Cambiare il mondo, un passo alla volta, anche grazie ai volti e ai nomi più noti della GenZ. E sì, anche un red carpet alla volta. Di questa missione si è fatta portatrice sana Livia Firth, ideatrice di un evento che, dopo la trionfale edizione del 2023, promette di «valorizzare le persone e le organizzazioni che si rivelano determinanti per la trasformazione collettiva in qualsiasi comunità». I Green Carpet Fashion Awards 2024, come da tradizione, si terranno il 6 marzo a Los Angeles, nella settimana più calda di Hollywood, quella dei premi Oscar (previsti per l'11 dello stesso mese). Obiettivo: dettare le regole di un cambiamento positivo sia nel mondo della moda che in quello dell'intrattenimento, così da impostare una visione del domani più orientata alla sostenibilità. Volti di questa edizione insieme a Firth e alle attrici Cate Blanchett, Helen Hunt e Julianne Moore, anche Zendaya, icona amatissima per la sua capacità di esporsi su temi sociali importanti e per la sua vocazione alla moda sostenibile. Nel 2020 Zendaya è stata premiata, sempre durante i GCFA, con il Visionary Award: l'attrice in quell'occasione aveva calcato il red carpet con un abito di Versace del 1996, anno della sua nascita, per ribadire la sostenibilità del vintage e la necessità di fare scelte consapevoli in ambito fashion.

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Accanto all'attrice di Euphoria, nell'edizione di quest'anno ci sarà anche l'attivista ugandese per la giustizia climatica Vanessa Nakate. Voce potentissima del movimento ambientalista globale, Nakate ha 27 anni ed è uno dei nomi più autorevoli nel panorama delle battaglie per il clima, salita alla ribalta nel 2021 insieme a Greta Tumberg.

Insieme alle altre ospiti di questa edizione dei Green Carpet Fashion Awards 2024 (la cantante Annie Lennox e il Ministro per i Popoli Indigeni del Brasile Sonia Guajajara), Vanessa Nakate co-presiederà un evento atto a premiare sei progetti che riflettono i valori di sei archetipi culturali di cui la nostra società ha bisogno: Il Visionario, il Messaggero, il Ribelle, Il Guaritore, Il Saggio e il Futurista. L'obiettivo è premiare coloro che si sono impegnati a offrire una prospettiva innovativa in merito alla necessaria trasformazione interculturale che coinvolgerà i leader di domani, dando potere, voce e sostegno agli attivisti della nuova generazione.

Grazie al galà previsto per il 6 febbraio nel 1 Hotel West Hollywood, affascinante location ristrutturata nel 2019 seguendo i dettami del design consapevole, e a tutti gli eventi collaterali organizzati nel corso dell'anno per promuovere i lavori del board dei GCFA, i riflettori rimangono puntati sul cambiamento, sull'apporto che ciascuno può dare per avviare la trasformazione e sui volti che se ne faranno testimoni, sul red carpet e fuori.