare le fragranze che più ti incuriosiscono. Se sei perplessa o indecisa, vaporizzateli sulle muillettes, speciali strisce di carta che mantengono a lungo intatta la persistenza delle note, e, dopo qualche ora, annusa di nuovo. Sulla pelle, invece, prova solo due fragranze alla volta, una su ogni polso. Un numero superiore manda in tilt il naso. 

16. C'è un profumo da giorno e uno da sera?

In teoria c'è un profumo per ogni stato d'animo. Giorno o sera non è importante, molto dipende da cosa fai. Per una cena al ristorante ti sconsiglio un profumo molto caldo e voluttuoso che potrebbe dare fastidio a chi ti è seduto vicino e puoi rischiare uno scappellotto dallo chef di turno ( e speriamo non si chiami Cannavacciuolo, visto la stazza) Mentre, per una serata speciale, via libera a quelli più seducenti da mettere però in dosi minime per essere davvero sexy. 

17. Posso usare il profumo di "lui"?

Certo, molte donne prediligono le note secche e corroboranti dei profumi maschili. Negli accordi di testa troviamo spesso il soffio stimolante e vivace degli agrumi mescolati a note di foglie verdi e aromatiche come il basilico, il cardamomo e il ginepro. I fiori più indicati sono quelli del geranio, il mughetto, il caprifoglio e l'irrinunciabile lavanda. Sul fondo, invece, note di patchouli, cuoio, legni, ambra, magari rese più attuali da un tocco piccante di pepe. 

18. Mi piace cambiare spesso profumo. Come posso conservare i flaconi usati perché durino a lungo?

I profumi odiano la luce, il sole e il caldo, Controlla la perfetta chiusura del tappo, nel caso si fosse allentata, sigilla il flacone con l'alluminio per cucina.

19. Quando un profumo è da buttare?

Quando annusandolo si percepisce subito un forte odore di alcool. Si capisce che è da buttare anche se cambia colore o si separa la fase oleosa da quella alcolica provocando un deposito sul fondo. 

20. Spesso sui mercati trovo dei profumi con i nomi simili ai miei preferiti, costano parecchio di meno, ma sono davvero uguali agli originali? 

Decisamente no e si tratta quasi sempre di una truffa. Il costo elevato di un profumo è determinato soprattutto dalle materie prime che si utilizzano, dalla tecnica di lavorazione e dalla sua "maturazione" in speciali contenitori sigillati e mantenuti a temperatura costante di zero gradi. Invece, quelli venduti nei mercatini giocano sul nome tarocco e sul primo impatto del profumo quando lo si spruzza sulla pelle con note che ricordano vagamente l'originale. Poi, una volta che queste evaporano del profumo non rimane più nulla perché contengono solo alcool. Meglio profumarti con due dita di grappa a questo punto.

21. In profumeria mi regalano spesso dei piccoli campioncini di profumo, ma io indosso sempre il solito da anni. Cosa ne faccio?

Le fiale possono servire a rinnovare l'aroma di un pot pourri o essere aggiunte alla cera sciolta a bagnomaria per creare delle candele profumate. Se sono in strip usatele per profumare i cassetti o la scarpiera di casa. Un' ultima alternativa? Aggiungi una fiala intera all'ultimo risciacquo il lavatrice, avrai un bucato profumatissimo.  

22. E vero che il profumo macchia gli abiti?

Solo se la vaporizzazione è vicina e diretta: alcuni componenti del profumo possono alterare il colore di alcuni tessuti, della pelle (soprattutto quella scamosciata), della seta e delle pellicce (ma tanto noi quelle non le indossiamo, a meno che siano sintetiche, vero?). 

23. Posso mettere il profumo sul guanciale? 

Recentemente in commercio sono stati proposte speciali fragranze aromaterapeutiche da vaporizzare sul cuscino e conciliare così il sonno. Ma si può fare lo stesso con la vostra eau de toilette. Unica precauzione non spruzzarla direttamente sulla federa ma solo sull'imbottitura e lascia passare almeno dieci minuti prima di coricarti, così l'alcool evaporerà completamente e non ti narcotizzerai :-).

24. Come posso profumare l'ambiente con il mio profumo preferito?

Il metodo migliore è vaporizzarlo su un batuffolo di cotone o un fazzoletto da mettere sul termosifone caldo per diffondere l'aroma in tutta la casa, in alternativa poche gocce nella vaschetta degli oli essenziali dell'umidificatore elettrico. 

25. Compro lo stesso profumo che sta benissimo alla mia amica, su di me è invece è un disastro perché? 

La regola è provarlo sempre, perché è normale che un profumo non sia mai uguale da persona a persona. Infatti la sua curva di evaporazione viene modificata in modo rilevante dal calore emesso dell'organismo, dal sudore emesso, dall'acidità cutanea e dal sebo presente sulla pelle. Queste variabili determinano lo sviluppo del bouquet esaltando o ammorbidendo certe note. 

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