Con i canoni d’affitto al metro quadro in costante crescita in tutta Italia, l’appartamento in condivisione è spesso l’unica via percorribile per riuscire a trasferirsi in una nuova città per motivi di studio o di lavoro.

Da un lato, vivere con altri coinquilini può trasformarsi in una delle esperienze più belle della vita. Dall’altro, però, obbliga a rinunciare a un po’ di spazio e costringe a raccogliere tutti i propri effetti personali all’interno di una stanza dalle metrature ridotte.

Vediamo allora alcuni consigli utili per chi è alla ricerca di soluzioni d’arredo creative che permettano di sfruttare al meglio ogni centimetro disponibile.

Appartamento in condivisione: alcune soluzioni per il letto

Quando si decide di affittare una stanza all’interno di un appartamento in condivisione con altri coinquilini, la gestione del proprio spazio privato diventa fondamentale. Il progetto non può che iniziare dal letto, forse l’elemento più ingombrante dell’ambiente, e le vie percorribili sono più d’una.

Un letto a parete, ad esempio, può essere addossato al muro per liberare preziosi metri quadri sul pavimento. Un letto con soppalco, invece, sfrutta l’altezza e dà la possibilità di posizionare un piccolo studio, un angolo lettura o una zona svago con TV e divano sotto le doghe. Ancora, il letto con cassettone offre un grande vano da utilizzare per il cambio stagione, qualora l’armadio fosse troppo piccolo per stipare tutti i propri vestiti.

Una poltrona letto crea spazio per gli ospiti

Nonostante l’appartamento in condivisione, prima o poi si vorranno ospitare parenti o amici per la notte. Un unico materasso matrimoniale, però, mette a disposizione un solo posto extra per gli invitati. Occorre quindi valutare delle soluzioni alternative.

Se lo spazio lo permette, può ad esempio essere utile introdurre una poltrona letto con materasso singolo da sfruttare chiusa nella vita di tutti i giorni e da aprire all’occorrenza in caso di visite. In questo modo, la stanza risulterà più versatile senza l’ingombro di un intero divano con la stessa funzione.

La scrivania perfetta per un appartamento in condivisione

Che sia per lo studio o per lo smart working, la scrivania è un elemento imprescindibile in ogni casa. Anche in un appartamento in condivisione, quindi, è bene considerarla nel progetto d’arredo della propria stanza, optando per alternative capaci di aumentare o ridurre la superficie disponibile in base alle necessità.

In commercio è possibile trovare tavoli composti da due piani d’appoggio disposti l’uno sopra l’altro a incastro. Attraverso un perno e delle ruote, la parte inferiore può essere movimentata ed estratta, fino a ottenere una scrivania a L che raddoppia lo spazio e permette di lavorare o studiare con più comodità.

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Kseniya Ovchinnikova//Getty Images

Mensole e librerie per sfruttare le pareti

Condividere l’appartamento con dei coinquilini obbliga a delimitare e rispettare gli spazi privati di ogni abitante della casa. La stanza deve quindi essere sfruttata in ogni suo centimetro per riuscire a stipare tutti gli effetti personali di cui si ha bisogno. In questo senso, le pareti possono essere un valido alleato per ricavare supporti extra.

Attraverso una libreria, ad esempio, sarà possibile sistemare in maniera ordinata libri, documenti, piante, candele ed oggetti decorativi senza interventi invasivi. Ricevuto il benestare del proprietario dell’immobile, inoltre, si potrebbero installare mensole e ripiani nelle porzioni di muro troppo piccole per inserire un mobile nuovo, che altrimenti rimarrebbero inutilizzate.

Un armadio alto con organizer per appartamento in condivisione

Al pari del letto e della scrivania, anche l’armadio è un complemento fondamentale all’interno di una stanza in un appartamento in condivisione. Quando la camera viene affittata già arredata, l’unico intervento che si potrà fare è acquistare degli organizer per utilizzare al meglio tutte le ante, eventualmente inserendo una rella extra per i giubbotti, i cappotti e le scarpe.

Viceversa, se la stanza è da arredare e non mette a disposizione grandi spazi, meglio commissionare a un falegname la costruzione di un armadio a muro su misura, in modo che l’intera parete possa essere adibita ad armadiatura, senza rinunciare a centimetri preziosi in altezza.

Le camere degli appartamenti condivisi sono per loro natura transitorie, ma scegliendo con accortezza materiali e chiudendo un occhio sulle rifiniture, l’operazione può essere meno dispendiosa di quanto ci si potrebbe aspettare.

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Kostikova//Getty Images

Piccoli accessori indispensabili per arredare la stanza

Terminiamo questa guida per arredare la propria stanza in un appartamento in condivisione con alcuni piccoli accessori indispensabili per far sì che la camera risulti davvero funzionale nella vita di tutti i giorni.

Un cesto per la biancheria a più scomparti, ad esempio, permette di mantenere l’ambiente ordinato e di organizzare al meglio le lavatrici settimanali. Un attaccapanni installato sulla porta, invece, assegna un posto ai capispalla senza rubare spazio. Ancora, i comodini con i cassetti possono essere sfruttati per i pigiami, oppure per conservare tutti i cavetti dei dispositivi mobili in un unico luogo.

Le lampade con braccio estendibile danno la possibilità di utilizzare un’unica fonte luminosa sia per la scrivania durante il lavoro o lo studio, sia per il letto mentre si legge un libro prima di addormentarsi. L’arredamento della stanza dovrebbe infine prevedere un angolo da personalizzare con foto e ricordi, in modo da riscaldare lo spazio e sentirsi un po’ più a casa anche se si vive lontani dalla famiglia.



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