L'anno nuovo, per Federica Pellegrini e Matteo Giunta, era iniziato con «due giorni complicati» e poi la gioia immensa della nascita della piccola Matilde. «Finalmente sei arrivata!», avevano scritto i neogenitori su Instagram ringraziando «gli angeli» dell'Ospedale Sacro Cuore che li hanno accompagnati in «questo viaggio». Da quel momento sul profilo Instagram della nuotatrice si sono alternate foto di manine, fasciatoi, passeggiate in carrozzina, momenti di tenerezza e stralci della nuova vita da mamma, segni che Matilde sta bene e cresce. Sulle difficoltà del parto Pellegrini non era più tornata (neanche nella lettera che ha dedicato al suo corpo e che trovate nella Self Issue di Cosmopolitan, ora in edicola). Ma in questo weekend, ospite a Verissimo, Federica Pellegrini ha ripercorso quelle ore difficili commuovendosi ripensando alla preoccupazione.
«Ho subito un cesareo d'urgenza perché la bimba aveva un battito irregolare», ha raccontato a Silvia Toffanin, «Ho sofferto molto, le contrazioni erano dolorose anche dopo l'epidurale». L'ansia in quel momento è stata forte e il primo pianto di Matilde «è stato una liberazione». Poi la piccola è stata consegnata tra le braccia di Matteo Giunta: «Non vedevo l'ora di vedere la piccola», ha commentato il neopapà, anche lui in studio. «Ho fatto tutta la fatica io ma è uguale a Matteo», ha scherzato la campionessa. Nel corso della puntata Pellegrini si è commossa: «Tata mia mi hai fatta diventare una piagnona», ha scritto poi su Instagram, sotto a una foto con la figlia subito dopo la puntata, «Sono durata tanto...forse 3 minuti».
«Dopo un parto del genere», ha continuato il suo racconto la Divina, «la prima settimana è stata pesante, ho avuto tutta la mia famiglia vicino, mia mamma in primis». Pian piano, però, la situazione si è assestata e Pellegrini è tornata anche a nuotare: «Non si tratta di dimagrire», ha detto, «Avevo bisogno di risentire il mio corpo e il movimento. È stato bello». Ora Matilde «pesa sette chili ed è lunga più di 60 centimetri. Sembra già gigante rispetto a quando è nata. Adesso va tutto bene».
