L'entusiasmo degli esordi, le prime note e i primi palchi, l'amore per Justin Timberlake e per tutti gli altri uomini della sua vita. E poi ancora le ombre della ribalta, lo sfruttamento del padre, gli anni bui della depressione post parto e dei ricoveri negli ospedali psichiatrici. Infine, la rinascita. The Woman in me, la biografia di Britney Spears uscita il 24 ottobre (in Italia per Longanesi, costa 20 euro), arriva a mettere un punto ad anni di speculazioni, esclusive, documentari non autorizzati, insinuazioni e narrative distorte che in questi anni hanno costruito (anzi, distrutto) l'immagine dell'artista. Lo fa per viva voce della protagonista, la popstar di cui tutti i Millennials hanno avuto almeno un poster in camera, la donna dei record e delle hit indimenticabili, l'icona sexy e naïve simbolo di un'intera generazione.

la biografia di britney spearspinterest
Longanesi
La copertina del libro di Britney Spears

Lo diciamo subito: dopo aver letto il libro, ci faremo qualche scrupolo in più a ridere dei meme che parlano di lei e dei suoi anni più difficili. Ce n'è uno molto famoso, stampato su migliaia di magliette e accessori, che recita in modo fintamente motivazionale "Se Britney ha superato il 2007, puoi farcela anche tu". Una frase che richiama alla mente tutte le immagini dell'artista più note di quegli anni, su tutte il celebre passaggio dal parrucchiere per farsi rasare i capelli all'indomani della perdita della custodia dei suoi due figli ancora piccolissimi («Una mia amica mi disse ai tempi: 'Se mi avessero tolto i figli altro che rasarmi i capelli, avrei ammazzato qualcuno'», ricorda la cantante nel libro). Le battute sull'instabilità psicologica di Britney non fanno più ridere, non dopo aver scoperto tutto quello che oggi sappiamo di lei.

Le pagine di The Woman in me sono un escalation di dolore nato e fiorito in una famiglia disfunzionale, ma anche di felicità, quella provata agli albori del successo al Mickey Mouse Club o nella sala d'incisione del primo disco. Il racconto prosegue con gli anni della relazione con Justin Timberlake, finita con un sms da parte di lui anche a causa di reciproci tradimenti e di un aborto traumatico. Britney ricorda gli amori mai nati e quelli sbagliati, le dipendenze e le lotte con i paparazzi, le mitiche serate con le amiche Paris Hilton e Lindsay Lohan. Ritornando a quell'epoca (siamo a metà degli anni Duemila) si definisce molto spesso «cattiva» e non si fa mai sconti, pur senza mai autocompatirsi, perché Britney evidentemente non si sente vittima degli eventi ma frutto di tutto ciò che ha vissuto. Tra le pagine svela, con lancinante precisione, com'è stato per lei vivere la maternità ravvicinata dei suoi due figli senza supporto psicologico, per di più trattata come una matta da familiari e amici. Infine ripercorre i tredici anni di conservatorship, quelli in cui si sentiva «un robot», spregiudicata a sessualizzata all'esterno, eterna bambina manovrata dagli adulti nella vita privata.

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Nel libro viene raccontato anche il retroscena di questa celebre esibizione ai VMA’s 2001. «Ero terrorizzata da quel serpente», ha scritto nella biografia

Com'è The Woman in Me, la biografia di Britney Spears

The Woman in Me è una lettura veloce e piacevole, ma molto complessa per i dettagli che contiene, dato che aborto, mascolinità tossica, dipendenze, malattia mentale sono i temi più ricorrenti. Britney nell'ultimo ventennio è stata molte cose, su tutte un'icona sexy e un simbolo erotico di femminilità sfruttato anche quando era molto giovane. La sua fragilità - che lei preferisce chiamare ingenuità - è stata alimentata per anni da mancato supporto psicologico e da un controllo totale della sua vita, cui lei ammette di aver ceduto per potere vedere, in cambio, i due figli (avuti dal secondo marito Kevin Federline). Nel libro Britney rivela di essere molto devota a Dio ma non cita mai terapisti o supporti psicologici, probabilmente perché, a parte quelli incontrati negli ospedali psichiatrici sotto forzatura, non sembra averne mai avuti accanto. Parla invece molto di amici perduti, di solitudine, di tristezza, di incomprensione e di sopraffazione. E infatti il passaggio più commovente del libro è quello in cui racconta la scoperta del movimento Free Britney, il moto mondiale di solidarietà da parte dei suoi fan che ha contribuito a liberarla dalla tutela legale nel 2021 e che le ha ricordato, nel momento più nero, di essere ancora qualcosa per qualcuno.

topshot supporters of the freebritney movement rally in support of musician britney spears for a conservatorship court hearing, outside the stanley mosk courthouse in los angeles, california on november 12, 2021 a los angeles judge on friday formally approved the process of ending the controversial guardianship that has controlled pop star britney spears life for the past 13 years photo by patrick t fallon afp photo by patrick t fallonafp via getty imagespinterest
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Una manifestazione del movimento Free Britney nel 2020

Senza romanticizzare la sua vita - non lo fa neanche lei, d'altronde - e senza dimenticare che la fine della conservatorship nel 2021 non sembra essere riuscita a mettere fine ai suoi tormenti, la biografia di Britney Spears è uno spaccato molto onesto sulla vita di una donna rimasta per molti anni inconsapevole del suo potere. Dopo la lettura non si può che tifare per lei, proprio come si farebbe con quell'amica che ne ha passate tante.