Chiedere aiuto perché non stai bene - e non parliamo solo di questioni di salute - non è un male. E andare in terapia per trovare sostegno contro ansia, stress e altri malesseri è un vantaggio, non un limite. Figurati che lo fanno anche i reali britannici: la royal family della Regina Elisabetta, tra benessere mentale e terapia psicologica, non ha mai nascosto di aver avuto bisogno di "uno bravo" per superare le difficoltà quotidiane, soprattutto negli ultimi decenni.

Tanti di loro oggi lavorano attivamente per sensibilizzare sul tema, come il principe William e Kate Middleton con la charity Heads Together. Ma molti sono pure andati dallo psicologo e non lo hanno mai nascosto. Da Lady Diana in poi, moltissimi parenti di Sua Maestà hanno ammesso senza problemi di aver avuto bisogno di "uno bravo", di un terapista che curasse e lenisse i loro tormenti. Che sì, esistono anche quando nasci in una famiglia piena di privilegi come quella reale inglese. E non vanno mai sottovalutati, in nessun caso.

Royal Family e benessere mentale, sai che molti reali sono andati in terapia?

Ti sei accorta che in The Crown 4 su Netflix ovvero l'ultima stagione in streaming con al centro Lady Diana Spencer, il benessere mentale è il filo rosso che lega molti personaggi? Non è un caso perché tanti di loro sono andati davvero in terapia. A partire dalla principessa Margaret, la sorella minore della regina che per anni ha combattuto contro i suoi demoni, anche pubblicamente. Il The Guardian racconta che la principessa ha anche patito le conseguenze di un mental breakdown, un esaurimento nervoso. Provocato da amori sbagliati e mancati, da eccessi, turbamenti e dal malumore dell'eterna seconda. In The Crown 4 si racconta che Margaret si è approcciata alla terapia dopo il divorzio da suo marito, Anthony Armstrong-Jones. Lei non ha mai rivelato pubblicamente i tuoi patemi d'animo quindi non sapremo mai se sia vero, ma da quello che si legge nelle sue biografie non ufficiali la sorella della regina ha spesso tentato la terapia psicologica, nonostante le sue remore.

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Slim Aarons//Getty Images
La principessa Margaret a Mustique, nel 1973

Lady Diana ha spazzato via ogni tabù in merito al benessere mentale e al dibattito pubblico in merito. La sua bulimia, i suoi tormenti, lo struggimento per la sua relazione sbagliata con il principe Carlo sono stati raccontati per sua viva voce nella celebre intervista del 1995 a Panorama, oggi al centro di una grande controversia legale (perché, pare, Lady Diana è stata "costretta" a rilasciarla). In quell'intervista Diana tirava fuori tutto: tutto quello che, per anni, la famiglia reale aveva tentato invano di seppellire per pudore e discrezione. In quell'intervista Diana raccontava dei suoi scheletri nell'armadio, dei suoi dolori, aprendo di fatto alla royal family di oggi la strada per farlo più apertamente e senza vergogna. E ammettendo che ovviamente aveva più volte iniziato un percorso terapeutico per trovare un aiuto in un esperto esterno agli affari di famiglia.

Oggi ci sono i Cambridge, con Kate Middleton e il principe William impegnati in prima linea con diversi progetti e il principe Harry altrettanto, a parlare apertamente del fatto che "it's ok not to be ok". Il principe William ha raccontato di aver fatto terapia negli anni complicati del suo primo lavoro, quello di pilota di elisoccorso della RAF. E il principe Harry non ha mai negato di aver trovato grande aiuto nella terapia psicologica dopo la morte di sua mamma. Va bene non stare bene, non c'è niente di cui vergognarsi. I fratelli Windsor lo fanno in onore della loro mamma e dei suoi tormenti, mai ascoltati in famiglia. Che poi è il primo luogo dove si vorrebbe essere ascoltati e capiti.

Nella famiglia di Kate Middleton è stato poi suo fratello minore James a parlare di depressione e di come ne è venuto fuori. Con la combo natura e animali e ovviamente il supporto della famiglia.

Dagli anni Novanta l'approccio alla terapia è cambiato molto nella famiglia reale inglese. Forse è stata proprio Lady Diana a tramutare il disagio interiore in un dibattito pubblico di sensibilizzazione, il suo lascito più grande. I suoi figli oggi non sono più disposti a tacere: stare male mentalmente deve essere trattato alla stregua di una malattia del corpo. Magari la Regina Elisabetta non ammetterà mai di aver avuto bisogno di un terapeuta, ma siamo sicuri che, nei lunghi anni del suo regno, anche lei ne avrebbe tratto giovamento. Persino una sovrana come lei non potrebbe negarlo.