Le scarpe con tacco sono un must have a cui difficilmente possiamo rinunciare, quantomeno in occasioni particolari o quando vogliamo apparire ancor più eleganti. Sebbene siano splendidi, quando li indossiamo solo una domanda ci ronza in testa: come camminare sui tacchi senza apparire privi di grazia o impacciati? A un primo sguardo può sembrare difficile trovare il proprio equilibrio sui “trampoli”, soprattutto quelli particolarmente fini e alti, eppure basta conoscere trucchi e consigli giusti per conquistare una falcata sicura e confident come quella delle modelle. Provare per credere.

Come camminare sui tacchi?

Camminare sui tacchi può essere una tortura o una prova troppo difficile da superare per chi è alle prime armi, ma non solo. In realtà si tratta di una questione di equilibrio e soprattutto di sicurezza in sé: un mix di questi due fattori ci farà ottenere un’andatura decisa e seducente, anche con un tacco 12. Prima di arrivare a capire come camminare sui tacchi, però, è necessario “studiare” e allenarsi: vi suggeriamo i trucchi migliori per giungere all’obiettivo nel minor tempo possibile.

Il segreto sta nello scegliere la scarpa giusta

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Jeremy Moeller//Getty Images

Può sembrare ovvio, ma la scelta della scarpa rappresenta il 90 % del “lavoro”. Innanzitutto, siamo realisti: inutile optare per uno stiletto tacco 15 se non abbiamo mai camminato sui tacchi. Iniziamo con una scarpa alta 5-6 cm e poi possiamo sfidarci con un obiettivo più difficile man mano che prendiamo confidenza con il tacco. Inoltre scegliamo una scarpa comoda: un sandalo con fascette può apparire seducente, ma sicuramente a lungo andare sarà una vera tortura per il nostro piede, e questo ci porterà a camminare male per via del dolore. In generale le scarpe a punta risultano più scomode di quelle arrotondate. Un paio di décolleté o slingback sono decisamente più comode; sì anche agli stivali con tacco, comode e più facili da gestire.

Il tacco fa la differenza

Ora che abbiamo individuato il modello più comodo, facciamo attenzione al tacco in sé e non solo alla sua altezza. Innanzitutto guardiamo la grandezza del tacco: è ovvio che sarà più difficile camminare con un tacco a spillo piuttosto che con un tacco squadrato. Questa tipologia risulta più comoda perché ci offre maggiore stabilità, per cui è da preferirsi in caso di poca esperienza. Scegliete modelli con plateau che possono dare maggiore comfort al piede. Infine, i tacchi di design sono splendidi ma spesso poco pratici: no a tacchi leggeri e vuoti al centro, o con l’asse spostato verso l’interno o l’esterno, perché ci daranno non poche noie.

Come sopportare meglio i tacchi?

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Jeremy Moeller//Getty Images

Per sopportare meglio i tacchi possiamo adottare qualche piccolo stratagemma. Per esempio, utilizziamo quei cuscinetti in gel che si mettono sotto la pianta del piede per dargli più sollievo. Possiamo unire terzo e quarto dito in modo tale da ritardare il dolore che spesso colpisce le dita dei piedi, è un trucco sfruttato anche in passerella!

Sempre per le dita, evitiamo di lasciare le unghie lunghe che possono urtare contro la scarpa e generare attrito più del previsto. Proviamo ad ammorbidire le scarpe indossandole in casa prima di metterle per uscire. Occhio soprattutto alle cuciture, che possono causare vesciche per via dello sfregamento. Infine, anche se vi fanno molto male, non togliete le scarpe per nessun motivo: il piede si gonfierà all’improvviso e rimetterle sarà una vera tortura!

Come camminare sui tacchi: l’allenamento

Dopo aver avuto tutte queste accortezze è il momento di imparare come camminare sui tacchi. Iniziate allenando il piede ogni volta che potete: quando siete in casa camminate sulle punte per abituare il piede ad assumere quella postura arcata. Poi passate alla pratica con le scarpe con tacco: dovete interiorizzare il movimento giusto. Per prima cosa posizionatevi con un piede avanti e uno dietro, ora spostate il peso in avanti e mentre lo fate spingete sul fianco corrispondente al piede che si trova davanti.

A questo punto il peso è sul piede anteriore che fingerà da perno, mentre quello posteriore è libero di spostarsi in avanti. Fatelo lentamente all’inizio, tenendo il ginocchio interno e senza creare spazio tra le gambe. Una volta che avete preso confidenza col movimento potete velocizzarlo e pian piano troverete la vostra personale falcata.