Una buona birra non si nega a nessuno, soprattutto quando non si esagera e si sanno mantenere i livelli di controllo. Inoltre, secondo una ricerca condotta da Doxa-AssoBirra, sembra proprio che sia tra le bevande preferite dalle Millennials.

Ora, arriva un'altra notizia che potrebbe rendere felice chi è appassionato di bionde. Attenzione, però, perché c'è una controindicazione che non si può aggirare.

Il Journal of Pain nel dicembre 2016 ha pubblicato una ricerca, ripresa di recente da Mashable, che si è avvalsa di 18 esperimenti fatti su un campione totale di 404 persone. I ricercatori hanno rilevato che c'era una diversa percezione dell'intensità del dolore tra chi aveva consumato alcol e chi invece ne aveva fatto a meno. Le conclusioni sono state sintetizzate così "l'alcool è un analgesico efficace che genera riduzioni clinicamente significative nelle valutazioni dell'intensità del dolore".

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In pratica, la birra, e più in generale l'alcol, ti aiuterebbe a sopportare meglio il dolore. Qui, però, arriva la brutta notizia.

La svolta magica, quella che cambia la percezione in modo significativo, arriva a un certo livello di alcol nel corpo e per la precisione quando il tasso alcolemico nel sangue è di circa 0,08%, pari a 0,8 g di alcol in 1 l di sangue. Questo nella maggior parte degli stati USA è il limite massimo legale oltre cui la guida viene considerata "in stato di ebrezza".

In Italia le cose stanno diversamente, perché il limite per il tasso alcolemico regolare nel sangue è 0,05%, pari a 0,5 g di alcol in 1 l di sangue. Detto in altre parole, se si abbassa la tua percezione del dolore, sei probabilmente già ubriaca o, sicuramente, non puoi metterti alla guida.

Ops!

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