Se sei nata tra i primi anni Ottanta e il 2000, e dunque fai parte della generazione dei Millennials, il mondo del lavoro riserva attualmente diverse difficoltà, non lo si può negare, ma anche incredibili opportunità. Le native digitali come te, al passo coi tempi, sempre connesse e con il cellulare in tasca, hanno l'accesso riservato ad alcuni dei settori che assumono di più: hi-tech, retail, finanza, web e food. Vuoi vincere facile? Fatti ispirare da 5 ragazze che hanno puntato su altrettante professioni emergenti.

1. PROJECT AND CONSTRUCTION MANAGER

Fa parte delle nuove professionalità derivate dal mestiere dell'architetto, di cui è una sorta di evoluzione. Tra i suoi compiti, scegliere le location ideali e realizzare i progetti di ristrutturazione per l'apertura di nuove strutture, dallo store all'hotel. Per la società di recruiting Technical Hunters, è una figura oggi ricercata anche dai brand del fashion.

Lia di Nardo, 35 anni, è deputy proposal manager (un ramo del business development e project management) per una importante società milanese di ingegneria.

  • La formazione. Dopo la laurea magistrale in Ingegneria civile all'Università degli studi di Pavia, ha seguito dei corsi di business e un programma di studi in Australia in relazioni internazionali.
  • Il primo impiego. «Ho iniziato con uno stage per la tesi di laurea presso i cantieri della linea alta velocità Milano-Bologna e dei ponti di Calatrava a Reggio Emilia. Poi ho fatto un tirocinio per la costruzione dell'Armani Hotel Milano. Esperienze che mi hanno portato a incarichi di maggior responsabilità (ho curato anche la fase costruttiva di Expo Milano 2015), fino al mio attuale ruolo: seguo le gare d'appalto internazionali per il core business aziendale. Mi occupo dell'intero processo dal punto di vista tecnico ed economico. Adesso, per esempio, sto lavorando a Expo Dubai 2020.
  • Mi piace perché. «Posso confrontarmi con il team quando c'è una decisione importante da prendere. E, a differenza di quanto si possa pensare, serve molta creatività, specie per trovare una soluzione ai problemi imprevisti che si incontrano ogni giorno».
  • Il lato negativo. «Le scadenze: che sono improrogabili. Come l'inaugurazione di Expo Milano 2016,avvenuta sotto i rifletto del mondo. Inoltre, per essere sicuri di centrare l'obiettivo, si lavora procedendo attraverso una serie di sotto scadenze molto stressanti, specie nelle fasi finali dei progetti».
  • Le sue dritte. «Fai tanta esperienza pratica in stage già durante gli studi, per differenziarti dai tuoi futuri colleghi. Così puoi costruirti anche un solido network di conoscenze professionali. Anche conoscere una seconda lingua straniera è un plus: ormai la padronanza dell'inglese è data per scontata».

2. BARLADY

È il femminile di bartender, l'esperto nell'arte di creare cocktail in modo innovativo. Insieme al food & beverage manager, si distingue tra le nuove professioni più richieste dal settore della ristorazione, uno dei più trainanti in Italia anche sul piano occupazionale.

Patrizia Bevilacqua 29 anni, è barlady al Clotilde Bistrot dell'Hotel Windsor di Milano.

  • La formazione. Il suo primo step è stato il diploma alberghiero, poi si è specializzata con un corso full immersion di Aibes (www.aibes.it), riconosciuto anche all'estero. Se però vuoi far carriera come bar manager, è utile anche la laurea in Scienze turistiche.
  • Il primo impiego. «Ho iniziato a 16 anni come apprendista di mio padre, che è un barman esperto. Poi ho fatto esperienze stagionali al bar di discoteche e hotel, anche a Formentera. Tutti contratti brevi (di solito 3 mesi) con 10 giorni di prova».
  • Mi piace perché. «È un settore dove non finisci mai d'imparare. Stare a contatto con chi si sta godendo un momento di relax, poi, è divertente. Inoltre, grazie al passaparola, se sei brava è pure facile trovare lavoro: finora non ho mai dovuto presentare un cv. Infine, è il primo passo per diventare brand ambassador, che è il mio obiettivo: rappresenti un prodotto e lo fai conoscere in serate e degustazioni in giro per l'Italia e il mondo. Altro salto di carriera è il bar manager, che supervisiona il lavoro degli altri».
  • Il lato negativo. «Gli orari: il mio è dalle 16 a mezzanotte. Col tempo ti ci abitui,ma è davvero dura».
  • Le sue dritte. «In questo mestiere, anche se il clima del locale può essere dei più friendly, è importante mantenersi sempre professionali. Avere un mentore è utile. Io, per esempio, mi ispiro ai grandi barman italiani come Salvatore Calabrese, tra i più famosi al mondo (salvatore-calabrese. co.uk), e Mauro Lotti,il guru di Martini. Infine, YouTube è uno strumento prezioso per aggiornarti: trovi video tutorial che insegnano a usare nuove tecniche e strumenti».

3. Social Media Manager

Le imprese italiane del web hanno raddoppiato il fatturato (da 9,3 miliardi nel 2011 a 19,3 nel 2016, dati dell'Osservatorio NetComm Politecnico Milano). E secondo i recruiter di Kelly Services Italia, il social media manager, che cura la presenza di brand e community sui social, resta il profilo più ambito.

Angelica Agosta 26 anni, è social media manager per l'agenzia Meridian Communications di Milano.

  • La formazione. È laureata in Economia e gestione dei beni culturali, ma ha imparato sul campo analizzando i canali delle grandi aziende con più successo su Fb & Co. In più, ha frequentato corsi di aggiornamento come il master online in Social media marketing di Ninja Academy (www. ninjacademy.it) e Il web in pratica di Dieci Cose (www. diecicose.it).
  • Il primo impiego. «Ho cominciato uno stage alla Meridian Communications mentre studiavo all'università: mi occupavo di uffici stampa. Sono passata poi a un contratto a tempo indeterminato. Via via che le aziende hanno cambiato modo di comunicare, ho iniziato a creare piccoli progetti in collaborazione con blogger e influencer, e quindi sono passata finalmente al mio attuale incarico, ovvero gestire le community dei clienti e a creare contenuti con il sostegno dei grafici».
  • Mi piace perché. «Collaboro con clienti che operano in diversi settori, dai viaggi alla moda, così il mio lavoro non è mai ripetitivo. Ed è una soddisfazione poi vedere come un progetto prenda forma sul web, suscitando emozioni e condivisione da parte degli utenti».
  • Il lato negativo. «Ho modificato il mio modo di vivere i social: ora non sono più un momento di condivisione con gli amici, ma uno strumento di lavoro. Oggi, infatti, nel tempo libero posto molto meno rispetto al passato».
  • Le sue dritte. «Se vuoi avere successo devi pensare fuori dalle righe. Io cerco di focalizzami su cosa cercano gli utenti che seguono quella data azienda: è così che mi vengono le idee per attrarne di nuovi. E ricorda: quando sei la voce di un marchio, sui social essere impulsive non paga mai».

4. CONSULENTE FINANZIARIA ONLINE

Lo sai che solo a Milano tra il 2015 e il 2016, ci sono state 49mila nuove assunzioni di professionisti con competenze economico finanziarie (fonte: Milan Economic Graph di LinkedIn)? Se hai le skills giuste, buttati!

Consuelo Checchi 25 anni, fa parte del team della banca online BccForWeb dove segue titoli e finanza.

  • La formazione. Ha una laurea triennale in Economia e commercio ed è iscritta alla specialistica in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari. Appena riesce, partecipa a incontri di aggiornamento sugli scenari macroeconomici e a corsi di formazione, come quelli di Invest Banca (www. investbanca.it) e Arca Sgr (www. arcaonline.it).
  • Il primo impiego. «Sono entrata in BccForWeb con uno stage universitario, per poi essere assunta dopo aver superato un concorso. Assisto i clienti nella gestione del loro conto titoli, li informo se ci sono novità nel loro portafoglio e inoltro i report di analisi».
  • Mi piace perché. «È un settore molto dinamico che mi permette di confrontarmi con situazioni nuove ogni giorno. In più, visto che si tratta di una banca online, è una realtà innovativa e dunque stimolante».
  • Il lato negativo. «Non ho contatti diretti con i clienti.Di conseguenza, è più difficile instaurare relazioni personalizzate, il che a volte può favorire l'insorgere di incomprensioni».
  • Le sue dritte. «Molte amiche si lamentano di non riuscire a fare il lavoro per cui hanno studiato, e anch'io ho avuto esperienze in altri ambiti, ma se alla fine sono riuscita a entrare nel mondo della finanza, è stato grazie al fatto che mi sono sempre tenuta al corrente. Se vuoi stare in questo settore, infatti, è fondamentale che ti aggiorni di continuo sulle news economiche e gli andamenti dei mercati, attraverso blog, siti e quotidiani finanziari tra cui Il Sole 24 Ore, oltre al portale della Borsa Italiana».

5. LUXURY SALES MANAGER

Il lusso è il comparto retail dove c'è maggior richiesta di figure specializzate. Lo dice una ricerca della società di recruiting Page Group. I requisiti che fanno la differenza? La conoscenza di cinese e russo.

Lena Nguyen, 28 anni, è sales manager per Ralph Lauren dove si occupa di Paesi emergenti, tra cui Russia ed Est Europa.

  • La formazione. Dopo la laurea triennale in Economia e management, e alcuni mesi sabbatici in Australia, ha fatto un master in Marketing management alla Bocconi.
  • Il mio primo impiego. «Ho iniziato con 2 stage: uno per Calvin Klein, l'altro per Valentino, grazie ai contatti della mia università. Ma il posto vero e proprio è arrivato in Ralph Lauren, dove lavoro da circa 3 anni, prima con contratto a termine e poi indeterminato. Sono entrata come junior buyer e ora da sales manager presento le collezioni ai clienti, discuto i budget e analizzo i risultati delle vendite».
  • Mi piace perché. «Viaggio molto. Volo spesso a New York, dove si trova l'headquarter, anche per incontrare i clienti e partecipare ai training su nuovi prodotti e alle inaugurazioni di nuovi flagship store».
  • Il lato negativo. «Relazionarsi con persone di nazionalità e background diversi dal mio non è facile, specie perché si tratta di clienti. Ho però scoperto che la strategia migliore è essere aperti, ma non asettici, e cercare sempre di instaurare un rapporto umano, oltre che professionale».
  • Le sue dritte. «Dedizione e flessibilità: se vuoi lavorare nel luxury retail devi sorridere sempre e non avere orari, soprattutto se sei all'estero per incontrare i clienti. Anche l'entusiasmo è una qualità che ti conviene mettere in mostra, specie se presenti il mood di una nuova collezione».