Secondo Mental Floss queste parole sono state usate per la prima volta nel 1992, anche se poi sono entrate a pieno titolo nel linguaggio comune solo dopo qualche tempo. Quante di queste si possono già trovare sul vocabolario italiano secondo te?

1. Photoshoppare. Photoshop, sì proprio lui, è stato distribuito a partire dal 1990. Ma solo dal 1992 il verbo "to photoshop" ha cominciato a spopolare, tanto da arrivare tempo dopo anche da noi, in versione pizza e mandolino. Il termine, tra l'altro, non si riferisce nemmeno più all'uso del celebre software di editing di foto, ma indica più in generale un vero e proprio fenomeno sociologico: è infatti sinonimo di "ritoccare", per migliorare ossessivamente la propria immagine. Molto in voga fra le celebrities (anche troppo).

2. Poliamore. Compare (ma non ancora in italiano, polyamory) per la prima volta nel 1992 come nome di un gruppo su Usenet. Oggi è un termine sempre più utilizzato, perché sempre più persone abbracciano questa forma d'amore "a più voci". Da non confondere assolutamente con l'orgia incontrollata, il poliamore riguarda coloro che scelgono di intraprendere relazioni affettive (serie) con più persone (tutte consenzienti) contemporaneamente. Definizione da approfondire.

3. Metaverso. Coniato da Neal Stephenson nel libro di fantascienza cyberpunk Snow Crash del 1992 (in inglese metaverse), indicava un mondo virtuale condiviso tramite internet e vissuto a 360° gradi grazie ad Avatar in 3D. Da allora, qualunque realtà virtuale si possa immaginare (ti ricordi di Second Life?) viene definita così. Lo sapevi?

4. Internauta. Che a pensarci bene oggi sembra un termine preistorico, o almeno da film in stile Ritorno al futuro. Invece nel 1992 sembrava così fantascientifico (praticamente una crasi fra internet e astronauta), perché i connessi in Rete erano rari come i passeggeri dell'Apollo13. E pensare che oggi lo smartphone col 4G è diventato il naturale completamento della mano; riuscire a rimanere sconnessi per più di un'ora ormai è un'impresa da esperimento scientifico raro. Insomma il mondo attuale è popolato (quasi) esclusivamente da internauti.

5. Fashionista. In Italia è un termine relativamente giovane nel suo utilizzo quotidiano, ma nel mondo esiste da 25 anni. All'inizio indicava strettamente chi lavora nel mondo dell'alta moda (forse anche con una connotazione negativa, simile al concetto di frivolo e superficiale); oggi è utilizzato in senso un po' più lato, per indicare chi ha a che fare con la moda anche solo per passione, ed è decisamente più cool.

6. Cyberguerra o guerra cibernetica. Il termine cibernetico esiste dal 1948, ma della fantomatica guerra cibernetica si parla per la prima volta sul Chicago Sun-Times in un articolo appunto del 1992, a proposito di un dibattito fra scienziati e militari su chi avrebbe dovuto combattere le guerre del futuro: l'uomo o la macchina?

7. Eatertainment. L'esplosione della cultura food degli ultimi anni non poteva non trovare un suo termine (fra l'altro azzeccatissimo, perché unisce il divertimento al cibo). Certo, non una parola d'uso comune qui da noi (tu l'avevi mai sentita?), ma la sua importanza sociologica le fa meritare una menzione in questa lista. In ogni caso fu coniata nel 1992 per indicare una categoria di nuovi ristoranti a tema, che oltre al cibo offrivano memorabilia e souvenir: un po' come gli Hard Rock Cafè insomma.

8. URL. Uniform Resource Locator. Ormai lo standard classico degli indirizzi web. L'acronimo fu usato per la prima volta nel 1992, quando ancora non si trattava di uno standard ufficiale. Oggi, anche se non lo usi abitualmente, è entrato a far parte del tuo corredo inconscio. Non lo sapevi?

9. Turntablist. Ecco un altro termine che (forse) non ti risulta molto familiare, a meno che tu non sia del mestiere, come Riley di Sense8 (la serie tv). Si tratta dell'arte di manipolare i suoni, mediante il giradischi ed il mixer, per creare musica. Utilizzato per la prima volta nel 1992, diventa famoso soltanto nel 1995 grazie a DJ Babu.

10. Ristobar. Termine che non necessita di ulteriori spiegazioni. Forse ormai addirittura superato; anche se rientra a pieno titolo nel nome proprio di alcuni locali nemmeno più così ibridi.