È facile storcere il naso quando si parla di cura del cuoio capelluto, vero? Siamo bombardate di continuo da ritrovati beauty per “risolvere” problemi mai visti né sentiti (e di cui ci frega meno di zero). Cuticole in disordine? Gomiti secchi? Capelli opachi? Quando l’industria cosmetica ha iniziato a lanciare prodotti per il cuoio capelluto in un mercato già saturo, va da sé che per molte di noi la reazione istintiva è stata di rifi uto. Ma dato che ho dovuto affrontare di persona dei dilemmi tricologici, lentamente ma inesorabilmente ho cambiato idea. Anabel Kingsley, presidente del marchio Philip Kingsley e consulente tricologa, lo dice a chiare lettere: «Proprio come per le malattie della pelle, ad esempio l’acne, un disturbo del cuoio capelluto ha bisogno di un trattamento costante e quotidiano per essere tenuto sotto controllo. In fondo, il cuoio capelluto è semplicemente un’estensione della pelle della fronte, merita attenzione alla stessa maniera». Ha senso, e se lo si trascura, non ci cresceranno mai capelli sani e forti. Morale della favola? Non ignorate forfora e pelle desquamata. Quest’ultima peraltro dipende dalle patologie più svariate, e la forfora ne è solo la manifestazione più comune. Ho chiesto ai migliori esperti del settore di fare un po’ di luce sulle diverse cause di questa insorgenza che può essere fastidiosa, innanzitutto su come riconoscerle e, soprattutto, come ovviare al problema nel modo migliore possibile.

Forfora

Sintomi

Eccesso di sebo e desquamazione del cuoio capelluto.

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Il nostro cuoio capelluto è l’habitat ideale di alcuni lieviti. Alla maggior parte di noi non creano mai problemi, ma ad alcuni possono dare dei fastidi. «Prurito e desquamazione possono verifi carsi quando un lievito chiamato Malasse-zia prolifera in modo incontrollato», spiega Kingsley. Alcune persone sono molto sensibili anche a livelli normali di lievito, il che provoca la stessa desquamazione e prurito. Tuttavia sfatiamo i falsi miti. La forfora è incredibilmente comune e colpisce il 50 per cento della popolazione mondiale. «Non è contagiosa e non ha nulla a che fare con una scarsa igiene», spiega la dottoressa Sharon Wong, consulente dermatologa ed esperta di capelli e cuoio capelluto.

Trattamento

«Non esiste una cura per la forfora, ma si può facilmente contrastare, e con una corretta routine di haircare può essere tenuta a bada», dice Wong. «Procuratevi prodotti con principi attivi anti-lievito come zinco piritione, piroctone ola-mina e ketoconazolo». Una volta a settimana, assicuratevi poi di applicare un prodotto che purifi chi a fondo, come un balsamo pre-lavaggio purifi cante, per lenire e riequilibrare il cuoio capelluto.

ERRATA CORRIGE: nel numero di Cosmopolitan ora in edicola è indicato un prodotto Yves Rocher non più disponibile. In alternativa vi è la nuova referenza, la linea Pure Detox, disponibile online e in store.


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Secchezza cutanea

Sintomi

Prurito persistente e desquamazione.

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«Il cuoio capelluto si secca quando lo strato superiore della pelle non è idratato a sufficienza», spiega Kingsley. Spesso è causato da fattori ambientali come lavaggi troppo frequenti, l’uso di acqua troppo calda durante la doccia e il clima afoso. «La condizione si manifesta più di frequente nei mesi estivi, perché la cute può scottarsi al sole», spiega Kingsley. Così, questi fattori ambientali possono innescare la perdita di idratazione e la secchezza, con conseguente desquamazione e prurito persistente. Se il cuoio capelluto non produce abbastanza sebo (una sostanza oleosa) o non lo riforma adeguatamente, può sopraggiungere la secchezza, proprio come accade per la pelle del corpo e del viso.

Trattamento

«Due volte a settimana, applicate una maschera idratante per il cuoio capelluto che contenga ingredienti come l’aloe vera ed esfolianti delicati come la betaina salicilata», dice Kingsley. Per ovviare alla secchezza cutanea, consigliamo Erilia Sensicare a doppia azione perché ricco di sali del Mar Morto che riattivano il microcircolo, e il siero protettivo universale rinforzante di Kérastase, che rinfresca e lenisce grazie alla sua formula arricchita di amminoacidi e menta.


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Eczema e psoriasi

Sintomi

Squame argentee, desquamazione, bolle e arrossamento.

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«L’eczema e la psoriasi sono entrambi comuni patologie infi ammatorie della pelle», afferma la dottoressa Ophelia Veraitch, dermatologa consulente di Harley Street e fondatrice di Dr Ophelia skincare. Così come colpiscono la pelle del viso e del corpo, possono interessare anche il cuoio capelluto. «Alcuni campanelli d’allarme da tenere d’occhio sono le incrostazioni molto pesanti e saldamente ancorate al cuoio capelluto, le pustole e le infiammazioni», dice Kingsley. La diagnosi di queste patologie più gravi richiede spesso un occhio clinico, quindi, se siete preoccupate dai sintomi, è meglio rivolgersi a un dermatologo o a un tricologo.

Trattamento

La dottoressa Veraitch consiglia un rimedio fai-da-te: «Usare l’olio d’oliva può aiutare a ridurre la desquamazione. Gli impacchi di olio sono particolarmente indicati per eliminare le squame della psoriasi e per contrastare l’eczema». Tuttavia, in caso di manifestazioni gravi, è necessario rivolgersi a un professionista, poiché potrebbero servire trattamenti più potenti. Infi ne, optate per prodotti per capelli privi di fragranze e studiati per la pelle sensibile, come il No Scent No Colour Shampoo e Balsamo di Philip Kingsley.


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5 fattori di stress per il cuoio capelluto

La consulente tricologa Anabel Kingsley spiega quali sono i più comuni fattori scatenanti o che aggravano i fenomeni di desquamazione.

Inquinamento

Così come l’inquinamento influisce negativamente sulla pelle del viso, ha un impatto anche sul cuoio capelluto. «Polvere, terra e sporcizia aumentano la probabilità di sviluppare problemi al cuoio capelluto, nonché formazione di brufoli».

Ormoni

Gli sbalzi ormonali che precedono e accompagnano le mestruazioni possono rendere il cuoio capelluto più oleoso, con conseguente desquamazione e prurito, soprattutto se si è predisposte alla forfora.

Alimentazione

Gli alimenti che rovinano la pelle del viso hanno un impatto anche sul cuoio capelluto. «I prodotti lattiero-caseari, il vino, così come i cibi zuccherati e piccanti, contribuiscono ad acuire i problemi del cuoio capelluto», afferma Kingsley. Ma prima di rinunciare al take-away del venerdì sera, c’è un barlume di speranza: «I cibi trigger non sono uguali per tutti. Scoprite quali sono i vostri, se ce ne sono, attraverso un processo di eliminazione progressiva. Potrebbe anche andare bene solo diminuirli».

Pensieri

Lo stress può portare a picchi nei livelli di cortisolo, che possono aumentare la produzione di sebo sul cuoio capelluto, spiega Kingsley, «ma può anche alterare la funzione di barriera cutanea, con conseguenti irritazioni e infi ammazioni».

Raggi UV

Proteggere il cuoio capelluto dai raggi UV è fondamentale: dopo tutto, la pelle della testa può scottarsi con la stessa facilità di quella del viso, con relativi fastidi, desquamazione e screpolatura.