Una domenica mattina, dopo una settimana fitta di scadenze da rispettare e serate passate 
a intrattenere un'amica 
in visita, mi sono spiaggiata sul divano in pigiama, ho ordinato da mangiare al takeaway e ho guardato compulsivamente show culinari.

La sera mi sono trovata con due amiche che hanno fatto scoppiare la mia bolla di contentezza e relax. «Sei stata in casa tutto il giorno? Ma fuori c'era il sole!», ha detto una, che aveva appena corso una mezza maratona. «Non ti mette in ansia iniziare la settimana senza esserti preparata?», ha aggiunto l'altra, che aveva passato la domenica a fare la spesa settimanale, pulire casa e andare dall'estetista.

All'improvviso la mia giornata di dolce far niente mi è sembrata una deplorevole perdita di tempo. Era un classico esempio di denigrazione del relax. Ci mettiamo così tanto sotto pressione, sempre con la frenesia di fare e disfare, che concederci una meritata pausa ci sembra disdicevole, specialmente quando vediamo le altre sfrecciare attraverso la vita senza fermarsi a riprendere fiato.

E non c'è bisogno di una critica diretta per avere l'impressione che oziare sia socialmente inaccettabile: il mio feed instagram è una successione ininterrotta di amiche che visitano musei, si allenano, preparano manicaretti. Uno studio ha dimostrato che le donne sono più stressate a casa che sul lavoro, anche se non hanno figli. Non mi sorprende, con le interminabili to-do list che incombono sulle nostre ore serali e i nostri weekend.

Se/quando non rispettiamo la tabella di marcia, ecco che arrivano i sensi di colpa. Sui social gira questa frase: «La tua giornata ha lo stesso numero di ore di quella di Beyoncé». Carina: ma in realtà è solo un altro modo di colpevolizzarci se non facciamo abbastanza. Certo, le ore a nostra disposizione sono le stesse di Beyoncé, ma noi 
non abbiamo uno chef, un autista, uno stylist e un intero salone di bellezza che viene a casa nostra 
a sistemarci dalla testa ai piedi!

«Le donne, più degli uomini, sono condizionate a sentirsi in colpa quando non sono produttive. Mentre stanno facendo una cosa, pensano che dovrebbero farne un'altra: un atteggiamento mentale logorante», spiega la psicologa Susan Whitbourne. «Quando una donna passa da un'attività all'altra senza riuscire a restare senza far niente, può essere il segno che non sta bene con se stessa. Spuntare una dopo l'altra le voci di una lista di cose da fare è il suo modo di scappare al malessere».


Se sei iperproduttiva, prenderti una pausa non può che farti bene. «A volte le intuizioni più brillanti arrivano quando si è in totale relax», osserva la Whitbourne.

In altre parole, le tue giornate d'ozio contribuiscono ai tuoi futuri successi. «Certe persone sentono più di altre il bisogno di staccare la spina, ma è importante per chiunque prendersi piccole vacanze mentali per rigenerarsi», assicura.

Quindi, la prossima volta che ti senti in colpa perché mentre tu guardavi tutti gli episodi di Un posto al sole la tua amica leggeva i romanzi finalisti del Premio Strega, ricorda le parole della Whitbourne: «Spesso l'autostima deriva dal raggiungere i propri obiettivi, perciò di tanto 
in tanto assicurati che 
sulla tua to-do list 
ci sia una sola voce: non fare un bel niente».