Immaginate la scena: è il maggio 2020 e sono in lockdown a casa dei miei, siamo a tavola, e io non riesco a sentire mezza parola. Ho passato il pomeriggio in cameretta a masturbarmi e – non so come – a parte venire io, mi è venuta pure la sordità temporanea. Poi ho scoperto che si tratta di una reazione rara ma documentata dopo un forte orgasmo. Ormai ho più di 15 anni di orgasmi alle spalle, ma non mi era mai successo. Un’altra cosa assurda? La mia pelle non era mai stata così favolosa. Molte di noi hanno passato la pandemia a sgonfiarsi le occhiaie da troppo TikTok o a riappassionarsi improvvisamente all’uncinetto pur di placare l’ansia. Io invece l’ho passata a toccarmi. Il mio appetito sessuale era alle stelle ma, ironia della sorte, il contatto fisico era contro la legge. Durante le call su Zoom, amici e colleghi non facevano altro che complimentarsi per la mia pelle e mi chiedevano quali nuovi prodotti stessi usando, ma non avevo affatto cambiato la mia routine di skincare. E non potevo certo dire al capo: «Oh, l’hai notato? Ho avuto un orgasmo in pausa pranzo». Non parlo di quella sana sfumatura rosea che qualsiasi fard in commercio fa comparire sulle nostre guance: a detta di tutti, emanavo una luce interiore.

Destreggiarsi tra lavoro e orgasmi

Una volta tornata alla normalità, come tutti non ho potuto dedicarmi molto al mio “hobby da lockdown”, e purtroppo la mia pelle se n’è accorta. Ok, le nuove regole ci consentivano di fare sesso – e qualche avventura e storiella l’ho avuta – ma il mio conta-orgasmi è rimasto quasi fermo (grazie tante, pleasure gap). E tra un impegno e l’altro, la mia pelle non splendeva più come durante il picco. No, non di contagi, ma di volte in cui sono venuta. Per ovviare al problema ho provato una serie di lozioni e creme, ma nulla sembravano funzionare. Non vedevo più quella luce così evidente nei vecchi selfie, e allora ho capito: la pelle reagiva alle mie abitudini sessuali, così mi sono messa a indagare. Volevo verificare se avere orgasmi regolari potesse risolvere la situazione, e poi un po’ di godimento extra non mi avrebbe fatto male. In pieno lockdown raggiungevo una media di circa quattro o cinque orgasmi al giorno – tanto, a parte fare i cruciverba, non avevo nient’altro da fare – ma nella vita post-pandemica, due mi è sembrato un obiettivo ben più realistico. Visto che sono una persona distratta, mi sono organizzata per masturbarmi alle stesse ore tutti i giorni, così da non scordarmene. Le ho chiamate le mie “pause orgasmo”. Se non raggiungevo l’obiettivo, cercavo di recuperare il giorno successivo, ma senza paranoie o compensazioni. Il mio piano prevedeva di venire al mattino, poi in pausa pranzo se in smart working, o almeno un’altra volta prima di andare a dormire. Nelle giornate in ufficio, saltavo la pausa pranzo e rimediavo direttamente a casa. Nel weekend variavo un po’ lo schema, del resto ero molto più libera rispetto ai giorni feriali. So che può sembrare una cosa fin troppo pianificata, ma sapevo che poi la mia pelle mi avrebbe ringraziata. Mentre svolgevo le mie ricerche con gran diligenza, ho iniziato anche ad approfondire gli aspetti scientifici della questione. Davvero un po’ di autoerotismo aiuta la pelle più di una crema costosa?

Bellezza a portata di mano

«Gli orgasmi fanno aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, stimolando la circolazione, fornendo ossigeno e nutrienti essenziali alla pelle, eliminando le tossine e aiutando a ottenere un colorito luminoso», spiega Paris Acharya, specialista in medicina estetica presso la Waterhouse Young Clinic di Londra. Secondo uno studio, le coppie di età compresa tra i 40 e i 50 anni che fanno il 50 per cento di sesso in più rispetto alla media dei coetanei appaiono più giovani (da 5 a 7 anni). La ricerca, condotta dal dottor David Weeks, consulente e psicologo clinico, sostiene che ciò è dovuto alle endorfine rilasciate durante il sesso e al maggior esercizio fisico. Inoltre, fare l’amore rilascia somatropina (l’ormone della crescita), che rende la pelle più elastica. L’ormone chiave dell’orgasmo è però l’ossitocina, spiega la dott.ssa Acharya. «Servono ulteriori ricerche per chiarire se davvero abbia un impatto sulla pelle, ma sappiamo che aiuta a ridurre l’infiammazione e lo stress, problemi alla base di molte patologie cutanee come l’acne, l’eczema e la psoriasi, quindi sì: indirettamente potrebbe migliorare la salute della pelle». E i vantaggi non finiscono qui. Uno studio dell’Università del Michigan ha dimostrato che quando raggiungiamo l’orgasmo rilasciamo estrogeni, che regolano i nostri livelli di collagene. «Gli estrogeni contrastano la disgregazione e la riduzione del collagene, contribuendo in questo modo a mantenere la pelle compatta: rimpolpandola a inspessendola, prevengono la comparsa di rughe», afferma la dott.ssa Acharya. Inoltre, l’orgasmo rilascia deidroepiandrosterone (sì, lo so, è impronunciabile), un ormone sessuale che è «noto per i suoi benefici anti-invecchiamento e per la sua capacità di riparare la pelle e i tessuti, oltre a migliorare l’immunità e le funzioni cerebrali».

Metteteci il cervello

Al di là della pelle, un orgasmo può avere un impatto molto più profondo. Ultimamente, il legame tra cervello e pelle – oggi studiato dalla psicodermatologia – è diventato un trending topic, e pare proprio che la nostra vita sessuale ne sia la chiave. Nan Wise, neuroscienziata e autrice di Why Good Sex Matters, ritiene che ciò sia dovuto a quello che lei chiama “l’inguine del cervello”. Sarete confusi, spieghiamolo meglio. «Una regione del cervello chiamata corteccia somatosensoriale ci permette di percepire il tatto, la temperatura e il dolore», continua la ricercatrice. «Abbiamo scoperto che le sensazioni provenienti dai genitali vengono elaborate da un punto specifico della corteccia somatosensoriale, che abbiamo chiamato corteccia sensoriale genitale». Ovvero, l’inguine del nostro cervello. Più si è stimolati, più questa regione si attiva, ecco perché alcuni orgasmi sono più intensi di altri. È anche responsabile del rilascio di tutte quelle buone sostanze chimiche di cui parla la dott.ssa Acharya. Wise aggiunge di tenere in conto anche «la serotonina, la prolattina e gli oppioidi che produciamo naturalmente col nostro corpo e che ci sollevano l’umore, come le endorfine. La sensazione di benessere nasce dai processi chimici che avvengono nel nostro cervello».

Della stessa sostanza dei sogni

Un recente studio ha scoperto che esistono tre diversi tipi di orgasmo femminile. Sono stati definiti “onda” (una breve scarica di contrazioni pelviche), “vulcano” (un’esplosione preceduta dalla tensione crescente del pavimento pelvico) e “valanga” (forti contrazioni del pavimento pelvico, che diminuiscono durante e dopo l’orgasmo). Al di là dei nomi buffi, mi sono chiesta se uno specifico tipo di orgasmo fosse più benefico degli altri per la mia pelle. Ho chiesto lumi a Stella Anna Sonnenbaum, sessuologa. «A quanto pare, ogni vagina ha delle particolari zone erogene, proprio come i piedi. Immagina di massaggiarla come in riflessologia», spiega. «La stimolazione di parti diverse provoca sensazioni diverse». Ma non tutte riescono a venire con uno schiocco di dita, ed è assolutamente normale avere difficoltà. Secondo un sondaggio del 2017, solo il 65 per cento delle donne eterosessuali raggiunge l’orgasmo durante il sesso, rispetto al 95 per cento degli uomini eterosessuali che affermano di venire regolarmente. Come fare quindi ad avere un orgasmo, per il bene della nostra pelle e non solo? La chiave è sperimentare. «Tutte abbiamo fantasie sessuali, alcune particolari: imparare a giocarci aiuta la libido», spiega Sonnenbaum.

Happy ending

Se approvate questo approccio all’autoerotismo e al sesso in generale, Sonnenbaum può darvi altri consigli. Se il vostro partner ha un pene o usa uno strap-on, consiglia di sperimentare con le angolazioni e la profondità della penetrazione. Un’altra opzione è sperimentare con toys e giochi di ruolo (sempre e solo se vi mettono a vostro agio) ma se come me seguite un rigido programma d’autoerotismo, non sempre avrete un partner pronto ad aiutarvi. In questo caso, Sonnenbaum consiglia di lasciar perdere le aspettative e di concentrarsi invece sulle sensazioni. «Usate dildo impermeabili per stuzzicarvi in varie zone del corpo, come le clavicole o lo sterno, e solo dopo avvicinatevi all’area dei genitali», afferma l’esperta. «Per stimolare la vagina e l’ano consiglio toys dritti e sottili: esplorate il vostro corpo, la vostra mappa del piacere. E prendetevi del tempo per fare dei profondi respiri: così facendo, amplificherete le vostre sensazioni». Insomma, tutto parte dalla testa. Grazie alla fMRI – un esame che analizza il flusso sanguigno al cervello – Wise ha scoperto che alle donne basta pensare di essere penetrate da un dildo per creare un “effetto orgasmo”, anche se solo mentale. Dipende tutto dalla nostra fantasia. Nessun esperto ha saputo dirmi quanto ci metterò, con la terapia d’orgasmi, a riavere il mio bel colorito e la luminosità di prima. Funziona come con le creme, dipende da persona a persona. Ma fatemi dire che almeno questa routine l’ho seguita senza problemi e molto volentieri. In due settimane non ho notato grandi cambiamenti, ma va bene così e proseguo. La tenacia ripaga? Certo, o almeno vedremo. Comunque, dopo tutti questi orgasmi, una cosa è certa: mettere il mio piacere al primo posto mi aveva regalato una pelle meravigliosa, come mai vista prima. Non avevo più le solite eruzioni cutanee, ormai compagne d’ogni mese, ed era impossibile non notare la luce sul mio volto. Detto ciò, non sono ancora certa di voler buttare via tutte le creme che uso. Innanzitutto, nessun orgasmo può proteggerci dal sole, cosa non da poco. Inoltre, se avete particolari tipi di acne o altri problemi di pelle, non datemi retta e chiamate subito il medico. Per me, una buona routine di skincare e la masturbazione vanno di pari passo, e penso sia solo giusto. Vedetela così: è come prendersi cura di una pianta d’appartamento, che ogni giorno ha bisogno di essere annaffiata e ricevere una giusta dose di luce. Nel mio caso, ciò significa spalmarmi una crema alla vitamina C dopo essere venuta alle 08:00 del mattino.

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Heather Hazzan
Fotografie di Heather Hazzan. Capelli, Clay Nielsen presso Art Department. Make-up, Tiffany Patton per BA Reps. Fonti, Charles University; Archives of sexual behavior.