Adori gli occhiali da sole assurdi, strani, giganti o vai pazza per quelli minimal, di design, che ti sorprendano per la loro l'artigianalità? Siamo pronti a raccontarti tutti, ma proprio tutti i più nuovi, in arrivo per la prossima stagione. Ecco il nostro report dal Mido, il più grande evento internazionale legato al mondo dell'eyewear che quest'anno presenta al mondo intero, nell'area satellite Design Lab dedicata ai designer più audaci, un'ulteriore area dedicata, il MORE!, un vero e proprio laboratorio di idee. Ecco cosa ci ha stupite di più... 


8000

Loro sono adatti alle Cosmoriders e si chiamano 8000 come le copie prodotte di ogni singolo modello, in edizione limitata. Il brand nasce del 2014 e la collezione si ispira agli alpinisti del 1930, in viaggio verso frontiere inesplorate. Maniacale la cura del dettaglio in questo occhiale completamente made in Italy, che accenna nel modello la forma di una mascherinacon lente in vetro minerale ultra-piatta e il telaio in acciaio inox. 

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CATUMA

Per tutte coloro che amano l'arte. La collezione ArTchitecture si ispira al legame tra arte, architettura e natura. Di forte impatto estetico il frontale in acciaio, che arriva a coprire le ciglia con disegni geometrici. Belli anche gli inserti in legno: radica, ebano, teak, noce e rovere. Al Mido presentata la limited edition ispirata all'architetto irlandese Eileen Gray: prodotta in soli 100 esemplari. Il frontale è rotondo, e anche qui vince un gioco di vuoti e pieni dati da un telaio in acciaio, integrato con sughero e una foglia oro. 

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DZMITRY SAMAL 

Il brand nasce a Parigi ma il designer ha origini bielorusse e ha studiato design dell'automobile in Italia, grazie ad una borsa di studio Audi, prima di dedicare tutto il suo estro nelle sue collezioni di occhiali, capaci in appena due anni di conquistare l'attenzione di buyer arrivati da tutto il mondo. Il suo è un vero e proprio progetto contemporaneo che si è dimostrato capace di fondere sensibilità futuristica e sapore rétro. I pezzi di punta della collezione sono progettati intorno all'effetto pixel, con un design che si ispira al gioco del Tetris.

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ELITE MODEL'S FASHION

Per tutte coloro che vogliono sentirsi una vera modella. Lanciati al Mido appena un anno fa, gli occhiali del network internazionale di model management, leader nel mondo ma firmati dalle italianissime Sabrina Regé Turo e Irene Bacci, combinano acetato e metallo, alternano più colori e dedicano finalmente la giusta attenzione anche alla linea da vista dopo aver dato precedenza alla linea sole. Ad aprile voleranno in fiera a New York e a settembre Parigi sarà il loro palcoscenico. 

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ESSEDUE

Il brand tutto italiano che porta la firma del designer Stefano Scauzzillo presenta in anteprima a Milano la collezione che sarà in vendita solo dalla prossima fiera di Parigi. Vince l'asimmetria, presentata in sei varianti colore, vince l'acetato di cellulosa combinato a lenti piatte montate esternamente, vince una lente che non "rispetta" la sua montatura. Per tutte le donne rivoluzionarie.  

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ETE' LUNETE

Sono il brand che mette le piume naturali (di fagiano, faraona e oca, ndr) all'interno dell'occhiale. Piume colorate, e abbinate ad accessori. Ma sono anche famosi per il plexiglass e per le sue lavorazioni: al Mido presentato una capsule di pezzi unici, lavorati da un artigiano francese, capace di applicare decori floreali su lastre di plexiglass e mettere tutto dentro la montature di un'occhiale. La cartella colori? Verde, rosso, nero e cristallo. Per le donne un po' naif.  

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FAKOSHIMA

Sono gli occhiali più cool di tutto il Mido. Indimenticabili i suoi modelli ispirati alle maschere giapponesi. L'estro creativo è di Konstantin Shilyaev, grafico, stylist di successo e ora anche designer. Nei suoi occhiali c'è il design francese, l'architettura moderna giapponese, l'avanguardia degli stilisti belgi e l'amore per la musica elettronica e i lavori di Kubrick. Vince con le sue forma iper-geometriche: squadrate o perfettamente tonde. A voi la scelta. 

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GIORGIO ARMANI

Il modello di punta che presenta Armani in fiera lo abbiamo visto sfilare in passerella durante la settimana della moda uomo. Una visione estetica precisa, elegante ma non solo. Il frontale in corno naturale è arricchito dai paraocchi in nylon nero iniettato. L'iconico logo è inciso a laser, discretamente, all'interno del ponte in metallo. Chiara l'impronta retrò che si vuole dare. Per una donna androgina. 

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HENAU

Non sono semplici occhiali ma vere e proprie opere di design quelle firmate dal belga MARC DELAGRANDE, e da Michel Henau. Un artista e un ottico capaci di creare degli oggetti di una purezza contemporanea capace di lasciare a bocca aperta. Una collezione intrisa di estetica avanguardistica tipica del Belgio degli anni '70, la ritroviamo al Mido ma la vedrete soprattutto per le strade delle maggiori metropoli di tutto il mondo. Per una donna cosmopolita.  

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KIME

E' un gioco a dar vita a questo brand. Una scommessa vinta da Antonello Calderoni. Nel nome la mission: Kime in greco vuol dire onda e mai parola fu più adatta a trasmettere l'idea di energia e movimento che ritroviamo in ogni modello di occhiale presente in collezione. Nascono ad Altamura nel 2013 e oggi progettano e creano occhiali che tutto il mondo ci invidia. Sono gli quelli di Emma Marrone, di Skin, di Chiara Ferragni e di Scamarcio.  Il modello di punta? La  montatura penta-esagonale sostenuta da ponti e aste in metallo. Per sperimentatrici nate...

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MASAHIRO MARUYAMA

Il suo è un artigianato puro, preferibilmente asimmetrico che ci restituisce accessori di design. E' ricerca condensata in un occhiale che riesce ad essere anche glamour e che arriva dal Giappone, precisamente dal distretto di Kawanda. Modelli esclusivi, stile essenziale, tagli decisi. E' sobrio ma grintoso e il modello rosa shocking che vedete ne è la migliore dimostrazione. Very Cosmo!

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MOS

Sono giovani, anzi giovanissimi, hanno dieci mesi e arrivano da Desenzano del Garda. La firma è del designer Alessandro Bianchini che crea occhiali sia da uomo che da donna e al Mido presenta una versione eccentrica, che trae ispirazione dal diamante, riuscendo a rimanere versatile. Perfetto per chi ama avere un look ricercato. 

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PORTRAIT

Sono reduci dal Date, la fiera dell'occhialeria di ricerca, andata in scena a Milano alcuni mesi fa e parlano italiano nonostante il nome. Il designer, di origini venezuelano è Gabriel Hernandez ma nella collezione c'è anche lo zampino della sorella Valentina. Sono occhiali contemporanei che però hanno una grande attenzione verso la sostenibilità ambientale. L'ispirazione chiaramente vintage è combinata al minimalismo geometrico tipico dell'arte contemporanea e l'uso dell'acetato ne è la più ovvia conseguenza. Le forme tonde convivono a meraviglia con elementi poligonali in madreperla, incastonati nel frontale. Eco-chic!

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PQ

L'occhiale firmato da Assaf Raviv  nasce da un lavoro di squadra con il designer Ron Arad, ideatore tra le altre mille sue collaborazioni, dell'arredamento del museo Bauhaus di Tel Aviv. I loro sono occhiali a dir poco innovativi: sembrano un gioco, sono morbidi ma ridefiniscono il concetto di occhiale, scegliendo delle geometrie che solo la stampa in 3D può offrire. Peso piuma, senza nessuna cerniera, alcuna giuntura o vite e completamente flessibili, come le aste. Per donne active.

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Pugnale & Nyleve 

Il brand nasce in provincia di Udine non più tardi del 2013 e porta la firma in ogni singolo occhiale del designer Emanuele Pugnale. Quello orientale è il loro principale mercato e dopo il Mido a Milano saranno le fiere di Parigi e Hong Kong ad accendere i riflettori sull'ultima collezione presentata. E' ricerca che si fa prodotto d'eccellenza, è carbonio medicale, quello che di solito è impiantato nel corpo umano, a farsi oggetto di design, pezzo unico, dopo essere stato microfuso a laser. Oppure è acciaio placcato oro e rivestito, seguendo un concetto di goccia abbinata alla pelle di vitello più pregiata. Fa per te se ami la ricerca.  

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Ria Keburia by Fakoshima   

Ogni nuova collezione creata dalla famosa designer georgiana Ria Keburia, attualmente a Parigi, diventa un evento. E precisamente così sono gli occhiali nati dalla collaborazione con Fakoshima: esplosivi, d'avanguardia, oltre ad essere in grado di influenzare le tendenze 2016. E' un rimando all'infanzia che fu, è spontaneità viva e tangibile, che si traduce in occhiali unisex. Sono forme che ricordano le costruzioni dei bambini, sono occhiali con le sopracciglia o le orecchie da gatto. Non hanno una logica, sono opachi e anche lucidi, sono pastelli, iridescenti. Per chi vuole tutto.

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RIGARDS

Erano dei semplici collezionisti di occhiali vintage Jean Marc Virard e Ti Kwa prima di decidere di creare un loro brand, nato appunto da passione e amore per l'artigianalità e la ricerca di materie prime nobili, come il corno di bufalo, elemento che da sempre li contraddistingue. Non sono semplici oggetti ma sono occhiali da "accudire" come han consigliato di fare a Leonardo Di Caprio con la sua bella statuetta. Occhiali di cui prendersi cura, appunto, ogni tre mesi grazie all'apposita crema per le venature. Prendono le distanze dalla produzione in serie. Da ammirare la loro maniera eco-sostenibile di fare occhiali capaci di essere pratici, confortevoli e di design.

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RYO YAMASHITA

E' l'ultimo artigiano in grado di lavorare con l'antica tecnica giapponese «Edo Kinwaku», che risale a 350 anni fa. Una tecnica che permette di confezionare non più di dieci occhiali al giorno. Parliamo dell'haute couture degli occhiali, di vere opere d'arte, studiate sul viso di ogni persona che si declinano nella variante in ottone, ferro battuto, oro e argento. Un gioiello più che un occhiale.

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Sabine be

La designer parigina Sabine Be, arriva dal Silmo di Parigi con un secondo posto che le è valso l'applauso di gran parte degli addetti ai lavori. Da due anni si sente parlare di lei in ogni angolo del globo. America, Australia e Sud Africa i suoi mercati di riferimento. Parliamo di occhiali in acciaio inox medicale e in acetato, presentati nel Lab Academy, nei colori più accessi che possiate immaginare. "Adoro questa nicchia di creativi mentali": così un'entusiasta Sabine parla della sua esperienza milanese. Per eccentriche ironiche.

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Saraghina

Sono gli occhiali che Kate Moss a Formentera ha comprato in stock, scelti in patria dalla Santarelli, dalla Cucinotta, da Enzo Miccio, da Cracco e dalla bella Capotondi. Mettono tutti d'accordo perché italiani di gusto e di fatto, perché accessibili ai più e quindi "pop" e perché dietro hanno un'idea che sviluppano collezione dopo collezione. Uno stile di vita più che un occhiale, un caleidoscopio di emozioni declinato nella versione nylon superleggero o nel metallo ultralight. Per celeb addicted.

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SMOKE X MIRRORS

Arrivano da New York ma l'idea parte da Parigi e hanno fatto molto clamore a Milano. I loro occhiali sono soprattutto in marmo e vogliono che le cose siano come sembrano: semplici, pure, e realizzate minuziosamente, come un brano musicale senza tempo. Si ispirano agli anni '60 e '70, alle scene del rock di quelli anni, e combinano il tutto alle più avanzate tecniche di produzione. Per la loro campagna pubblicitaria non usano modelli ma gente comune con il proprio stile, persone che hanno imparato un mestiere. Che amano quello che fanno. Che vedono l'arte in qualunque cosa. Dimenticavo, ci tenevano a sottolineare un aspetto: sono occhiali con un'anima. Per donne rock!

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