Lo abbiamo visto sui social, sui media tradizionali e quelli online: Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. E mentre iniziamo a prendere confidenza con questa novità, ti raccontiamo la sua politica in sei punti fondamentali per conoscere quello che sarà il futuro degli States ma anche di Europa, Asia e mondo intero. Come sappiamo, infatti, le elezioni e la politica americana ha una forte risonanza anche fuori dai confini di stato ed è bene comprendere i passi di Joe Biden per fare proiezioni di cosa ne sarà della politica nazionale e internazionale.

La politica di Joe Biden sul clima

Joe Biden durante la sua passata attività politica in Senato è sempre stato attento alla questione ambientale e ad oggi è uno dei punti principali del suo programma. Come riporta Seventeen, ad esempio, nel 1986 Biden ha contribuito a introdurre il Global Climate Protection Act, che richiedeva una politica nazionale sui cambiamenti climatici, nonché relazioni annuali al Congresso. Ad oggi la questione climatica secondo Joe Biden può essere un’opportunità per ripensare il settore energetico e dare impulso alla crescita economica grazie alla produzione di energia rinnovabile e alla promozione della diffusione di veicoli elettrici. Il suo piano per affrontare l'emergenza climatica prevede che gli Stati Uniti raggiungano emissioni nette "zero" entro il 2050 e vi è il desiderio di rientrare negli accordi di Parigi - che forniscono un quadro globale per evitare pericolosi cambiamenti climatici -siglati nel 2015 da Barack Obama e poi stralciati con l'amministrazione Trump.

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La politica economica di Joe Biden

Partiamo da un cardine di queste elezioni americane: se per Donald Trump la pandemia è sempre stato un tema da affrontare con minime cautele, per Joe Biden si tratta di una priorità e il COVID-19 rappresenta una minaccia concreta su cui dover lavorare. La differenza di posizioni, visibile anche durante le campagne elettorali proprio come riporta CNN, porterà Joe Biden a legare a doppio nodo la questione economica e la pandemia, affrontando in primis la crisi sanitaria e le sue conseguenze. Seventeen cita: fornirà soccorso alle famiglie lavoratrici, alle piccole imprese e alle comunità più colpite aiutando i governi locali. Questo farà in modo che i lavoratori non vengano licenziati e che i disoccupati possano essere assunti in attività utili a contenere la pandemia. Come si è poi detto, l'obiettivo di Joe Biden è quello di creare una Clean Energy Economy, un'economia basata sull'energia pulita, e tra i suoi punti elettorali si legge che ci sarà massimo impegno nel colmare il divario di ricchezza razziale.

Joe Biden, la politica sulle armi

Nonostante possegga delle armi (negli Stati Uniti è legale in base al secondo emendamento che recita: essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia ben organizzata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non può essere infranto), Joe Biden si è mosso e si muoverà sotto diversi fronti. Un esempio? Nel 1993 ha votato per il Brady Handgun Violence Prevention Act, una riforma che ha istituito un sistema nazionale di controllo dei precedenti penali e un periodo di "stand by" di 5 giorni per coloro che desiderano acquistare armi da fuoco. Come si muoverà ora? In primis vuole ripristinare il divieto di vendita di armi d'assalto che i repubblicani al Senato non hanno esteso nel 2004 e vuole mettere fine alla vendita incontrollata sul web di armi da fuoco e munizioni. In generale, la politica di Joe Biden punta al controllo sulle armi mentre Donald Trump ne è un aperto sostenitore, suggerendo ad esempio di armare le maestre dopo la sparatoria a Parkland in Florida. Ricordiamo una cosa: come riporta Il Giornale, in USA solo nel 2019 ci sono state 281 morti causate da sparatorie.

La politica di Joe Biden sull'immigrazione

Come riporta il sito del neo presidente, "Biden impegnerà un capitale politico significativo per fornire finalmente una riforma legislativa sull'immigrazione per garantire che gli Stati Uniti rimangano aperti e accoglienti nei confronti di persone provenienti da ogni parte del mondo". La politica di immigrazione è un tema caldo negli Stati Uniti, soprattutto a fronte di ciò che è accaduto durante l'amministrazione Trump, che ha optato per una posizione di chiusura e pugno duro circa l'immigrazione (vedi la pratica che prevedeva la separazione delle famiglie di migranti irregolari al confine). Tra le proposte di Joe Biden vi è poi la proposta di eliminare il Travel Ban, permettendo l'ingresso negli Stati Uniti dei cittadini provenienti dai paesi a maggioranza musulmana. Oltre al manifesto politico poi, come conferma anche la CNN, la scelta di una vicepresidentessa come Kamala Harris - che ricordiamo essere la prima donna nera di origini asiatiche a ricoprire questo ruolo - ha fatto percepire i temi di inclusione e valorizzazione come tematica prioritaria, scatenando l'entusiasmo delle comunità che sotto l'amministrazione Trump si sono sentite discriminate. L'esempio più evidente è il discorso sulla CNN del giornalista afroamericano Van Jones che ti invito ad ascoltare.

Joe Biden e il diritto alla vita

Nonostante in passato Biden, che ricordiamo essere un fervente cattolico, abbia mostrato sostegno all'emendamento che vieta il finanziamento dello Stato per le attività che si occupano di aborto, ad oggi cambia posizione. Vuole infatti, come riporta Seventeen ripristinare i finanziamenti federali a Planned Parenthood (la più grande associazione che si occupa di fornire assistenza medica alle donne incinta di qualsiasi età e ceto sociale) e mettere fine alla sentenza di Trump secondo cui le organizzazione che offrono servizi di aborto non possono beneficiare dei finanziamenti di Title X, un fondo atto ad aiutare le persone a basso reddito a ottenere i servizi sanitari di cui hanno bisogno.

Joe Biden e l'istruzione

Come riporta Rai News, il tema dell'istruzione sarà sviluppato su più fronti. Il programma politico di Joe Biden vuole infatti rendere gratuito il college per i giovani delle famiglia con reddito al di sotto dei 125mila dollari, aumentando poi i finanziamenti per le scuole situate nelle aree urbane di periferia e/o a basso reddito. L'attenzione è stata poi puntata anche sulla questione della mental health, con un piano da 2.5 miliardi volto a raddoppiare i professionisti della salute come assistenti sociali e psicologi che al momento sono carenti nelle scuola.

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