«Tutto quello che puoi fare per attirare l'attenzione sulla tua bocca è una buona idea», diceva Cher in "Clueless", «a volte devi mostrare un po' di pelle», aggiungeva, «questo ricorda ai ragazzi l'essere nudi, e poi pensano al sesso». A dirla tutta, i suoi non erano neanche male come consigli, specie se paragonati a quelli che noi tutte ricevevamo in modo più o meno diretto in adolescenza. La verità è che, fin da piccole, qualcuno (genitori? parenti? telefilm?) ha provato a convincerci che c'è una tattica giusta da adottare per conquistare un ragazzo. Sì, a partire dal classico: «Ti ha tirato i capelli? Allora vuol dire che gli piaci» dell'asilo. Sul tema della seduzione femminile si apriva una lista di regole non scritte che ben poco aveva a che vedere con la seduzione (e ancora meno con dialogo e consenso, questi sconosciuti, almeno fino agli anni Duemila). A noi non rimaneva che prendere appunti: interessata, ma non disponibile, con il giusto equilibrio tra esperienza e pudicizia. Soprattutto: mai fare la prima mossa. Ora possiamo dirlo? Quelle regole ci hanno rovinate.

“farsi desiderare” e altre regole sbagliate di seduzione femminilepinterest
Paramount Pictures
Sandy e Danny in Grease

La verità è che erano ovunque e da nessuna parte, aleggiavano nell'aria e si diffondevano (noi le diffondevamo!) nei bagni delle ragazze. Nessuno ci è mai venuto a dire che non dovevamo esporci al primo appuntamento, eppure, chissà perché, film e telefilm suggerivano senza troppi mezzi termini che le ragazze più aperte a vivere la loro sessualità senza grandi paranoie sarebbero finite ridicolizzate, drogate o incinte (e il patriarcato ringraziava). Così i dettami proliferavano, mille scalette di tappe: non fare x al primo appuntamento, devi aver fatto y entro tot anni, eccetera. Il rischio, se non ti destreggiavi bene, erano le etichette: troia e suora in primis (il patriarcato ringraziava parte 2), e poi tutte le variazioni sul tema. Un autentico stress che quasi rimpiangiamo il ghosting di oggi.

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Sony Pictures Entertainment
Jen e Dawson in una scena di Dawson’s Creek

Per fortuna, assieme all'apparecchio per i denti, dovremmo esserci lasciate alle spalle anche tutto quel catalogare, no? In realtà non è davvero così: certi retaggi continuano. Continuiamo a pensare che le ragazze debbano «farsi desiderare», che non debbano scrivere per prime su Tinder perché altrimenti «chissà che idee si fa». Attendiamo pazientemente che ci messaggi o chiami lui dopo il primo appuntamento perché esporsi pare brutto. Poi c'è la questione: «Non parlare dei tuoi ex», «Non dirgli cosa provi», «Fai la misteriosa», «I nudes solo dopo il secondo date», e via dicendo. Magari sono solo retropensieri, magari sappiamo benissimo che basterebbe parlarsi chiaramente e, se non va, non ci si trova, poco male. Eppure è dura liberarsene. Per cui ecco che fare: un respiro profondo, ripeterci che è il 2022 e riguardare le comedy anni '80 (perché allora sì, si spiegano tante cose).

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Olive Bridge Entertainment
Emma Stone interpreta Olive in Easy Girl