Il litigio tra Hailey Bieber e Selena Gomez ha dimostrato quale può essere l'impatto duraturo di un TikTok di 10 secondi che ha fatto il giro del mondo. Di seguito un riassunto della loro diatriba.

Un video di Hailey Bieber dei primi di gennaio ha visto Hailey, moglie di Justin Bieber, Kendall Jenner e Justine Skye cantare in playback un audio di tendenza che prende in giro una persona, senza nome, dicendo: «Non dico che se lo sia meritato, ma dico che i tempi di Dio sono sempre giusti». Da lì è partita la polemica sul fatto che Hailey & Co. stessero prendendo in giro Selena Gomez che in quello stesso periodo stava attraversando un duro periodo di body shaming. Ora, ci stiamo avvicinando al terzo mese degli attacchi di Hailey, che si tingono di una retorica sessista piuttosto datata che continua ad aumentare senza controllo.

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    Hailey Bieber

    La dinamica tra Hailey e Selena è sotto i riflettori dal 2018, da quando Hailey e Justin si sono uniti in matrimonio pochi mesi dopo che il cantante e Selena avevano ufficialmente messo fine alla loro epica e contorta storia d'amore. Negli anni successivi alle nozze di Bieber, molti fan si sono identificati con il ruolo di presunta ex fidanzata tradita di Selena e le stesse star hanno contribuito ad alimentare una diatriba, fino a prova contraria, inesistente.

    Forse oggi possiamo dirci alla fine della presunta faida tra Selena e Hailey che, al suo culmine, consisteva in strane coincidenze e vaghe attività sui social media da parte di entrambe le parti che molto hanno letto come attacchi reciproci e frecciatine. Vi prego di analizzarlo con calma. Ciò che non è in discussione, tuttavia, è che c'è stato un ultimo episodio che ha segnato il culmine, in negativo, dell'escalation progressiva: Hailey Bieber, infatti, ha ricevuto letteralmente minacce di morte, cui sono seguiti i messaggi di sostegno di Selena alla moglie di Justin, chiedendo una volta per tutte ai propri fan di fermarsi.

    Mentre la situazione comincia a stabilizzarsi, è ora di parlare del terzo partecipante a questo dramma (non è Justin): i follower. La risposta del pubblico alle offese percepite da Hailey e Selena è stata a dir poco fuori dal normale.

    Anche se non è mio compito difendere una coppia di star ricchissime, assistere a questi atteggiamenti mi ha lasciato la stessa fastidiosa sensazione di malessere. Si tratta di una fantasia deviante in cui Selena Gomez rappresenta "quella che è fuggita" dal promesso sposo", mentre allo stesso tempo prendono in giro una "Vanilla Wife", a volte immaginaria, con cui l'uomo in questione ha una relazione controvoglia. Puntuale come un orologio, il fiasco di Hailey contro Selena ha suscitato una nuova versione di queste prese in giro, sotto forma di video: «Tu puoi essere la sua Hailey, ma io sarò sempre la sua Selena».

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    Qualcuno può spiegarmi perché nel 2023 siamo ancora vittime di stereotipi tossici che mettono le donne in competizione l'una contro l'altra? Le narrazioni che creiamo sulle vite intime delle celebrità (vite di cui, posso aggiungere, non conosciamo la verità) rivelano molto sul trattamento che la nostra cultura riserva alle donne in generale.

    «Ci sono molte più donne che stanno vivendo vari livelli di sofferenza dovuti alla fine di una relazione e si identificano principalmente con questo fenomeno», spiega Fumi. «È qui che nasce la tendenza di parlare di Vanilla Wife. Poiché ci si identifica maggiormente con questo aspetto della rottura, nel tentativo di affrontare o razionalizzare la situazione, ci si definisce come quella che è andata via».

    Non è una novità, ovviamente. Se paragoniamo questa situazione alla faida tra Angelina Jolie e Jennifer Aniston degli Anni '80, ciò che cambia è che i tabloid e i blog online non sono più gli unici a dare forma alla narrazione. Con un piccolo aiuto da parte dell'algoritmo abbiamo la possibilità di commentare in modo negativo video e contenuti, con possibilità di ottenere follower e credibilità.

    «TikTok è ancora una piattaforma in cui chiunque può diventare virale», afferma Fumi. «Non è una piattaforma che dà priorità a chi si segue o ai creators più famosi. A volte questo incentiva il bandwagoning: se qualcosa sta decollando, se molti video stanno diventando virali, allora vedrete sempre lo stesso video».

    Danisha Carter è un'altra opinionista sui social network, i suoi approfondimenti le hanno fatto guadagnare un fedele seguito di quasi 2 milioni di persone su TikTok. Dal suo punto di vista, il treno dell'odio di Hailey ha creato una pericolosa camera dell'eco che oscura la consapevolezza di sé: «TikTok incentiva le persone a essere aggressive», dice Danisha.

    Anche l'assenza di Justin da tutto questo dramma è degna di nota. Le giovani donne online che producono e consumano questi contenuti sono molto consapevoli delle conversazioni sulle aspettative irrealistiche e sui doppi standard ingiusti. Eppure, questo scandalo ha permesso all'uomo al centro di tutto di rimanere totalmente indenne.

    «C'è un'ironia davvero sgradevole nella dissonanza cognitiva che spaventa anche me», aggiunge Danisha. «Ci chiediamo come le cose escano dal nostro controllo e perché le celebrità si allontanino dai social media. Come facciamo a giungere a tutte queste conclusioni se le stesse persone che apparentemente fanno queste domande si girano e si impegnano nel comportamento che le causa?».

    È ora di iniziare a sottoporre questo genere di discorso pubblico, e questi noti cliché misogini, a un serio esame. La prossima volta che vi viene voglia di scatenarvi in una sezione di commenti o di consumare allegramente un TikTok sul dolore di una star, fate un bel respiro. Che cosa indicano, a livello più ampio, gli attacchi e l'indignazione che i drammi "superficiali" delle celebrità suscitano sul trattamento delle donne nella nostra cultura? La meme-ificazione dell'esperienza di una donna è solo un altro modo per disumanizzarla. Consumare questo tipo di contenuti con più di consapevolezza sembra un modo semplice per evitare di perpetuare vecchie dicotomie sessiste che non scompariranno se non decidiamo collettivamente di bandirle.

    DaCosmopolitan US