Troppo in carne, troppo alto, troppo formoso, troppo muscoloso. Gli haters non smetteranno mai di trovare un motivo per criticare. Nessuna sorpresa, perciò, se l'ultima frontiera dell'odio sia rappresentato dallo Skinny Shaming, ovvero, il disprezzo per chi è considerato troppo magro. Un argomento su cui le persone sembrano sentire il diritto di esprimersi ancor più che su un corpo in sovrappeso, dimenticando tutte le buone lezioni date dalla Body Positivity. Perché un corpo magro, magari addirittura tonico, rappresenta troppo facilmente il Thin Privilege per non essere preso di mira da commenti maligni. Ma quanto può essere doloroso sentirsi dire di essere "troppo magri"? Moltissimo, perché sentirsi additare vari insulti non fa piacere a nessuno. Senza dimenticare che non per tutti avere un corpo minuto è sinonimo di vanto e, esattamente come per le persone considerate in sovrappeso, una corporatura petite potrebbe rappresentare un motivo di insicurezza.

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Allo stesso modo, poi, gli stereotipi legati alla magrezza sono una vera e propria condanna. Esattamente come la Grassofobia, infatti, essere troppo magri implica necessariamente l'avere dei problemi di salute o, addirittura, dei disturbi alimentari. Ancora una volta ben lontano dalla Body Neutrality, lo Skinny Shaming non deve essere archiviato come una semplice espressione di invidia. Quello che emerge da questa forma di Body Shaming è, infatti, l'impossibilità di disporre del proprio corpo come meglio si crede. L'esempio perfetto sono star come Adele, Rebel Wilson o Noemi: dimagrite per motivi di salute o semplicemente per piacersi di più, sono state duramente attaccate per aver perso qualche chilo. Lo sanno bene celeb come Lily Collins, Lily-Rose Depp, Angelina Jolie, Elodie, Carlotta Ferlito, Chiara Ferragni. Donne bellissime che troppo spesso vengono attaccate per il loro fisico asciutto, frutto della genetica, ma anche del duro lavoro in palestra. A venire meno è, di nuovo, la libertà di piacersi senza dover rendere conto ad altri del proprio aspetto e, addirittura, affrontare accuse ben più pesanti, legate ai disturbi alimentari e alla necessità di curarsi.

L'attenzione è, ancora una volta, rivolta soprattutto al corpo delle donne, ma - forse - lo Skinny Shaming si manifesta ancor più duramente nei confronti del corpo maschile. Perché se per le donne essere magre potrebbe, nonostante tutto, un motivo di vanto, per gli uomini essere troppo magri è sinonimo di debolezza. Il Body Shaming al maschile, infatti, è una realtà ignorata, ma che può avere un impatto fortissimo su chi ne è vittima ed è costretto a subirne le discriminazioni. Purtroppo, infatti, il corpo maschile deve essere rigorosamente muscoloso e una fisicità minuta non è contemplata. D'altra parte, il patriarcato non ammette che possano esistere uomini vulnerabili e all'apparenza "deboli". La verità, insomma, è che nessuno è al sicuro dal Body Shaming e lo Skinny Shaming ne è solo l'ennesima rappresentazione. L'unica certezza, in questi casi, è cercare di vivere il proprio corpo con la maggior serenità possibile, dimenticando pregiudizi, odio e cattiveria.

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Beatrice Zocchi

Beauty addicted per vocazione, ho fatto della ricerca della skincare perfetta una missione. Amo scovare nuove tendenze, ma non chiedetemi di tingermi i capelli. Mai sottovalutare il potere della bellezza: il rossetto giusto può cambiarti la giornata.