Quello che hai sempre creduto potrebbe subire una svelata immediata dopo che ti racconteremo una nuova verità, quella che non ti è stata rivelata durante la tua infanzia: Winnie The Pooh, l'orsetto giallo con un sacco di amici del Bosco dei Cento Acri, nella realtà non era un orso maschio ma un'orsa femmina.

Andiamo con ordine, perché questo potrebbe essere un duro colpo.

Winnie-the-Pooh era femmina?

Nessuno si era mai posto questa domanda, fino a quando Lindsay Mattick non ha scritto un nuovo libro, Finding Winnie: The True Story of the World's Most Famous Bear [trad. Alla ricerca di Winnie: la vera storia dell'orso più famoso del mondo].

winnie the pooh era femmina?pinterest
Amazon

L'autrice è pronipote del tenente Harry Colebourn che durante la Prima Guerra Mondiale aveva comprato l'orsetto vero (cioè in carne, ossa e pelo) per 20 sterline e lo aveva portato con sé in Inghilterra.

Per un certo periodo erano stati insieme, fino a diventare inseparabili, ma poi fu costretto a lasciarlo nello zoo di Londra.

Possiamo immaginare per quelle ragioni, visto che un cucciolo di orso può essere molto diverso, per dimensioni, da un orso adulto.

Detto questo, però, secondo l'autrice, l'orso fu lasciato nello zoo perché il tenente doveva partire con la sua unità militare per la Francia.

Per fortuna, però, l'orso ben presto trovò un nuovo amico che lo andava a trovare spesso.

Si chiamava Christopher Robin e si innamorò così tanto di quell'animale che decise di chiamare il suo peluche (a forma di orso) come quello vero in carne, ossa e pelo.

Ovvero Winnie.

Winnie, però, e qui sta la novità che non ti era giunta, non era un nome da maschio, era l'abbreviazione di Winnipeg, nome di una città canadese e nome femminile.

Winnie dunque era femmina.

Non sono finiti i fun facts sulla storia di Winnie: Christopher Robin, il bambino amico dell'orso, era il figlio di A. A. Milne, autore dei libri, e quindi fautore della sua fama globale.

Siamo ancora più fan di Winnie, l'orsa femmina.

Winnie the Pooh: il romanzo

La fortuna letteraria dell'orsetto Winnie Pooh inizia nel 1926, quando lo scrittore britannico Alan Alexander Milne scrisse l'omonimo romanzo.

Winnie comparve in seguito anche in un'altra opera di A.A. Milne, come "La strada di Puh" del 1928.

Molto dopo la morte di Milne, nel 2009, fu pubblicato il sequel di questi due romanzi per bambini intitolato "Ritorno al bosco dei Cento Acri" e scritto da David Benedictus.

Winnie Pooh: i film Disney

Nel 1929, cioè l'anno dopo aver scritto "La strada di Puh", Milne vendette i diritti d'autore sui personaggi a Stephen Slesinger, che molto dopo (nel 1961), li ha rivenduti alla Walt Disney.

La storia di Pooh rimase nel cassetto ancora per qualche anno fino a quando, nel 1977, la Disney produsse il primo film sul famoso orsetto: "Le avventure di Winni the Pooh".

Ben vent'anni dopo, nel 1997, viene prodotto Winnie Pooh alla ricerca di Christopher Robin.

Nel 1999 è il momento di "Winnie the Pooh: Tempo di regali" mentre nel 2000 esce "T come Tigro... e tutti gli amici di Winnie the Pooh".

Due anni dopo tocca a "Buon anno con Winnie the Pooh" e nel 2003 a "Pimpi, piccolo grande eroe".

Nel 2004 esce "Winnie the Pooh: Ro e la magia della primavera" mentre nel 2005 i film della saga ono ben due: "Winnie the Pooh e gli Efelanti" e "Il primo Halloween da Efelante".

Infine, nel 2011, esce l'ultimo lungometraggio della serie intitolato "Winnie the Pooh - Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri", basato sul sequel dei due romanzi originali.

E pensare che per tutti questi anni milioni e milioni di bambini non hanno mai saputo che Winnie era femmina!