"Decisamente un geranio!" esclama Aimee in Sex Education dopo essersi fatta coraggio, aver preso uno specchio e aver guardato per la prima volta la sua vulva (esatto, la sua vulva, non la sua vagina perché la vagina è solo il canale interno che arriva all'utero). Molte donne non sanno che forma esattamente abbia la loro vulva e quindi ora lo chiediamo a voi: se ne avete una, l'avete mai guardata? Specchio specchio delle mie brame come vincere l'imbarazzo? Già, perché a quanto pare molte donne si vergognano di osservare la loro vulva allo specchio. «È una parte di me che semplicemente cerco di spingere in un angolino del mio cervello…» racconta ad esempio una delle partecipanti a una sessione di fotografia di vulve femminili realizzata a scopo di ricerca dalla sessuologa Layla Martin. «Pensavo che sarei stata molto più a mio agio guardandola» commenta un'altra, «È come se volessi paragonare quello che sta nei miei slip con qualcosa che vedo nelle altre, nei porno». Ma il punto (e il nostro daily mantra di oggi) è che tutte le vulve sono diverse, non se ne trova una uguale all'altra.

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Labbra lunghe, corte, simmetriche, asimmetriche, aricciate, rugose, lisce, rosa scuro o rosa chiaro: poco importa che forma ha la vostra perché non ne esiste una "standard". Se ancora non credete che tutte le vulve sono uniche provate a parlarne con l'artista Jamie McCartney che creato oltre 400 calchi in gesso di genitali femminili in gesso per la sua opera d'arte The Great Wall of Vagina. Date un'occhiata al risultato: non ce n'è una uguale all'altra (e Aime ha ragione, sembrano dei fiori). «C'è un'intero impianto industriale creato per convincere le donne che sono difettose» spiega l'artista raccontando che, nonostante il progetto sia ormai finito, non passa settimana senza ricevere la richiesta di un altro calco.

Il problema è che, dal momento che non tutte hanno occasione di vedere molte vulve nel corso della loro vita, alle donne (o in generale a alle persone che possiedono una vulva) mancano dei parametri di riferimento. Questo, unito a certi canoni estetici promossi da alcuni tipi di pornografia, fa sì che siano sempre di più le donne che scelgono di ricorrere ad interventi di chirurgia estetica sulle loro vulve. Nel 2017, secondo l'Independent la labioplastica, (un'operazione per ridurre la lunghezza delle piccole labbra) era l'intervento di chirurgia estetica in più rapida crescita al mondo. «Le ragazze a volte escono con commenti tipo, 'La odio, voglio solo che venga rimossa' e per una ragazza sentirsi in questo modo su qualsiasi parte del suo corpo, specialmente una parte intima, è molto sconvolgente», ha commentato il presidente della British Society for Pediatric and Adolescent Gynecology mentre la dottoressa Naomi Crouch, ha dichiarato alla BBC che addirittura alcune ragazze di nove anni si sono informate su procedure cosmetiche perché angosciate dall'aspetto della loro vulva.

Ecco perché raffigurare le vulve nella loro incredibile diversità (come quelle bellissime del profilo @the.vulva.gallery) diventa fondamentale. Pensiamo alle mutilazioni genitali, alle violenze sessuali, allo stigma sulle mestruazioni e ai tabù che ancora riguardano i genitali femminili: amare la nostra vulva è un atto rivoluzionario e politico. Quindi andiamo in bagno, prendiamo uno specchio (e un po' di tempo per noi) e riappropriamoci anche visivamente del nostro corpo. Non dimentichiamoci tutta la gentilezza del caso (e niente paragoni).

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Elisabetta Moro

Nata a Padova, vivo tra Londra e Milano. Dopo la laurea in Giurisprudenza, mi sono specializzata in Studi di Genere con un Master in Women’s Studies nel Regno Unito. Oggi scrivo di attualità, costume e pop culture, focalizzandomi in particolare su tematiche legate al femminismo, alle questioni di genere e ai diritti civili.