Ci sono certezze nella vita, poche ma valide. Una di queste è che il trauma da rientro dopo le vacanze non è un luogo comune, né una bufala, né un problema da prendere sotto gamba. Per superare l'impatto, che ha la forza di un meteorite, c'è bisogno di grande consapevolezza e una buona quantità di generi di conforto (cibo in cui affogare e programmi/serie tv/libri che scatenino pianti consolatori).
Nel frattempo ti renderai conto, di fronte a prove inconfutabili, che, no, non eri davvero pronta al rientro. Qualche indizio che il tuo corpo, le tue mani, i tuoi occhi, i tuoi neuroni non vogliono accettare la realtà? Eccolo:
1. La sveglia che starnazza alle 6:30
Nel pianeta Vacanze, la sveglia è un'entità aliena. Non esiste né come oggetto autonomo né come app sul cellulare. Chiunque ne possegga una e la faccia suonare, è destinato a essere isolato, e malamente bistrattato, dall'intera compagnia di lucertole spiaggiate al mare (aka i vostri amici, compagni ecc.). Di fronte al ricordo di questa pace dei sensi, fatta di silenzi mattutini e qualcuno che russa troppo forte a mezzogiorno, lo starnazzare ripetuto della sveglia al rientro è una tortura insopportabile. Sì, sarebbe stato tanto meglio che non avessi messo l'allarme sul cellulare. Ora come fai a scagliarlo al muro per toglierti un po' di sana soddisfazione?
2. La colazione veloce con rischio soffocamento
La colazione è il pasto più importante della giornata. Quante volte la nonna, la mamma, le amiche affamate te lo hanno ripetuto? Bisognerebbe prendersi tutto il tempo necessario e non provare a mettersi l'eyeliner mentre si sta masticando un biscotto che ha anche il difetto di sbriciolarsi facilmente. Ricordati: c'è la mossa del camaleonte per ingollare senza masticare. Risparmi tempo prezioso e recuperi le calorie necessarie a superare in scioltezza la giornata.
3. Le sinapsi rallentate
È una dura verità: la briscola accompagnata in spiaggia, lo scarabeo, il sudoku e la settimana enigmistica non hanno tenuto allenata la tua mente. E ora ne stai pagando le terribili conseguenze. La soluzione? Comincia a recuperare il pallottoliere per far di conto e procura zucchero ai tuoi neuroni sottoforma di cioccolato, gelato, burro d'arachidi, caramelle. Le sinapsi vanno coccolate per riattivarle. Sii buona con loro.
4. L'abbronzatura non ancora uniforme
No, non puoi tornare in queste condizioni. Anche quest'anno hai sperato che il tempo ti bastasse per essere un cioccolatino perfetto e, invece, avresti dovuto essere saggia: il cono di alluminio avrebbe velocizzato i tempi della tua abbronzatura. Ti sarebbero bastati due giorni in più di vacanza perché tutto fosse perfetto… Solo due, e, invece, hai ancora quell'incarnato lunare accecante.
5. L'occhio sbarrato di fronte alle mail
Non è un brutto sogno. È solo la tua casella mail che sta scoppiando. Respira profondamente e niente disperazione. Passerà... $£&%*
6. Il frigo vuoto
Dov'è la mamma? No, non ti servirà chiamarla telepaticamente, lei è ancora in vacanza a godersi gli ultimi caldi e tu sei sola ad affrontare il tuo trauma da rientro. Prepara la lista del cibo d'asporto. Sempre che le sinapsi ti aiutino.
7. Il libretto delle istruzioni per gli elettrodomestici
Questa è la prova definitiva che il tuo corpo non segue la tua mente. Puoi sperare che gli elettrodomestici si animino da soli come le stoviglie nella sala da pranzo de La Bella e La Bestia.
8. La tendenza a rimandare tutto al weekend
In effetti ti mancava l'idea di non poter fare subito e ora tutto quello che avresti voluto. Finalmente puoi riproporre il tuo lessico da rientro: «Ci aggiorniamo», «Lo faccio sabato», «Domenica dovrei avere tempo», «Nel weekend non punto la sveglia».
Ben tornata, c'è una luce (fievole) in fondo al tunnel!
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