La prolattina alta può essere l'annuncio di un lieto evento. Quando aumenta questo ormone, generalmente significa che è in arrivo un bambino. La prolattina, non a caso, è conosciuta come l'ormone della gravidanza.

Quando i suoi livelli crescono e si registrano valori di prolattina alta in altre fasi della vita, però, può essere il segnale che c'è qualcosa che non va. In condizioni normali, la prolattina è infatti presente in misura davvero trascurabile sia nelle donne che negli uomini.

Ma cosa significa se il livello di prolattina nel sangue si innalza anche quando non è in corso una gravidanza? Scopri meglio di cosa si tratta, vedi quali sono i sintomi e le cause di questo disturbo e le cure più efficaci.

Cos'è la prolattina

È un ormone polipeptidico che promuove la lattazione. La ghiandola ipofisi, da cui è secreta, ne moltiplica considerevolmente la produzione durante la gravidanza.

Questo perché la sua funzione principale è quella di stimolare le ghiandole mammarie a produrre prima il colostro, vale a dire il primissimo nutrimento del neonato una volta venuto al mondo, poi il latte materno, che dovrebbe essere il suo unico alimento per tutto il primo anno di vita.

Sintomi della prolattina alta

Una premessa: l'innalzamento dei valori della prolattina, il cui indice di riferimento massimo in condizioni normali è di 20 nanogrammi in un litro di sangue, può essere la spia di una serie davvero vasta di disturbi, quasi tutti non particolarmente gravi, la cui individuazione può essere effettuata in modo certo soltanto attraverso gli opportuni esami medici o diagnostici.

Inoltre, livelli alti di prolattina sono molto spesso accompagnati da una serie di sintomi accessori, tutti in qualche modo collegati. Vediamoli nel dettaglio.

Quasi sempre ad elevati valori di prolattina si associano delle fuoriuscite di latte o di liquido dai capezzoli femminili, mentre negli uomini si registra una crescita anomala del seno.

Lo stesso seno, poi, si presenta gonfio, teso, in qualche modo dolente. Inoltre, nelle donne spesso si assiste a una diminuzione quantitativa del ciclo mestruale rispetto al normale, fenomeno conosciuto con il nome di oligomenorrea. In qualche caso addirittura il ciclo scompare del tutto e si parla di amenorrea.

Altri sintomi associati possono essere un vistoso calo del desiderio sessuale, con frigidità nelle donne e impotenza negli uomini, tendenza a ingrassare, frequenti mal di testa e l'insorgenza di cisti ovariche.

Prolattina alta: le cause

Da cosa dipende tutto ciò? Come accennato, le ragioni possono essere molteplici ed abbracciano una vasta gamma di possibilità. In primis, l'aumento di prolattina e di altri ormoni potrebbe essere la spia di disturbi alla tiroide, tra cui l'ipotiroidismo.

Potrebbe poi essere la conseguenza dell'assunzione di alcuni farmaci, tra i cui effetti collaterali ci sono proprio gli aumenti dei livelli di ormoni come la prolattina. È il caso di molti antidepressivi, ma anche di numerosi medicinali per la pressione alta.

Un altro fattore scatenante potrebbe essere l'assunzione di integratori o compresse a base di trifoglio o di fieno greco, mentre non va sottovalutato il ruolo giocato dallo stress, soprattutto nelle donne che desiderano fortemente una gravidanza.

Altre possibili cause, di natura più prettamente medica, potrebbero essere l'insorgenza di una particolare patologia, la sindrome dell'ovaio policistico, o alcune caratteristiche anatomiche come l'utero infantile oppure ovaie iposviluppate.

Prolattina alta: le cure

In tutti i casi, nulla che non si possa affrontare con una cura e con le opportune precauzioni.

Dopo le analisi del sangue ed accurati dosaggi ormonali, infatti, il medico curante dovrebbe essere in grado di individuare con esattezza la ragione del fenomeno e prescrivere la terapia più appropriata.

In caso di problemi alla tiroide spesso si interviene con una terapia ormonale sostitutiva, mentre come inibitori specifici della prolattina ci sono in commercio farmaci generalmente ben tollerati dall'organismo.

In caso di intollerabilità o di comparsa di effetti collaterali quali nausea e cefalee, molto spesso i medici prescrivono la pillola anticoncezionale, che dovrebbe riportare in breve la situazione alla normalità senza troppe controindicazioni.