Chiama le bollicine col loro nome

È sbagliato chiamare "champagne" lo spumante. Vale anche per l'italiano "prosecco": è un particolare tipo di vino bianco DOC che può essere prodotto solo in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia, così come il Franciacorta che è un DOCG prodotto nella zona di Brescia. Il segreto per non sfigurare è chiamarlo col nome riportato sull'etichetta. O chiamarlo "bollicine" e non sbagli mai! 


Occhio alla temperatura di servizio 

D'estate basta un attimo, specie se i bicchieri non sono tenuti in fresco, per far aumentare la temperatura del vino oltre il dovuto. «Invece dei 6°/8° previsti – spiega il sommelier toscano Andrea Gori, ambassador du champagne 2011– lo champagne (e in generale tutte le bollicine) andrebbero servite intorno ai 4°, la temperatura più bassa raggiungibile con un normale frigo da bar». Per tenerlo alla temperatura perfetta usa il secchiello del ghiaccio. Il segreto PRO dei sommelier, per non sgocciolare ovunque? Il tovagliolo, da appoggiare al secchiello, con cui asciugare la bottiglia, per avere anche una presa più sicura. 

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Bicchieri & bottiglie


Pensi che il bicchiere più adatto sia la flute? Non è del tutto sbagliato, ma si può fare di meglio. «Ormai per tutte le bollicine – continua Gori – si usano bicchieri più ampi e capaci di esaltare i profumi». Un errore da evitare assolutamente? «Una volta che la bottiglia è vuota, non coricarla al contrario nel secchiello del ghiaccio, con il collo in giù. È un gesto inelegante e cafone: se si vuole un'altra bottiglia basta chiedere al cameriere o al sommelier». Il bon ton prima di tutto! 

Dolce o brut?

Le bollicine brut sono perfette come aperitivo o per pasteggiare. Con il dessert e la frutta passa alle bollicine dolci! «In Italia abbiamo tanti grandi spumanti dolci come il Moscato d'Asti, pare davvero un delitto soprattutto perché il risultato al palato è un abbinamento metallico e stridente». 

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La tendenza dell'estate 2016? Il cocktail
 di bollicine e frutta

Ecco i must dell'estate 2016, emersi anche nel corso della serata "Bollicine" che si è tenuta alla villa medicea di Artimino, in Toscana. Oltre alle bollicine rosé a spopolare quest'estate saranno sono i cocktail a base di frutta e champagne. Ci sono nuove cuvée appositamente realizzate per dare il meglio servite col ghiaccio nel bicchiere insieme a frutta o verdura. Un esempio? Veuve Clicquot con il suo "Rich" da provare con peperoni tagliati a listelle oppure con la scorza del pompelmo o ancora con i cetrioli a fette. Anche Lanson propone un white label da servirsi con ghiaccio e foglie di menta, fragole, ginger, scorza d'arancio. Stesso mood per Moet et Chandon che ha lanciato il Moet Ice da servire con ghiaccio ed elementi aromatizzanti. E in Italia? Abbiamo esempi simili in Oltrepò Pavese e il Crudoo Velato di Giorgi, da servire con lo zenzero.