«Se avessi dieci anni di meno, sarei un Mignottone Pazzo dell’Instagram come canta la Giraud», mi racconta una mia amica che fa tira molla con un cretino, più vicina ai 48 anni miei che ai 33 di Michela Giraud. Comica, attrice, ex danzatrice classica (ma ha fatto anche anche moderna e salsa), laureata in arte, ma soprattutto grande fregna, Giraud è autrice del pezzo Mignottone Pazzo (Quel mignottone pazzo/Se la tua vita una merda è/ Pensa che lei sta messa peggio di te): lanciato durante Lol: Chi ride è fuori di Amazon Prime Video in poche settimane è diventato un cult. Ieri dall’account Instagram di Cosmopolitan, Michela ha fatto una diretta con noi perché dal 14 maggio, alle 23, torna per la seconda edizione del suo programma CCN su Comedy Central.

Michela Giraud ritorna con CCN su Comedy Central

CCN è un late night show in cui Michela Giraud fa monologhi, intervista ospiti, crea parodie ("Michela in Milan" e "Dove sta", rispettivamente da Emily in Paris e Chi l’ha visto), ma soprattutto fa molto ridere nel suo modo sfrontato, acuto e pieno di parolacce (amo tutto), riuscendo anche nell’incredibile compito di rendere simpatico Roberto Saviano, suo ospite nella prima puntata (poi ci saranno Colapesce e Di Martino, Paola Barale, Enrico Vanzina, Coma_Cose, la Gialappa’s Band, Brunori Sas, The Jackal e Pintus). «Il Mignottone Pazzo sono io quando un tizio mi ha mollata miseramente, ho cercato di fare la figa sui social, ma poi inevitabilmente sono finita a fare la disperata», racconta Michela. Pure a me è successo: ero in epoca pre-social, il feed di Instagram era il bar-hopping, ma la finta figaggine che finisce in disperazione era la stessa. Un’altra figura tratteggiata da Giraud nel suo nuovo show è la conduttrice Anni 90 che tratta tutti malissimo al grido di “Con questa faccia faccio campare 20 persone”. Ti ricorda qualcuno, magari la tua capa?

E tu, ce l'hai la tua "psicofregna"?

Ma la mia preferita è la psicofregna: «Quella fighissima che però vuole fare l’intellettuale e parla per aforismi con voce roca, citando pezzi di Cechov a caso. Ovviamente poi i maschi ci cascano dicendo: madonna quanto è profonda. La mia psicofregna ora fa la suora», racconta Michela. Ricordo una bellissima ragazza alla quale facevo la regia a Radio Popolare (lei era troppo bella per imparare a tirare su e giù i cursori): ogni settimana si occupava di icone femministe tipo la fotografa comunista Tina Modotti. I colleghi dicevano che era molto interessante. In realtà se la volevano solo scopare, probabilmente mentre io ero in regia. E tu ce l’hai una psicofregna? Sono sicura di sì. Perché il successo di Giraud, e di tutti i comici che sanno fare il loro lavoro, sta proprio lì, nella capacità di congelare stereotipi e categorie dello spirito in modo crudo, autoironico e identitario. Le donne di Giraud sono tutte delle gran stronze, a volte. Come noi. Ed ecco perché l'abbiamo invitata nel nostro Cosmo Village.