John Gottman, autore del libro The Seven Principles for Making Marriage Work, è uno dei terapeuti di coppia più famosi del mondo. Ha trascorso 40 anni a studiare il comportamento delle coppie presso il The Gottman Institute, con il fine di determinare che cosa davvero causi la frattura tra due persone - e come sanarla.

Ed ecco dov'è che la cosa diventa interessante: al termine di questa lunga ricerca, Gottman ha notato un chiaro modello di comportamento comune alle coppie che non durano, identificando ciò che secondo lui è "l'indicatore di divorzio" numero uno. Pronta?

È il disprezzo.

Sì — inteso come quel sentimento che fa alzare gli occhi al cielo, provare un senso di disgusto, pensare negativo. Molti di noi lo hanno provato per un compagno: ma anche se tu lo stessi provando in questo momento, non vorrebbe dire che tu e il tuoi compagno siate destinati alla separazione. Qui Mike McNulty, esperto del Gottman Institute, racconta ciò che ogni coppia ha bisogno di sapere: incluso perché il disprezzo è così dannoso per una relazione, come riconoscerlo (sia nel tuo partner che in te) e - forse la cosa più importante - come interromperlo.

Come si manifesta il disprezzo

È normale sentirsi arrabbiati con il partner o essere in disaccordo su qualcosa, ma quando ti consenti di arrivare a disprezzare l'altro o esserne disgustata, ecco che - secondo McNulty - la cosa diventa poco sana. Tutte le coppie litigano e hanno problemi: «Ogni relazioni implica una serie di problemi cronici che ciclicamente riemergono», dice McNulty. Ma è come li gestisci - con gentilezza o con disprezzo - che può consolidare o rompere la vostra coppia. «I partner che non sanno gestire bene le discussioni sui loro problemi sono quelli maggiormente a rischio di divorzio», aggiunge.

Immagina di discutere su un argomento ricorrente, tipo una suocera difficile oppure una notevole differenza nella vostra libido. «I partner che hanno buone probabilità di divorziare sono quelli che si arrabbiano e usano quelli che noi chiamiamo "i 4 cavalieri dell'apocalisse o modelli di comunicazione negativi: critica, disprezzo, ostruzionismo e atteggiamento difensivo"», dice McNulty. «Questo porta a qualcosa che noi solitamente chiamiamo "eccitazione fisiologica diffusa" o "inondazione", che implica che il corpo di uno o entrambi i partner produca ormoni mentre il battito cardiaco accelera, i muscoli si tendono, la pelle si fa calda e sudata e lo stomaco si sente nervoso».

Ti sembra familiare? Se hai avuto esperienza di una discussione "accesa" in cui hai sentito la tua voce o la tua pressione sanguigna alzarsi, sai bene che questo stato mentale non può condurre a una conversazione civile. «In questo stato, i partner non possono assorbire nuove informazioni e perdono il senso dell'umorismo e la creatività», spiega Mc Nulty. In altre parole, sarebbe meglio che parlaste dopo, quando sarete entrambe più calmi. «Tutti questi fattori rendono assolutamente impossibile una discussione civile a proposito dei vostri problemi cronici», dice McNulty.

Buone notizie a proposito della rabbia

Se anche tu e il tuo partner avete avuto delle discussioni molto accese ultimamente, questo non vuol dire che siate destinati al disastro. «Le relazioni muoiono più che eccesso di gelo che per eccesso di calore», dice McNulty. «Alcune coppie finiscono per smettere di cercare il dialogo. Trovano che lavorare sui conflitti-chiave sia troppo difficile o doloroso. Quindi rinunciano. Diventano più distanti e vivono più come coinquilini che come marito e moglie. Alla fine, il disimpegno emotivo è davvero il segno definitivo che una relazione finirà in divorzio. «Se invece litigate ancora, allora non avete raggiungo il punto di resa», says McNulty.

Ecco cosa tenere d'occhio

Alzare gli occhi al cielo quando il partner parla è uno dei modi più comuni usati per esprimere disprezzo. «Oltre agli occhi, un altro segno è sollevare il labbro superiore in una smorfia», dice McNulty. « Si tratta di un atteggiamento generale di disgusto verso il partner e/o di un senso di superiorità».

A volte è sottile: «Per esempio, mentre discutono su come tenere in ordine la casa, un partner potrebbe dire all'altro: «Nella mia famiglia ci tenevamo di più alla casa». La conclusione - non detta - di questa frase è: «... più di quanto non ci tenesse la tua famiglia». Il sottinteso è: «La mia famiglia è superiore alla tua». McNulty aggiunge che le persone perfezioniste sono quelle che più facilmente cadono in questa trappola.

Come liberarsi del disprezzo

Ora che sai quanto il disprezzo possa essere dannoso, ecco 5 cose che puoi fare nella tua relazione per gestire il conflitto in maniera migliore:

  1. Cerca di riconoscere quando metti in atto certi comportamenti come buttare gli occhi al cielo, fare smorfie di disprezzo o commenti passivo-aggressivi. 
  2. Sii realista sulle tue aspettative. «I partner spesso si idealizzano a vicenda e quindi si aspettano troppo l'uno dall'altra», spiega McNulty. Il quale suggerisce di tenere sempre a mente che il tuo partner è una persona diversa da te, con opinioni diverse e bisogni fondamentali differenti dai tuoi. Non sarete mai d'accordo su tutto, e dovete imparare ad accettarlo al fine di mantenere l'armonia. Perché? «Nella maggior parte delle coppie, per il 69% i problemi coniugali sono questioni croniche; solo circa il 31% dei problemi vengono risolti in modo diretto», spiega McNulty. In altre parole, la maggior parte dei tuoi problemi non scomparirà o non potrà essere risolto: devi solo imparare a fare compromessi.
  3. Ribalta il punto di vista. Quando qualcosa davvero ti fa arrabbiare, domandati: "Perché questo comportamento mi irrita così tanto? Potrei imparare a conviverci?". Se la risposta è no, puoi rivolgerti a un counselor per imparare delle tecniche di gestione, ma come fa notare McNulty: «Nel matrimonio dobbiamo imparare a scegliere le nostre battaglie».
  4. Al posto di provare rabbia mentre il tuo partner dice quello che pensa, impegnati ad ascoltare con maggiore profondità il suo punto di vista. «Questo aiuta la coppia a essere più paziente quando dialoga», spiega McNulty.
  5. Quando è il momento di dare voce alle tue emozioni, ricorda di «Protestare con gentilezza, senza incolpare l'altra persona», dice McNulty. Parla dei tuoi sentimenti e di quello che provi, al posto di criticare e accusare l'altro per il suo comportamento. «Questo cambiamento di atteggiamento è piuttosto semplice, ma fa la differenza», conclude McNulty.
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