Se abiti a Milano forse negli ultimi anni ti è capitato di vedere delle grandi foto di persone esposte all'Università Bocconi (nel 2014) o alla Darsena (nell'autunno 2015): facevano parte di un bellissimo progetto che si chiama Umani a Milano, che ora è diventato un libro.

L'idea di ritrarre le persone per strada nasce a NY. Nel 2010 un ventiseienne di nome Brandon Stanton iniziò a girovagare per le vie della sua città con una macchina fotografica al collo: dopo aver individuato, tra i passanti, quelli che gli parevano più interessanti, li fermava, li ritraeva e si faceva raccontare qualcosa della loro vita.

Poi cominciò a postare tutto sul suo blog Humans of New York.

A distanza di sei anni, Humans of New York (abbreviato in HONY) è uno dei blog più visitati al mondo, la sua pagina facebook conta 18 milioni di fan e i due libri che raccolgono foto + storie (il primo pubblicato nel 2013, il secondo nel 2015) sono stati dei bestseller. Non solo. Pur continuando a lavorare on the street, Brandon si è concesso negli anni qualche eccezione, come quando ha inserito tra i suoi Humans il presidente Barack Obama (che ha fotografato e intervistato nello studio Ovale della Casa Bianca nel 2015) e Hillary Clinton, ritratta qualche mese fa durante la campagna elettorale. Il progetto, inoltre, è diventato internazionale: sia perché l'autore ha iniziato a viaggiare e aggiungere alla sua collezione di ritratti anche persone e storie di altri Paesi; sia perché molti, intorno al mondo, hanno preso spunto dalla sua esperienza.

Tra questi, qui in Italia c'è Stefano D'Andrea, che dal maggio 2013 ha iniziato a fermare i passanti milanesi e coinvolgerli nel suo progetto Umani a Milano (UMA): ogni giorno un incontro diverso, con una foto e una breve storia.

In pratica in questi tre anni Stefano ha realizzato una mappa umana della città, dando volto e voce alle persone comuni, quelle che costituiscono l'anima di un luogo e che, ogni giorno, ne scrivono la Storia. E l'anima di Milano appare colorata, eterogenea, allegra e in qualche modo anche tenera. «Quasi ognuno di questi incontri mi ha sorpreso e non per forza in positivo o in negativo. Mi ha soprattutto fatto imparare una lezione da non dimenticare: che nemmeno a Milano le persone sono quel che sembrano!», commenta Stefano.

Adesso l'associazione Umani a Milano ha preparato un libro di più di 200 pagine che racchiude foto e storie raccolte in questi anni. Il progetto è autoprodotto e quindi ha bisogno di sostegno: sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo è possibile (fino al 29 novembre) sostenere Umani a Milano e... portarsi a casa una copia del libro!

Che dici, si può fare?