Da Linda Evangelista a Dua Lipa: tutte le muse di Versace, dagli anni ‘80 a oggi
Per la ricorrenza del compleanno del fondatore, ripercorriamo la storia della maison che ha cambiato un’epoca attraverso un’idea di moda avant-garde strettamente connessa alle icone simbolo di bellezza e women’s empowerment
È il 2 dicembre 1946 quando, a Reggio Calabria, nasce Gianni Versace. Un nome che negli anni è diventato una leggenda – ben oltre il confine patinato che a volte ancora separa il fashion industry dal mondo reale, per aver segnato un punto di svolta nella storia della moda. Se c’è una cosa di cui si sta parlando tanto, a pochi giorni dalla scomparsa prematura di Virgil Abloh, riguarda l’esistenza di un prima e di un dopo rispetto all’ascesa di un grande creativo: oggi con l’architetto e designer alla guida di Louis Vuitton come allora con il sovversivo stilista calabrese, la visione di Gianni Versace ha cambiato un’epoca.
La passione di Giovanni Maria Versace nasce da madre sarta e da Donatella, la sorella che è stata la sua prima vera musa. Trasferitosi dal cuore della Calabria nella città della moda italiana, Gianni comincia a farsi notare nel 1972 grazie alla sua prospettiva eclettica (e personalissima) forgiata dall’architettura classica, greca e barocca, e contemporaneamente influenzata dalla musica, dal cinema e dal bondage. In una perfetta sintesi di arte, tradizione artigianale e cultura pop, nel 1978 prende vita la storica maison Versace. I collaboratori dell’azienda sono i membri della famiglia, Donatella disegna la linea Versus e il fratello maggiore Santo ricopre il ruolo di amministratore delegato, mentre il fidanzato Antonio D’Amico si occupa della linea sportiva. A dare il volto all’estetica sensuale, glamour e vivace di Versace, dedicata sopra ogni cosa alla celebrazione dell’arte e della bellezza, sono le modelle iconiche degli anni ’80 e ’90. Le «supermodel» o «super top», come le chiama la stampa, appaiono eteree, invidiabili e irraggiungibili: da Linda Evangelista a Cindy Crawford e a Naomi Campbell, fino a Claudia Schiffer, Helena Christensen e Kate Moss, le muse di Gianni Versace (che oggi sono ricche e famose, ma anche imprenditrici e attiviste) iniziano a catalizzare l’attenzione in ogni dove, sulle passerelle, sulle immagini delle campagne pubblicitarie e sulle copertine delle principali riviste.
Gianni è stato ucciso il 15 luglio del 1997, sui gradini della sua casa di Miami Beach, ma il mondo della moda continua a ricordarlo. Per rendergli omaggio nel giorno del suo compleanno, abbiamo aggiornato l’album fotografico delle muse di Versace dagli anni ’80 in poi; per la serie «nuove sensualità» Donatella Versace ha trasferito l’eredità delle supermodel alle giovani Kaia, Gigi, Irina e Bella, ma anche a star come Dua Lipa, Lady Gaga e Ariana Grande, per sempre paladine di vitalità e women’s empowerment 💛
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