Ha i capelli azzurri da Fata Turchina e un nome che evoca mondi da fan art. Eppure, quando cominci a parlare con Charlie Moon, ti sembra di essere di fronte a chi ha i piedi ben saldi per terra, a dispetto di quell'aura da fiaba così giocosa e di quella felpa di Harry Potter, con cui si è presentata all'intervista. Elena Valecce, 22 anni, dal passo sicuro e dalla voce a tratti stentorea, su TikTok ha più di 182 follower, su Instagram più di 150 mila e sul suo canale Youtube valica la soglia dei 350 mila:

"È stata colpa dei baffetti. Ho cambiato scuola perché mi prendevano in giro. In quella nuova ho incontrato dei ragazzi che mi hanno spinta ad aprire il mio canale Youtube".

Nel caso in cui i suoi numeri non ti siano arrivati all'orecchio, è tempo di trasportarti nel suo mondo.

"Con il senno di poi mi sono accorta di avere una cotta lesbo per Hermione Granger"

Charlie Moon ha colpito dritto al cuore della sua fanbase inanellando una serie di video che parlano del suo coming out da lesbica, della sua felice (almeno attualmente) vita di coppia, dei momenti difficili in cui ha subito bullismo per il suo orientamento, delle sue passioni, che vanno dalle serie tv al suo criceto, passando da Harry Potter "Con il senno di poi mi sono accorta di avere una cotta lesbo per Hermione Granger".

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Charlie Moon, il libro Dicono di Noi

E questo vale solo per fare le presentazioni. Charlie Moon nel 2019 ha pubblicato per Sonzogno Dicono di Noi e in quel libro c'è parte della sua storia, che è come se fosse iniziata davvero quando ha fatto coming out "Racconta di due gruppi di amici in cui c'è Diana. Lei è il personaggio che mi rappresenta di più, anche nel suo viaggio verso l'accettazione di se stessa. È quello che ho fatto io fin da adolescente. Accettare i propri impulsi e non reprimerli, solo perché credevo che la cosa giusta fosse reprimerli".

Charlie Moon e la svolta del coming out

Quello del coming out per Elena è stato il punto di svolta di una rinascita, che è valsa per lei stessa e per i suoi canali di comunicazione. Nell'ultimo anno, infatti, sono diventati il veicolo per trasferire un messaggio di positività legato all'importanza di essere se stessi e di non avere paura del proprio orientamento sessuale. "Raccontando della mia vita sentimentale da lesbica e in coppia voglio dare un riferimento ai ragazzini e alle ragazzine che mi seguono, e che sono più piccoli di me. Hanno l'età in cui io mi sentivo sbagliata. Penso che sia importante per loro avere una visione diversa dell'amore, perché capiscano che tutti i livelli sono uguali. Se ti sei confrontata solo con un certo tipo di riferimento, nella tua testa credi che esista solo quello. È stato quello il problema della mia adolescenza. Per esempio sono cresciuta con le produzione di Disney Channel, le coppie erano uomo-donna, mica altro".

"Sono cresciuta con le produzione di Disney Channel, le coppie erano uomo-donna".

Charlie Moon ha solo 22 anni, ma è come se parlasse da donna scafata che nella vita ha acquisito delle solide certezze e ha deciso di trasferirle sui suoi canali social con una pianificazione consapevole

"Sul mio canale parlo dell'amore verso altre donne e la mia sessualità rappresenta il mio essere. La persona che ti sta accanto racconta qualcosa di te. La mia sessualità è funzionale al messaggio che cerco di diffondere: quello di avere sempre coraggio e di fare di tutto per essere se stessi".

L'impatto deciso del suo piglio mi arriva così chiaro, che le chiedo quali sono i commenti positivi dei suoi follower "Mi riconoscono il coraggio, la voglia di comunicare e il fatto che non mi fermo davanti a nulla, nonostante riceva insulti ogni giorno. E mi riconoscono una sicurezza in me stessa che non posseggo, e la mia insicurezza è la mia più grande forza, io credo". E sul quel "io credo" sento ancora la forza di chi ama autoaffermarsi, nonostante ci sia, a suo dire, un'insicurezza avvertita sottotraccia. Charlie Moon è una che ci tiene molto a fare capire che ha tutto chiaro e che marcia dritta e senza paura "Anche se sembro così, non mi sento mai soddisfatta di me stessa. Questo però mi spinge a migliorare ogni aspetto di me".

Le chiedo quando è arrivata la svolta del coming out, che poi è quella della sua rinascita, e cosa sia scattato dentro di lei "Ho preso una batosta nella mia vita sentimentale, ed era una relazione lesbica in cui pensavo di dovermi nascondere, perché lei si nascondeva. Se non lo facevo, mi sentivo in difetto. Tagliare i rami, cambiare ambiente e, soprattutto, la persona che ti sta vicino, mi ha dato il coraggio di uscire allo scoperto e capire che esisteva un mondo che mi stavo precludendo".

"C'è un prima e c'è un dopo con il coming out: prima sentivo quasi il bisogno di giustificarmi per la mia omosessualità, adesso non sento la necessità di dare spiegazioni".

Charlie Moon sul coming out ha la sua visione "Farlo per me era riuscire a dire tranquillamente che ero fidanzata con una donna, senza dovermi nascondere. Come succede per chi è eterosessuale, e prima o poi vuole presentare il partner alla famiglia. Ora non sento più il bisogno di dirlo ogni volta: è un meccanismo che basta sbloccare una volta. C'è un prima e c'è un dopo: prima sentivo quasi il bisogno di giustificarmi, adesso non sento la necessità di dare spiegazioni".

La mamma per Charlie Moon è stata sempre la chiave "I miei hanno divorziato quando andavo alle medie. Mia mamma è sempre stata la figura imponente, è stata quella che più mi ha ispirata, e quella che non ho voluto mai deludere. Avevo paura di farlo con il mio coming out". Le chiedo come sia andata poi "Quando mia mamma l'ha saputo la prima volta [NdR. aveva circa 15 anni] ha smesso di parlarmi per tanto tempo. L'aveva presa molto male. Le ho lasciato il suo tempo. Inizialmente le ho detto che mi ero sbagliata e che ero confusa: ci ha creduto per un attimo, ma poi ha capito che la verità gliel'avevo detta. Ora è la mamma più tranquilla del mondo e adora la mia fidanzata, mi chiede sempre di lei".

"Chi sbatte fuori un figlio perché è dichiaratamente omosessuale, non lo ama davvero".

Non sempre le cose vanno così lisce e Charlie Moon ne è consapevole "I genitori sono quelli che ti hanno cresciuto e che ti hanno amato, non per forza quelli che ti hanno messo al mondo. Chi sbatte fuori un figlio perché è dichiaratamente omosessuale, non lo ama davvero. Da parte mia cerco sempre di lottare per la parte positiva: se provi con tutte le forze a essere te stesso, il risultato di quello sforzo varrà per sempre".

Charlie Moon, sorella maggiore di lesbismo (con ironia)

Quali sono i consigli che le chiedono i suoi follower, eleggendola a sorella maggiore con esperienza di vita, Charlie Moon me li riassume così

"Spesso le persone fanno fatica a capire se sono etero, bisex, lesbiche. Insomma, in sintesi, potrei classificarlo nel gruppo del "Non riesco a capire se". Anche nel mio romanzo ho provato a spiegarlo: c'è Diana, che è il personaggio che mi rappresenta, che si chiede se è o no omosessuale. Dopo un ragionamento e una serie di vicissitudini, ci arriva. È la domanda che mi facevo a 13-14 anni".

"Sono etero o lesbica? È la domanda che mi facevo a 13-14 anni"

E come l'hai capito?, le chiedo "Sentivo di provare un affetto più profondo per quelle che pensavo fossero amiche. Era un affetto diverso. Poi cresci e gli ormoni si definiscono meglio. Il tuo corpo ti dà dei messaggi e tu impari e decodificarli conoscendoti meglio".

Chiudo l'intervista chiedendole infine cosa intenda con la frase "Il coraggio di essere se stessi" che campeggia limpida sulla sua bio di Instagram "Non avere paura di esprimere qualunque parte del tuo essere e del tuo corpo. E vale anche per i nostri sogni. Nessuno dovrebbe scoraggiarsi".