Quest'anno è stato un periodo lungo e difficile a a causa della crisi, della guerra e dell'aumento del costo della vita, quindi per alcuni il Natale potrebbe apparire un po' diverso stavolta. Ma se il periodo che precede le feste è particolarmente difficile, o se addirittura temete il grande giorno a causa della perdita di una persona cara, della depressione o dell'ansia, sappiate che non siete soli. Può essere un momento molto difficile anche per chi soffre di disturbi alimentari, dato che gran parte della festa ruota intorno al cibo.

Qui Michelle, che soffre di ansia sociale e depressione, causata dalla perdita dell'amata nonna nel periodo precedente al Natale, racconta perché le festività natalizie riportano alla mente ricordi dolorosi.

Insieme all'opprimente pressione di dover essere sempre socievole, estroversa e felice, nonostante il suo stato d'animo negativo, Michelle ha scoperto che spesso apparire per ciò che non è e sorridere nonostante tutto la lascia esausta per giorni, per questo accoglie con gioia l'arrivo di gennaio.

«Il Natale era qualcosa in cui mia nonna eccelleva. Fin da quando io e i miei due fratelli eravamo piccoli, significava andare dalla nonna e dal nonno, passare un grande Natale in famiglia, lei che era una grande cuoca e ci viziava in modo meraviglioso.

È morta alla fine di novembre, quasi 11 anni fa, proprio quando tutti si stavano preparando per il Natale. Eravamo molto legati e la sua morte è stata il catalizzatore di tutto quello che è successo alla mia salute mentale. Era un problema che covavo da un po' di tempo, ma è stato solo quando è morta che ha preso davvero piede. È stata una causa scatenante per me e, di conseguenza, anche il Natale è diventato un trigger importante.

Tutti i miei ricordi del Natale hanno come protagonista mia nonna, quindi le feste sono diventate un fattore scatenante per la mia tristezza

Tutti i miei ricordi del Natale hanno come protagonista mia nonna. Qualche anno prima che morisse, dovette andare in una casa di riposo e questo cambiò notevolmente la dinamica del Natale. Mi ritrovai a temerlo perché non era più un momento felice. I miei genitori avevano divorziato e all'improvviso era diventato un Natale piuttosto piccolo, solo io e mia madre. Mi mancava quello di una volta.

Quando mia nonna è morta, il periodo delle feste è diventato particolarmente difficile perché dovevo affrontare il mio dolore, insieme alla pressione sociale che può essere schiacciante in questa ultima fase dell'anno.

Il bisogno di essere socievoli

Soffro di ansia sociale e, a Natale, tutti sentono di dover essere molto socievoli. Si esce di più e ci sono più feste. Mi sono ritrovata a volermi nascondere per tutto il tempo e a non voler essere per forza allegra e gioiosa. È difficile da capire per gli altri perché, tradizionalmente, è un periodo felice. Si finisce per sentirsi in colpa perché non si riesce a essere la persona che tutti vorrebbero. Mi spingevo ad andare a fare le cose perché mi sentivo obbligata, e poi finivo per avere attacchi di panico.

Qualche anno fa ho cercato di entrare nello spirito natalizio e sono andata al Winter Wonderland a Londra. Mi sono trovata malissimo, c'era un sacco di gente e ho avuto una crisi di panico molto pesante. Mi sono sentita così in imbarazzo che sono dovuta andare via.

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Al lavoro, il mio compito è quello di organizzare la festa di Natale. Un anno l'ho organizzata e mi sono sentita molto orgogliosa. Pensavo che sarebbe stato fantastico. Ma quando è arrivato il giorno, mi ero talmente agitata che non ci sono nemmeno andata: l'avevo costruita così tanto nella mia testa che ho avuto un'emicrania e mi sono sentita fisicamente male perché ero molto ansiosa.

Ho perso molti amici perché non sono stata in grado di essere socievole e ho cancellato molti progetti. C'è una tale richiesta di fare le cose, anche se non si vuole, perché non si vuole essere visti come una persona infelice durante il Natale. Alcune volte ho cercato di spiegarlo alle persone, ma per loro è molto difficile da capire.

Perché non vedo l'ora che arrivi gennaio

Ora sono più brava a conoscere i miei limiti, ma c'è ancora questo orribile senso di colpa che permane. Non sono in grado di essere chi vogliono che io sia durante il periodo natalizio.

Il giorno di Natale riesco a godermelo, ma arriva un momento in cui devo stare da sola perché non voglio stare a tavola a piangere a dirotto. Hai la sensazione di trascinare tutti gli altri con te.

Non odio il Natale perché posso passare del tempo con la mia famiglia, ma odio le emozioni che suscita in me. È il terrore di sentirsi così, perché mi sento davvero a pezzi. A volte, quando sono seduta per la cena di Natale, sento come un dolore fisico al cuore. Sembra drammatico, ma si manifesta in modo veramente forte e incontrollabile.

Spesso mi sento svuotata dopo il Natale, perché si passa molto tempo a cercare di nascondere come ci si sente in realtà; si finge continuamente. Vivere con l'ansia e la depressione può essere estenuante, quindi la pressione di dover essere sempre in up quando sono a casa con la mia famiglia è difficile. E ancor più faticoso è cercare di nascondere il mio disagio.

Vivere con l'ansia e la depressione può essere estenuante

È buffo perché spesso gli altri sentono la tristezza di gennaio nel nuovo anno, ma io provo un senso di sollievo quando rientro al lavoro e tutto torna alla normalità. Mi sembra di poter mettere da parte quel particolare disagio e di non doverlp più affrontare per un altro anno.

Ho seguito una terapia cognitivo-comportamentale per l'ansia sociale e una terapia più intensa per il lutto. Sto assumendo antidepressivi, il che mi ha aiutato, così come la ricerca di un mercatino di Natale più piccolo a cui andare per non sentire che mi sto perdendo qualcosa».

Come affrontare la tristezza a Natale

Se avete un familiare o un amico che lotta contro la propria salute mentale durante il Natale, potete adottare una serie di misure di sostegno, secondo Stephen Buckley, responsabile dell'informazione di Mind.

  • Siate pazienti e non rimproverateli: «Una persona affetta da depressione può diventare irritabile o chiudersi in se stessa, potrebbe non voler partecipare alle festività natalizie, potrebbe aver bisogno di essere rassicurata in alcune situazioni, ad esempio durante gli incontri sociali, e potreste dover essere pazienti con lei. Cercate di non incolpare l'amico o il familiare che non vuole partecipare alle feste natalizie... evitate di dirgli di 'darsi una regolata', perché è possibile che si stia già incolpando per come si sente».
  • Incoraggiateli a cercare aiuto: «Potete rassicurarli sul fatto che è possibile fare qualcosa per migliorare la loro situazione, ma dovete farlo in modo premuroso e comprensivo».
  • Parlategli: «Non fa male sollevare personalmente l'argomento. A volte non è necessario parlare esplicitamente di salute mentale per sapere come stanno le persone: può essere più semplice, come mandare un messaggio per far sapere che si sta pensando a loro, incitarli a uscire per un caffè o una cena o fare una passeggiata».
DaCosmopolitan UK