Oggi ha 33 anni e ne ha fatta di strada da quando vinse American Idol nel 2005: leggi qui per scoprire la giornata di dieta e allenamento di Carrie Underwood.

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Ha un corpo così in forma, e braccia tanto scolpite che non puoi non rimanere a bocca aperta davanti a tanta perfezione!

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Per non parlare delle sue gambe supertoniche

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Essere in una forma così perfetta non è facile per nessuno, e Carrie, oltre a essere una neomamma, è sempre in giro: è impegnatissima con la sua tournée, viene spesso invitata come ospite in vari programmi, e deve incontrare la stampa.

Cosmopolitan.com si è seduta a chiacchierare con la cantante, per capire come trascorre le sue giornate, ma anche quale dieta segue per avere quel corpo da urlo. Leggi qui: ti diciamo tuti i suoi segreti. Tu inizia a prendere appunti e a trovare la motivazione giusta.

La giornata tipo di Carrie Underwood

7:00 Non ho una giornata tipo, ma se non devo partire e non mi devo alzare prestissimo per lavoro, dormo finché mio figlio Isaiah, che ha quasi due anni, non si sveglia. Poi mi alzo e preparo la colazione per me e per lui.

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La frutta non deve mancare mai, e neanche i fiocchi d'avena e i cereali, che prendo sempre senza latte. A volte mi preparo un po' di tofu strapazzato con cipolle e peperoni, e lo tengo in frigo, così è pronto da scaldare in padella.

Ho anche sempre una scorta di burritos nel congelatore, nel caso in cui, mentre preparo la colazione per Isaiah, senta il bisogno di energie prima di riuscire a preparare la colazione anche per me. Di recente ne ho provato un tipo nuovo, a base di chorizo vegano, che mi piace. Non mangio mai la carne, e cerco di seguire una dieta totalmente vegana, che è anche la più facile da cucinare.

Se mi trovo fuori casa, non impazzisco per trovare del cibo vegano. Non chiederei mai al cameriere del ristorante di riportare l'insalata in cucina solo perché ci trovo dentro un po' di feta.

Dopo la colazione, scrivo quello che ho mangiato sull'app MyFitnessPal. Tengo da sempre un diario in cui annoto quello che mangio perché sono un pozzo senza fondo, mangio più di qualsiasi altra persona io conosca. È come se tra il mio stomaco e il mio cervello non ci fosse un sensore pronto a dire: «Hey, ora sei sazia, puoi smetterla di mangiare!». Così, quando me ne sono resa conto, ho cominciato a tenere sotto controllo la mia dieta. Mi aiuta a fare scelte [alimentari] migliori e a fare attenzione a quello che mangio. E poi, mi scrivo anche gli esercizi che farò nel corso della giornata.

10:00 Lascio Isaiah al nido. Quando siamo a casa, cerco di farlo stare il più possibile insieme agli altri bambini, perché quando siamo in giro si trova solo in compagnia di adulti.

Poi mi fermo a fare la spesa. La gente si sorprende sempre di trovarmi al supermercato, ma sai com'è: «Anch'io devo mangiare!». Raramente ordiniamo del cibo takeaway o andiamo a cena fuori, perché non è una cosa che mi piace. Non che io sia una chef fenomenale (rimango sul basic, verdure alla griglia o in padella), ma mi piace sapere cosa c'è dentro al mio piatto, ed è difficile dirlo con certezza se te l'ha preparato qualcun altro.

Quando ho finito con la spesa, vado a casa a fare esercizi. A casa ho una palestra con un tapis roulant, un'ellittica, i cavi e i pesi, oltre a vari attrezzi di mio marito Mike [Fisher]. A seconda della giornata, faccio 10 o 15 minuti di riscaldamento, e poi mi alleno almeno un'ora buona.

Spesso uso un mazzo di carte da gioco per rendere l'allenamento più divertente, perché mi piace molto fare un po' di tutto per evitare di annoiarmi. Assegno a ogni seme un esercizio, in modo da includerne uno per la parte superiore del corpo (ad esempio, flessioni o pull-up), uno per quello inferiore (come gli squat con i pesi), uno per gli addominali (spesso usando la ruota per gli addominali), e uno cardio (ad esempio, la corda). Poi pesco una carta, e faccio un numero di ripetizioni pari al valore della carta, e vado avanti così, fino a metà del mazzo. Poi assegno ai semi altri esercizi, e vado avanti con l'altra metà.

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Quando Mike è a casa, ci alleniamo insieme. Mentre uno fa il tapis roulant o i plank, l'altro fa cinquanta flessioni, poi uno fa gli squat, e l'altro corre un paio di chilometri. Di solito nessuno dei due ha tempo per ridere, ma finiamo in fretta, in modo che nessuno dei due sia a pezzi.

Ci piace allenarci insieme, ma sappiamo anche stare lontani. Non parliamo molto quando ci alleniamo insieme, ci concentriamo in modo da fare quello che serve.

Ci sono dei giorni in cui non ne ho molta voglia, ma cerco comunque di fare un po' di esercizio, magari una mezz'ora di ellittica. La cosa positiva è che non mi mancano mai le cose carine da mettermi per sentirmi bene, non mi mancano i pezzi CALIA by Carrie Underwood fitness clothing, anche se devo dire che il mio armadio è talmente incasinato che alla fine afferro la prima cosa che trovo e mi dimentico spesso dei vestiti che rimangono sepolti. E poi, mi aiuta tanto ascoltare la musica, magari rock. Se non sento il rumore di quello che faccio, tipo i piedi che atterranno sul pavimento, mi sembra tutto meno complicato. Ma non ascolto mai la mia musica. Mai!

13:00 Quando finisco il mio allenamento, mi faccio una doccia e poi pranzo. La cosa migliore è un bel sandwich: del pane di Ezekiel (pane esseno) con del Tofurky (cibi a base di soia e derivati), o con un quarto di avocado, una manciata di germogli o verdure e un po' di senape. Adoro la senape.

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15:00 Raramente faccio uno spuntino la mattina perché non mi viene fame: se mangi sano non ti succede. Ma faccio una merenda al pomeriggio mentre sbrigo alcune faccende, magari mentre faccio qualche telefonata per organizzarmi l'agenda. Poi faccio il bucato, lavo i piatti e cerco di pulire casa, perché il piccolo la mette sempre sottosopra.

Se sono a casa, mangio un muffin inglese con del burro di arachidi, ma in borsa ho sempre qualcosa da sgranocchiare quando sono fuori, perché faccio fatica a concentrarmi se ho un calo di zuccheri: la bocca parla, ma le frasi che dico non hanno senso. Evito che succeda con qualche proteina vegetale, magari le No Cow Bars, che compro online da quando le ho scoperte su un blog di fitness. Oppure del seitan essiccato o una porzione di cereali, che piacciono come merenda anche a mio figlio.

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18:00 Dopo che sono andata a prendere Isaiah e Mike torna dagli allenamenti, ceniamo insieme verso le 19.00, e poi andiamo a letto. Di solito scelgo proteine vegane come il tofu, i fagioli o un hamburger vegano con tante verdure di contorno. Mike è un atleta e non è vegano. A lui servono molti carboidrati, e per lui preparo magari del salmone con del purè. Io non amo la consistenza delle patate, quindi mi cucino un piatto di pasta integrale o di riso. Una volta evitavo i carboidrati, ma ora sto più attenta alla dieta macrobiotica, e quindi cerco di bilanciare proteine, grassi e carboidrati invece di preoccuparmi soltanto delle calorie che ingerisco.

Questo non vuol dire che non mi capiti di esagerare con qualche tipo di alimento. Ad esempio, a Natale, ho mangiato tutto quello che ha cucinato mia suocera. Quando ci sono cose gustose non me ne privo, cerco piuttosto di rimettermi alla pari il giorno dopo.

21:00 Non sono una persona golosa, ma se ho voglia di qualcosa di dolce mangio un quadratino di cioccolato fondente, oppure un po' di gelato vegano So Delicious, o del gelato fatto con il latte di cocco. Altrimenti prendo un muffin inglese, del pane tostato o dei popcorn, perché se dopo cena non spizzico qualcosa mi sveglio di notte quando sento Isaiah muoversi e mi rendo conto che… «Accidenti, ho fame!».

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Elizabeth Narins
Senior fitness and health editor

Elizabeth Narins is a Brooklyn, NY-based writer and a former senior editor at Cosmopolitan.com, where she wrote about fitness, health, and more. Follow her at @ejnarins.