Ci voleva una serie tv polacca per urlare al mondo che l’orgasmo femminile non è un piacere scontato? Beh, a quanto pare sì. A darci una scossa energica sul mondo della libido, dell’intimità femminile e dell’indagine dell’apice, tanto ricercato, del piacere è Sexify, la nuovissima serie approdata su Netflix. Quella che ci viene presentata è una narrazione libera da vincoli, tabù, stigmi, indipendente, nei suoi discorsi, da qualsiasi tipo di catena concettuale e relazionale. Sexify, nella sua totale femminilità, nasce da una percezione simile a quella creata in Sex Education, ossia quella di sdoganare il sesso. Quello che cambia è principalmente la cultura in cui viene presentata la storia. Da un'America globalizzata, moderna e da una categoria di attori molto conosciuti come Gillian Anderson nei panni Jean Milburn, passiamo a una cultura e un ambiente più ristretto, più topico, quello dell’Europa dell’est, la Polonia. Con le sue usanze e tradizioni.

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Senza nessuno spoiler, Sexify racconta la storia di Natalia (interpretata da Aleksandra Skraba), una brillante studentessa universitaria che dedica anima e corpo alla sua start up: un’app realizzata per monitorare e ottimizzare il sonno. Riposarsi di più in meno tempo, forse il sogno di chi vive una vita frenetica scandita continuamente da appuntamenti e lavoro. Ma, perché creare un’app del genere? A tutti, anche a chi non bastano 24 ore in una giornata, piace dormire. Per vincere il concorso universitario per il miglior progetto, Natalia ha bisogno di un'idea più accattivante. Lei sembra vivere in un mondo parallelo, tutto suo, una bolla fatta di numeri, progetti, lavoro, esperimenti, un ambiente dove le relazioni non sono indispensabile. Ma, poi, ci pensa bene... capisce che l’unica cosa a cui pensano tutti, è solo una: il sesso. Ecco che insieme a due amiche, Monica (Sandra Drzymalska) e Paulina (Maria Sobocińska), totalmente diverse, ma completamente curiose del mondo intimo, Natalia inizia a studiare e a indagare l’orgasmo femminile fino a creare un laboratorio realizzato appositamente per quel piacere, una sorta di masturbatorio che diventerà, poi, un copulatorio. Sì, è tutto vero!

Penso che questa serie non sarebbe stata creata se non fosse stato per Netflix - ha recentemente dichiarato il produttore di Sexify, Jan Kwieciński - Abbiamo avuto la possibilità di dialogare e aprirci a una visione del mondo completa. Grazie a questo, spero, in futuro ci saranno sempre più opportunità di creare serie che potranno sollevare i problemi più scottanti”. Sexify è la terza serie originale Netflix di produzione polacca, dopo 1983 e Estate di morte; nessuna di queste, però, ha visto la produzione di altre stagioni. Chi ha divorato Sexify in poche ore (sono in totale 8 episodi di circa 50 minuti) si sta già domandando se avrà una seconda stagione. Le carte in regole per continuare, le ha tutte! È accattivante, femminista e femminile, ma soprattutto punta l’occhio anche al genere maschile, mostrando che il sesso non è puramente un piacere androgino, non è la pura e semplice azione dell’atto, ma è un percorso, un viaggio nel piacere più profondo di entrambe le parti della coppia. Perché, ricordiamo, il piacere femminile esiste, basta volerlo perseguire, cercare… e il gioco è fatto!