Francesca Barbieri la conoscevano tutti come Fraintesa, la travel blogger e content creator che amava l'Australia, adorava viaggiare e ne aveva fatto un lavoro (bellissimo). Non si era fermata neanche dopo la diagnosi di tumore al seno che aveva ricevuto nel 2018. Anzi, come aveva raccontato a Cosmo proprio lei, non vedeva l'ora di partire per il suo giro intorno al mondo e celebrare la vita. Data di inizio del tour: 8 ottobre 2019, a un anno esatto dalla diagnosi. Per dare nuovo valore a una data che le aveva sì cambiato l'esistenza, ma di certo non l'aveva incatenata alla tristezza.

Già in occasione di quel viaggio la potenza mediatica di Francesca, di San Prospero in provincia Modena ma cittadina del mondo, era venuta fuori in tutta la sua potenza: aveva raccolto 18 mila euro con un foundraising, metà dei quali andati all'AIRC della quale era entusiasta ambassador. Il suo progetto era di fermarsi lungo il tragitto e raccontare la sua esperienza: a Cosmo aveva detto che la vita le aveva insegnato a non fare programmi e voleva prendersela comoda, senza mai dimenticare di fare sensibilizzazione con associazioni e ospedali locali incontrati lungo il cammino.

Quello che mi è successo l’anno scorso mi ha insegnato a non fare grandi programmi, ad essere fluida e flessibile, ad accettare quello che il destino ti dà, giorno per giorno. Non voglio programmare tutto nel dettaglio perché voglio essere libera di godermi il momento - libera di fermarmi in un parco un pomeriggio intero se mi va, o cambiare piani all’ultimo istante se incontro qualcuno che mi invoglia a farlo.

Il giro del mondo poi aveva dovuto sospenderlo a causa di alcune metastasi scoperte mentre era in Costa Rica. Nel mezzo però ci sono stati altri due anni di cure, piccoli viaggi in Italia e leggerezza, tutti raccontato senza filtri sul suo popolatissimo profilo Instagram. Oggi Fraintesa non c'è più: il tumore se l'è portata via davvero, alla fine, in un giorno di aprile del 2021.

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La cosa bellissima che sta succedendo in queste ore è la risposta delle persone che la amavano, la leggevano, la seguivano nei suoi viaggi. Una risposta che ha un valore incredibile non solo in relazione alla storia di Fraintesa, ma a livello universale. Al suo rientro in Italia, dopo aver dovuto rinunciare al sogno del giro del mondo per via del suo male, Francesca Barbieri è diventata un'attivista della sensibilizzazione, della prevenzione, della ricerca, oltre che della leggerezza e del buonumore. Come AIRC - che da sempre si batte per rendere il cancro più curabile - ha sempre messo al primo posto l'importanza della diagnosi precoce, che non solo aiuta la terapia ed è punto di partenza fondamentale per l'eventuale guarigione, ma può ridurre drasticamente le statistiche di mortalità legate al tumore. Che oggi sono ancora tanto, troppo alte.

Mentre scriviamo, la raccolta fondi #GrazieFraintesa aperta in sua memoria sul sito dell'AIRC ha raggiunto quasi le 90 mila euro. I fondi (e speriamo possano triplicare grazie all'aiuto, anche minuscolo, di tutti) andranno alla ricerca contro il cancro. Ricerca che spesso si blocca proprio per fattori economici e per mancate sovvenzioni e per l'attenzione dell'opinione pubblica che spesso si abbassa.

Per non parlare del momento attuale, in cui la pandemia ha rallentato (per non dire azzerato) le diagnosi dei tumori: secondo un report di Humanitas, in questo periodo in cui il Covid-19 riempie di malati gli ospedali, si fanno meno screening (come il Pap-test, che indaga la presenza di alterazioni nelle cellule della cervice uterina, ad esempio), le terapie dei malati oncologici sono più complicate e così i follow-up.

La storia di Francesca Barbieri, che amava la canzone "Save your tears" di The Weeknd e usava quel ritornello come mantra per invitare chi la seguiva a non perdersi nel malumore e a godersi la vita, inizia ora. Inizia dalle parole che lei usava più spesso sui suoi canali social, che metteva anche prima di "viaggio", la sua passione. Quelle parole erano prevenzione, sensibilizzazione e ricerca: perderle di vista significherebbe lasciare da soli medici e ricercatori che ogni giorno si battono per trovare una cura.

Vite come quelle di Francesca Barbieri AKA Fraintesa, che aveva 38 anni ed è mancata in un giorno di aprile dopo averci raccontato viaggi e piccole gioie quotidiane per anni (anche in quelli più difficili per lei) prendono un nuovo significato alla luce di ciò che possono dare all'avanzamento scientifico in fatto di ricerca per sconfiggere i tumori una volta per tutte. Sì, anche se queste vite sono volate vie. Tutto il resto è speranza e futuro: due cose che possiamo e dobbiamo alimentare perché siamo vivi e perché ne vale (sempre) la pena. Lo diceva bene Fraintesa, sempre in quel bel pezzo di celebrazione della vita che aveva scritto per Cosmo prima della sua partenza nel 2019.

Dalla mia disavventura imprevista ho imparato anche che dovremmo smetterla di rimandare i sogni e che dovremmo abbandonare l’abitudine di metterci in secondo piano. La vita è adesso e sta a noi andarci a prendere quello che sentiamo di volere. Io voglio realizzare il sogno di fare il giro del mondo. E forse non posso ancora dirti bene come si organizza, però posso dirti una cosa: vai a prenderti quello che vuoi, ora. Il tuo 8 ottobre è oggi.