Si dice che moda sia «lo specchio della società», eppure è ancora troppo presto per poter essere completamente d’accordo. Perchè questo accada su larga scala e la gente comune senta di essere compresa dal sistema, è fondamentale che tutte le taglie, le forme e le dinamiche vengano rappresentate alle sfilate senza alcuna esclusione (e distinzione). Mentre la tendenza anni Duemila lancia l’allarme della vita bassa e della pancia necessariamente scolpita, dalla Grande Mela arriva una buona notizia: stando alla classifica redatta da Tagwalk, la diversity in passerella è aumentata del 366%. La stessa cosa non è successa anche in Europa, dove fatta eccezione per Versace, Mugler e le promesse della nuova generazione, case di moda leggendarie come Chanel e Saint Laurent sono rimaste ancorate a una percezione illusoria della fisicità – in percentuale e in proporzione. È davvero possibile affermare, allora, che il fashion industry sta facendo progressi con l’inclusione?

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Dalla sfilata primavera estate 2022 di Act N°1.


Secondo Conor Kennedy, fondatore dell’agenzia statunitense Muse Model Management, il problema dipende principalmente dalla dinamica produttiva che, per le grandi aziende, è incentrata sulla solita taglia «standard». Contrariamente alle storiche maison, che producono su larga scala e generalmente puntano a ottimizzare spese, risorse e tempistiche, i brand indipendenti sono più propensi al cambiamento: basta pensare al mindset inclusivo dei giovani talenti London based emerso parlando di cut out e body positivity. Impossibile non pensare, in questo senso, agli abiti knit e alle tute nude aderenti dell’ultima collezione di Marco Rambaldi.

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Dalla sfilata primavera estate 2022 di Marco Rambaldi.

A questo punto, è legittimo chiedersi come procede il piano diversity sul fronte dello scouting. Se da un lato i casting director stanno reclutando un numero sempre maggiore di meravigliose giunoniche, inseguendo il sogno e il successo dei nuovi volti plus size che stanno riscrivendo le regole del gioco – da Ashley Graham a Paloma Elsesser e da Tara Lynn a Precious Lee, è evidente che mancano ancora modelli di riferimento curvy per gli spettatori maschili. Pensando ai talent transessuali e no-binary, il primo nome che viene in mente è quello di Sara Sampaio, subito seguito da Hunter Schafer (che ha appena festeggiato il 23esimo compleanno) e da Dominique Jackson, protagonist* delle serie tv Euphoria e Pose. Ps: nel caso ve lo foste perso, hanno fermato il tempo insieme a Lourdes Leon in catsuit da Mugler.

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Dalla sfilata primavera estate 2022 di Peter Do.

Perché una rappresentazione inclusiva e comprensiva sbarchi dalle passerelle al guardaroba, la fase della vendita è fondamentale. Da Browns a NET-A-PORTER, i buyer dei migliori retail di lusso hanno dichiarato il proprio impegno a favore della causa. Il primo retail, per esempio, si sta assicurando che almeno il 30% dei suoi prodotti copra una gamma di taglie completa, con l’obiettivo che tutti i suoi principali marchi offrano presto la possibilità di ordinare qualsiasi prodotto plus size. Tra i «best of» dei rivenditori intervistati da WWD sul finire del 2021 ci sono Alexander McQueen e Stella McCartney, Erdem e Nanushka, Valentino, Gucci e Balmain. Allo stesso modo, se i grandi brand decidono di presentare le collezioni ingaggiando modelli curvy, è necessario che mantengano la promessa nei propri negozi.

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Dalla sfilata primavera estate 2022 di Coperni.

Per cominciare il 2022 nel modo migliore, l’ideale sarebbe smettere di considerare l’inclusione come una tendenza, un’ispirazione o un’eccezione e assimilarla in maniera intuitiva, ovvia, pop. Così facendo, l’intero sistema ne gioverebbe: dai direttori creativi ai retailer, vestire tutti i corpi non lancia solo un grande messaggio carico di significato, ma accresce anche le possibilità ampliare il proprio pubblico – e di aumentare il guadagno. Un esempio perfetto? Guardando Paloma, Emrata, Precious e Dua Lipa sulle passerelle di Versace, ogni singola uscita appare perfetta – senza distinzione, senza neanche accorgercene.

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Courtesy of Press Office//LAUNCHMETRICS SPOTLIGHT
Precious Lee durante la sfilata primavera estate 2022 di Versace by Fendi.