Gli animali sono una delle compagnie migliori che si possa avere in vacanza: ti diverti tu vedendoli correre felici tra le onde e si divertono loro, che cambiano ambiente e hanno tanti stimoli nuovi. Se ti stai domandando quali sono le best practice e i consigli da sapere prima di metterti in viaggio con Fido, abbiamo intervistato il veterinario Marco Maggi, Direttore Sanitario della clinica veterinaria integrata Ca’ Zampa su tutto ciò che è importante sapere quando viaggi con il tuo migliore amico a quattro zampe.

Qual è il mezzo di trasporto migliore per viaggiare con i nostri pet?

«Sempre meglio un trasportino rigido dove il pet possa muoversi, girarsi ma non eccessivamente per due motivi. In primis in caso di urto ed apertura d’urgenza delle portiere il pet viene sempre contenuto ed evita le fughe soprattutto se in strade frequentate e in secondo luogo il trasportino rigido assorbe in parte l’energia cinetica dell’urto offrendo una seconda protezione il pet».

Si sente parlare di temperatura ideale nell’abitacolo e di lettini refrigeranti per gli animali che viaggiano in auto. Se si viaggia con questo mezzo ogni quanto è ideale fare delle soste e per quanto tempo?

«Diciamo che sono sufficienti 10-15 minuti dove possiamo far liberare il cane dalle deiezioni avendo cura sempre di farle in luoghi autorizzati, fornendo anche una ciotola per un’abbeverata se il cane lo desidera e riservare un piccolo momento di interazione per combattere lo stress. Attenzione poi all’asfalto bollente. La temperatura ideale è sempre almeno 4 o 5 gradi di differenza rispetto all’esterno senza superare i 26 gradi di norma. Sopra i 26 gradi il cane inizia a dover ventilare per raffreddarsi».

I viaggi a lungo raggio sono sempre più frequenti. Quanto è rischioso far viaggiare il proprio pet in aereo?

«Dividiamo lo stress da cabina dallo stress in stiva. In cabina l'unico stress è la pressurizzazione, ed è bene ricordarsi di far bere il pet per farlo deglutire e quindi compensare la pressione dell’orecchio interno. In stiva invece lo stress è decisamente maggiore. Bisogna assicurarsi che il Comandante accetti l’animale in volo (non è tenuto a farlo) e che la stiva sia illuminata, pressurizzata e riscaldata a dovere. Bisogna poi abituarlo ai rumori, decisamente più forti della cabina, abituarlo a stare calmo per le ore necessarie tenendo conto che bisogna portare almeno 90-120 minuti prima il cane all’accettazione e che poi è facile che passino dai 30 ai 60 minuti dopo l’atterraggio. Questi tempi vanno aggiunti al volo. Sarebbe ideale attrezzarsi con fitoterapici tranquillanti e una prevenzione alimentare contro gli stress intestinali, così da completare la preparazione al viaggio. Piccolo trucco: congela l’acqua dell'abbeveratoio così si scioglierà gradualmente, resistendo al momento del decollo, rendendosi disponibile durante il viaggio quando il cane ne potrebbe avere più bisogno. Ricorda infine che in stiva ci sono le fasi di preparazione di carico e scarico. Queste si svolgono in aree in cui il proprietario non è autorizzato a sostare».

Passiamo ai treni. Cosa fare in caso il cane inizi ad abbaiare in maniera continua disturbando gli altri passeggeri del mezzo pubblico?

«In questo caso è ideale iniziare a proporre esercizi di controllo come il "seduto", "terra", "resta", o piccoli giochi di attivazione mentale, facendogli scoprire un gioco premiandolo, ad esempio, con uno snack in una mano. Sicuramente una piccola passeggiata con questi esercizi aiuteranno nei casi più gravi. Una buona preparazione al viaggio in genere aiuta ed è consigliata anche la somministrazione di fitoterapici calmanti».

Parlando di destinazioni, quale ambiente giova di più ai cani, il mare o la montagna?

«Sicuramente la montagna. Il mare è un po' più stressante come ambiente perché è caldo, umido, e ha presenza di sale sia nell'aria che nell'acqua. Basterà però lasciarlo in stanza nelle ore più calde e sciacquarlo con acqua dolce dopo eventuali bagni e tutto andrà bene: queste sono le piccole accortezze da tenere sempre in considerazione. Attenzione comunque ai pappataci che sono portatori di leishmania, Per questo è meglio evitare di uscire al sorgere ed il tramonto del sole, oppure è ideale applicare un repellente naturale. In montagna attenzione agli incidenti sugli arti».

Anche beauty case deve essere a misura di pet con prodotti specifici. Ce n’è uno davvero irrinunciabile?

«Irrinunciabile, sì, un prodotto contro la diarrea in caso di bisogno. Anche il repellente contro i pappataci è la prassi necessaria, oltre a quelli che sono obbligatori per legge, ovvero museruola, sacchetti per le deiezioni, collare, guinzaglio, libretto vaccinale, passaporto e certificato di buona salute se richiesti. In caso di nausea da viaggio è bene portarsi dietro farmaci specifici per prevenire il mal d’auto,treno o aereo, ovviamente su prescrizione del veterinario».

I nostri pet hanno bisogno della protezione solare?

«In alcune parti non coperte dal pelo la protezione è sicuramente necessaria, come ad esempio la zona intermedia tra tartufo e resto del muso e il bordo delle orecchie, dove il pelo in genere più rado non consente la corretta copertura zone glabre e poco pigmentate».

Cani al mare, cosa succede se il nostro pet ingerisce un pochino di sabbia?

«Se ingerisce una minima quantità di sabbia nulla, ma è bene prestare attenzione alle pietre: l’abitudine a ingerire le pietre è unicamente di origine comportamentale quindi è da prevenire efficacemente con un buon istruttore».

Quali cibi possiamo condividere con i nostri cani senza far loro danni? Ci sono rischi con la frutta fresca, il sorbetto o il gelato?

«I latticini comportano un rischio elevato in quanto i cani non hanno tutti gli enzimi che abbiamo noi esseri umani per la digestione. La frutta fresca, se ingerita in quantità eccessiva, può portare a fermentazioni nello stomaco predisponendo al vomito, alla dissenteria e nei casi peggiori a episodi di dilatazione o torsione dello stomaco mentre è bene non condividere nulla dal tavolo per evitare che il cane prenda eccessiva intraprendenza: il primo obiettivo da ragguingere è l’indifferenza agli stimoli per tenerlo buono al tavolo senza disturbare altri commensali o i camerieri. Se desiderate la doggy bag preferite proteine e grassi di origine animale ed evitate i carboidrati il più possibile. Da evitare i sorbetti e i gelati che non rientrano nell'elenco dei cibi specifici per la nutrizione del cane e del gatto».