Theo, Plant e Fiks pubblicano il 5 aprile il loro secondo album Odio La Sad. Undici tracce, tanti feat, Pinguini Tattici Nucleari, Articolo 31, Bnkr44, Rose Villain, Naska e Donatella Rettore, la voglia di risvegliare le coscienze e lanciare messaggi importanti di inclusione, contro qualsiasi tipo di diversità. Parlano alla loro generazione, ma non solo.

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Parlano a tutti coloro che si sentono fragili e in difficoltà verso un futuro incerto, partendo da un passato personale che li ha visti affrontare in prima persona le tematiche che sentono di dover urlare: «Ci teniamo un sacco a questo nostro secondo disco, è come un figlio. Lo abbiamo visto crescere per un anno, raccontiamo l’odio ricevuto nei quattro anni di band. Ci hanno chiamato in ogni modo.. falliti, tossici», racconta Plant quando li incontriamo nella conferenza stampa di lancio in un locale allestito per riprodurre il Sadcastle, il loro primo luogo di incontro, quando vivevano insieme in un piccolo monolocale milanese, da cui è partito il sogno della musica. Era il 2020, era difficile pagare l’affitto, era difficile vivere. La musica come sfogo e ancora di salvezza: «Ci ha salvato la vita». Trasformare l’odio in arte è sempre stato il loro scopo: «È un odio che vediamo nella società, ci facciamo portavoce dei diversi. Lo trasformiamo in potenza, ce ne sbattiamo dell’odio», continua Fiks, cresta rosa sempre perfetta, battuta pronta. «Vogliamo salvare tante persone, noi stessi per primi» aggiunge Theo. Per farlo scelgono il punk, consapevoli di non essere straight ma anche fieri di avvicinare al genere le nuove generazioni che non conoscono il passato e che tramite loro vi si avvicinano, trovando una valvola di sfogo in cui riconoscersi. «Non usiamo la musica per cercare la hit, ma per buttare fuori le nostre emozioni. La Sad non siamo solo noi tre, ma una comunità di persone che viene repressa». Suicidio, depressione, psicofarmaci, razzismo, lotta alla diversità, sono tanti i temi che scorrono tra le tracce e che trovano voce in quello che si trasforma in un concept album sulla ribellione: «Di protesta contro la società, contro chi cerca di tagliare le ali, contro chi ti dice cosa devi fare».

Liberi di essere e apparire, con un’estetica che richiama l’attenzione: «Potremmo parlare degli stessi argomenti anche se fossimo vestiti in giacca e cravatta. Ma forse ci ascolterebbero di meno». Sono cambiati: «Ma siamo rimasti gli stessi. Senza paura di snaturarci. Con la certezza che anche in futuro le cose importanti per noi saranno le stesse». È servito anche Sanremo dove hanno cantato "Autodistruttivo", dalla nicchia al mainstream: «Ora le persone ci guardano in modo diverso, gli occhi sono cambiati, prima vedevamo lo schifo. Ora sanno chi siamo, ci conoscono e abbiamo la possibilità di parlare a un maggior numero di persone». Ora ci sono i bambini che spediscono disegni, gli adulti che trovano il coraggio di liberarsi, i ragazzi che si sentono rappresentati e che aspettano di vederli suonare live al Summersad Tour prodotto da Magellano Concerti dal 19 giugno: «Ci aspettiamo un pubblico diverso sotto palco, ma abbiamo la stessa identica voglia di fare casino».

Le date del tour

19/06 Roma - Rock In Roma

22/06 Firenze - Versus Festival nuova data

02/07 Bologna - Bonsai

07/07 Perugia - L'Umbria che Spacca

10/07 Collegno (TO) - Flowers Festival

12/07 Brescia - Brescia Summer Music

13/07 Caorle (VE) - Suonica Festival

26/07 Igea Marina (RN) - SUMMERSAD FEST - Oltremare Beky Bay nuova data

30/07 Gallipoli (LE) - Oversound Festival

08/08 Cinquale (MS) - Arena della Versilia

09/08 Ripatransone (AP) - TILT SUMMER FESTIVAL nuova data

04/09 Pescara - TERRASOUND

07/09 Sesto San Giovanni (MI) - Carroponte