Forse lo conosci perché è stata una fissa dei tuoi genitori, forse lo hai visto quest'anno a Sanremo o forse hai sentito parlare di lui per il nuovo tour 2019. Qualsiasi sia stata l'occasione, quello che è certo è che Antonello Venditti dovrebbe essere nominato Patrimonio dell'Unesco per l'Italia, perché, sì, lui con quella pelle sempre abbronzata, con quegli occhiali a goccia che porta da mezzo secolo (?) e con la canzone Notte prima degli esami, è un monumento nazionale da amare e proteggere, soprattutto in questi giorni.

Notte prima degli esami, il film e la canzone

È arrivato quel periodo dell'anno, infatti, in cui bisogna tributargli nuovi onori, per questa ragione speciale, tra le tante. A lui va il merito di avere scritto (tra le tante meravigliose) la canzone definitiva che ti scarica dalla tensione pre esami di maturità, ovvero Notte prima degli esami, titolo che poi è stato ereditato (con cit. voluta) da un famoso film con Nicolas Vaporidis (Nicolas, quando torni a fare film? Noi ti abbiamo amato tantissimo) e Cristiana Capotondi.

La stagione della Maturità da allora, ovvero dall'anno in cui è stata lanciata la canzone (1984) e da quando è uscito il film (2007), ha due strumenti che funzionano come antistress: il brano di Antonello Venditti da cantare a squarciagola, possibilmente facendo karaoke con le amiche, e una pellicola da godersi la sera prima dell'esame, come fosse un rito propiziatorio e anti-sfiga. Ma ritorniamo all'inizio, e all'Antonellone nazionale.

Notte prima degli esami, il testo della canzone di Antonello Venditti

Quello che ti deve importare adesso è il testo della canzone Notte prima degli esami, perché se la mandi il loop e la urli (intonandola), è probabile che i tuoi nervi si distendano e tu possa vedere, un po' come prospetta la canzone, l'orizzonte di un nuovo inizio. La Maturità è un po' questo: è il momento in cui si chiude un capitolo della vita, che ha portato con sé amici che lo saranno anche in un futuro, e si apre un universo diverso, in cui non sai ancora come muoverti ma che rende tutto a suo modo emozionante. Hai paura? È tutto molto sano, ed è bello così. Dalla notte dei tempi la Maturità fa un po' da cesura: è il momento in cui si tirano le fila di quello che è stato, con tutta la valanga di ricordi (belli o brutti), ed è la fase in cui ti prepari a quello che sarà. E tutto ha il sapore di un momento fatale, non si torna indietro e si può solo guardare avanti.

Antonello Venditti nel testo di Notte prima degli esami aveva fatto un po' la sintesi di questo con una serie di immagini che ritornano sempre: ci sono gli amici con cui ti incontravi sempre (NdR. alcuni hanno visto il riferimento a Ernesto Bassignano, Giorgio Lo Cascio e Francesco De Gregori, con cui il Vendittone si incontrava al Folkstudio), ci sono gli esami vicini, ci sono Dante e Ariosto che si materializzano all'ennesimo verso studiato, c'è la matematica che non sarà il tuo mestiere (o forse sì) e poi c'è l'amore, quello che hai sacrificato nell'ultimo periodo per studiare giorno e notte. E, poi, ma qui il passaggio è controverso e le leggende metropolitane abbondano, ci sono le "bombe delle 6 che non fanno male". C'è chi pensa che il riferimento fosse al rituale dei bomboloni che mangiavi con loro dopo una all night long, perché non eri riuscita a dormire, e chi pensa che ci sia un accenno alla situazione politica degli anni Sessanta-Settanta.

Quello che è certo è che sarà una notte di lacrime e preghiere, ed è sempre stato così come generazioni di maturandi hanno insegnato.

Ora puoi partire a cantare. A squarciagola, please.

Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra
E un pianoforte sulla spalla
Come pini di Roma, la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra

Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei non fanno male,
È solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore
Gli esami sono vicini
E tu sei troppo lontana dalla mia stanza

Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto
Stasera al solito posto, la luna sembra strana
Sarà che non ti vedo da una settimana

Maturità, t'avessi preso prima
Le mie mani sul tuo seno
È fitto il tuo mistero

Il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani
Non fermare ti prego le mie mani
Sulle tue cosce tese chiuse come le chiese
Quando ti vuoi confessare

Notte prima degli esami, notte di polizia
Certo qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamma e di papà col biberon in mano
Notte di nonno alla finestra
Ma questa notte è ancora nostra

Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
La matematica non sarà mai il mio mestiere

E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca
Ma questa notte è ancora nostra
Claudia non tremare
Non ti posso far male
Se l'amore è amore

Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici intorno
Mi viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo un po' diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare

Se l'amore è amore, se l'amore è amore
Se l'amore è amore, se l'amore è amore
Se l'amore è amore

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