Quante volte ti capita di avere a che fare con persone arroganti, maleducate, scorrette che ti rendono la vita difficile e ti rovinano irrimediabilmente l'umore?

Let's Life!, start-up milanese nata con l'obiettivo di offrire "buone idee pratiche per vivere meglio", lancia la prima Palestra Antistronzi, un vero corso di autodifesa che in soli 90 minuti, ti fornisce gli strumenti pratici per affrontare e sconfiggere tutti gli stronzi che ti capita di incontrare ogni giorno.

Cosmo ha chiesto a Silvio Lenares, relatore di Let's Life!, di darci una serie di dritte super pratiche da utilizzare nelle situazioni più comuni per imparare a gestire gli stronzi senza fatica.

Il collega

  • La situazione: un collega, senza ragione, continua a trattarti male, mettendoti in cattiva luce davanti ad altre persone.
  • Cosa fare: 1) Indaga sulle vere ragioni del suo comportamento. Non bisogna aver paura di chiedere esplicitamente e con fermezza: «Perché mi tratti così?». A volte già questo è sufficiente per "rimetterlo al suo posto". Dietro uno stronzo, infatti, si nasconde spesso una persona timida o un ansiosa. 2) Non farti manipolare. Se il collega cerca di confonderti con mille argomenti diversi, è necessario ricondurlo con determinazione alle ragioni del nostro disagio. Possiamo, ad esempio, dire: "Questo tuo comportamento mi urta", ma evita sempre di attaccare l'altra persona con frasi offensive del tipo: "Sei uno stupido!". Passeresti così immediatamente dalla parte del torto. 3) Accetta il fatto di non piacere a tutti, ma limitati a preservare rapporti cortesi sul posto di lavoro.

Il capo

  • La situazione: spesso e volentieri, il capo si lamenta del tuo lavoro, facendoti sentire non all'altezza del tuo ruolo e costringendoti a rifare tutto daccapo.
  • Cosa fare: 1) Anche se le relazioni di lavoro sono governate da gerarchie di potere e "lui" è il tuo capo, è importante pretendere rispetto, ad esempio nel linguaggio. Il capo ti potrà dire «Hai sbagliato!», ma mai «Tu non capisci niente!». 2) Fai domande, sia quando ti fa una richiesta, sia quando ti fornisce il suo feedback. Maggiore è il numero di precisazioni che chiederai al capo, minori saranno le incertezze sulle sue aspettative e le possibilità di errore. Non vergognarti, quindi, di chiedere: «A cosa le serve questo documento?», «Cosa si aspetta da questa presentazione?», «Quante pagine?» ecc. ecc. 3) Non litigare: spesso è inutile o controproducente perché ti fa percepire come un avversario. Meglio chiudere la discussione con una frase benevola tipo: «Ora ho capito cosa si aspettava da me: vedrà che la prossima volta andrà meglio!».

Il genitore

  • La situazione: non conta quanti anni hai, tua madre o tuo padre continuano ad intromettersi nella tua vita e a dire la loro sui tuoi atteggiamenti o su come ti comporti.
  • Cosa fare: 1) Accantona, per prima cosa, il senso di colpa e la sensazione di inadeguatezza. Pur impegnandoti non potrai mai diventare come gli altri desiderano. Prova a dirlo a tuoi, ma soprattutto ripetilo a te stessa. 2) Scegli delle priorità. Un litigio con una persona che ti conosce bene rischia sempre di degenerare. Non divagare dall'argomento della discussione ed evita di allargare il discorso ad altre questioni con frasi tipo: «È come quella volta che…». Rievocare il passato è, infatti, inutile e controproducente. 3) Rasserenati. L'aggressività del genitore maschera spesso la sua insicurezza ed il tentativo di proteggerti. Cerca di parlare con lui/lei nel modo più semplice possibile (ad esempio: «Capisco perché ti arrabbi, ma lascia che ti spieghi le ragioni del mio comportamento»).

Il partner

  • La situazione: stai con lui da un po' di tempo, ma il tuo ragazzo continua ad essere vago sui suoi sentimenti e tu non capisci se ha voglia o no di fare con te progetti a lungo termine.
  • Cosa fare: 1) Apparentemente il tuo partner non è uno stronzo, ma solo un indeciso. Prova a smuoverlo, iniziando ad avanzare alcune semplicissime richieste: «Mi piacerebbe che mi chiamassi tu, qualche volta», «Vorrei che ti preoccupassi tu di organizzare le nostre uscite, ogni tanto». 2) Prova a spiazzarlo. Non mostrarti dipendente da lui e dalle sue indecisioni. Ad esempio: «Non ti va di venire alla festa? Nessun problema, chiedo a qualcun altro di accompagnarmi», «Vuoi trascorrere la domenica sul divano a vedere le partite? Bene io esco con le mie amiche». 3) Mostrati determinatissima. La scelta di come vivere la relazione è solo vostra, ma l'importante è che nessuno sia succube del partner. Se desideri altro, dichiaralo con chiarezza: «Voglio una relazione diversa».