Aretha Franklin è morta a Detroit a 76 anni dopo una lunga malattia che nel 2017 l'aveva costretta ad abbandonare definitivamente le esibizioni dal vivo. Aveva cominciato a cantare in quella stessa città, nella New Bethel Baptist Church dove il padre era pastore battista. A partire dai 18 anni firmò i primi contratti e dal 1966, dopo avere cambiato etichetta discografica, la sua carriera decollò con la Atlantic. I suoi successi sono stati così tanti, e sempre accolti così affettuosamente dal pubblico, che nel tempo ha collezionato milioni di dischi venduti, 18 premi Grammy e la prima stella per una donna sulla Rock and Roll Hall of Fame nel 1987. Viene considerata una delle cantanti più importanti e incisive di sempre, tanto che è sempre stata nominata Queen of Soul, anche se non faceva solo soul ma spaziava nel jazz, nel blues e nel R'n'B con una voce che sapeva parlare all'anima.

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Aretha Flanklin si è sempre distinta anche per il suo carattere tenace, per la forza che emanava sul palco e per canzoni che in breve si sono trasformate in inni al black e al girl emporwerment. Era stata amica di Martin Luther King e con lui aveva partecipato all'organizzazione la Marcia su Washington. Al suo funerale intonò Preciuos Lord.

Nei testi delle sue canzoni più famose c'è tutto il suo mondo e non solo: ha cantato le storie di neri a cui nera stata negata una stanza in Lousiana (A change is gonna come), la necessità di avere il rispetto degli uomini (Respect), l'amore, tra le tentazioni, l'idea di fedeltà e il desiderio (Call me, Do right woman, do right man).

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La Queen poi aveva anche le sue fisse: si presentava spesso al pianoforte con una delle pellicce della sua vasta collezione ed era molto difficile vederla su palchi che non fossero negli Stati Uniti. Aveva paura dell'aereo e si spostava da uno Stato all'altro con gli autobus. Chi la vedeva dal vivo, però, non riusciva a resisterle. A dicembre 2015 si era esibita al Kennedy Center Honors davanti a un pubblico di celeb e a Michelle e Barack Obama che è apparso visibilmente commosso, come tutti quelli che erano in quella sala del resto.

Aretha era così, sapeva far piangere e ridere con la sua sola presenza. Come era successo quando partecipò al film The Blues Brothers in cui interpretava la proprietaria assai arcigna di un fast food.

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R.I.P Aretha.