Questa volta il mio allenamento per la Cosmo Beauty Run è stato un po' diverso, non meno faticoso, ma ho sofferto meno. E per molte ragioni.

Sono partita per un viaggio di dieci giorni che ho passato tra il Cile e l'Isola di Pasqua. Premetto che i 2 giorni prima della partenza sono andata in palestra per il solito allenamento sul tapis rulant, un po' per pulirmi la coscienza nel caso non fossi riuscita a fare le cose per bene... Mi piace giocare d'anticipo! La buona notizia è che forse, finalmente, ho imparato a camminare come si deve, perché non ho più il dolore all'anca. Quello ai piedi rimane, ma purtroppo è un'altra storia.

Parlavo del mio viaggio in Cile. Come ben sai, se fai la turista a tempo pieno, passi la tua giornata a gironzolare per le città: hai così tante cose da vedere, ma il tempo per farlo non è mai abbastanza!

Dicevo che l'allenamento è stato poco convenzionale, perché è vero che ho camminato- e tanto,credimi- ma non sempre sono riuscita a fare l'ora continuata che è stata stabilita. Tranquilla, non mi sento in colpa, ma questa volta non è la pigra che è dentro di me che sta parlando. Non mi sento in colpa perché anche se magari non sono riuscita a fare 60 minuti di fila, è anche vero che le camminate che mi sono fatta sono state spesso molto più impegnative di quelle che faccio in palestra.

In Cile, tra Santiago e Valparaìso, ci sono moltissimi cerros, colline, e puntualmente per visitare le cose più interessanti c'era un cerro su cui salire. E poi sull'Isola di Pasqua ci sono tre simpatici vulcani e dopo un'altrettanto simpatica passeggiata sulle loro pendici arrivi a goderti dei panorama mozzafiato! Ecco, questi sono i momenti in cui sento meno la fatica, perché tutto il camminare che faccio ha uno scopo, una meta.

Se poi conti che ho tenuto una media di chilometri giornalieri percorsi che va dai 9 ai 13... Direi che sono stata bravissima! Quando solo a Milano è raro che cammini così tanto: giro praticamente solo con Twizy e l'unico movimento serio che faccio è quando vado in palestra. Inoltre uso un'App che si chiama MAPS.ME e ti dice anche la velocità del tuo passo, quindi non solo ti guida dove vuoi andare, ma puoi anche allenarti mentre ci arrivi. Ecco, magari mentre sei in posti nuovi è una buona idea guardarsi in giro, ma se proprio non c'è nulla... Allora via a passo spedito!

Per questa volta preferirei invece sorvolare sul tema dieta. Ci ho davvero provato a fare la brava e a seguire il regime, e quando ho potuto tra Santiago e Valparaìso mi sono fatta delle belle scorpacciate di pesce (alla piastra, al forno), ma sull'Isola di Pasqua: a- la concentrazione di posti per mangiare è tutta nella via principale dell'unica città dell'Isola e quindi non avevo molta scelta se non andare al minimarket la mattina e prendere uno snack da mangiare durante la giornata (praticamente i miei pranzi consistevano nello sgranocciare crackers) e b- i menu dei ristoranti (qui uso il termine in senso ampio) non erano esattamente dieta friendly. Il primo giorno siamo andati in giro come degli sprovveduti e arrivata a sera mi sarei sbranata il mio povero fidanzato. L'unica cosa che per fortuna non è mai mancata è stata l'acqua: di quella ne abbiamo fatto grandi scorte, anche perché in previsione delle camminate sotto il sole... Posso rinunciare a mangiare, ma di certo non a bere!

Il risultato lo scoprirò il 2 maggio, alla visita di controllo dal mio nutrizionista: a parte il fatto che ho ancora qualche giorno per riprendermi e fare le cose per bene, sono pronta (più del solito) ad andare da lui con il capo chino e chiedere perdono per aver peccato. A questo punto mi sembra follia sperare di aver perso peso, ma spero solo di non essere ingrassata! I jeans sembrano dire che la situazione è stabile... O magari è successo un miracolo e sono riuscita a buttare giù un paio di chili (questa è la me illusa che parla).

Beh, direi che lo scopriremo tutte a breve!