Guardare Friends: the Reunion (arriva il 27 maggio on demand su Sky e su Now) è come andare a una cena con i tuoi vecchi compagni di liceo: passi tutta la serata a dirti madonna ti ricordi quella volta quando (inserire episodi imbarazzanti di gita a Vienna, fantasiose soluzioni per copiare durante i compiti in classe, filarini più o meno nascosti), ripeti parola per parola le battute più belle di quello che in classe faceva sempre il pagliaccio, magari guardi qualche foto vecchia (se qualche stronzo le porta, per esempio io all’ultima cena le avevo portate), ti viene giù qualche lacrimuccia e poi tutto (grazie a dio) finisce.

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James Corden intervista Jennifer Aniston, Courteney Cox, Matthew Perry, Lisa Kudrow, David Schwimmer e Matt LeBlanc.

Insomma noi fan che per più di un anno avevamo sperato in una nuova puntata di Friends, quella che ci avrebbe raccontato come sono andate a finire le storie di Rachel, Monica, Ross, Joey, Chandler e Phoebe, noi che avevamo gioito per ogni nuovo post di Jennifer Aniston che annunciava la famosa cena del liceo, noi che ci siamo guardati il finto trailer e già avevamo cominciato a capire che era una sola, ecco noi, i fan, mentre guardiamo la reunion ci rendiamo conto che non si tratta di un nuovo finale (quello originale venne guardato da 52 milioni di persone), ma di un amarcord lungo 1 ora e 40 fatto di un mix di domande dell’inglese James Corden, visite nostalgiche al set perfettamente ricostruito, vecchi filmati e, la cosa più bella, di “table read” di scene epiche.

David Schwimmer, 54 anni, Jennifer Aniston, 52, Courteney Cox, 56, Lisa Kudrow, 57, Matt LeBlanc, 53 e Matthew Perry, 51 rileggono copione in mano, i momenti in cui Monica viene punta da una medusa e Chandler e Joey decidono di mettere in atto il vecchio rimedio della nonna (far pipì sulla ferita), il primo di bacio tra Rachel e Ross, la scena di quando tutti scoprono che Chandler e Monica hanno una storia (The One Where Everybody Finds Out). Mentre i sei attori vagolano sul set, ogni tanto qualcuno di loro dice: “Ricordi quella volta che non dovevamo far cadere la palla? E quella volta che Chandler e Joey avevano deciso di non alzarsi dalla sedia?", e lì non capisci bene se sono i personaggi che parlano, o gli attori che si ricordano dell’episodio, ma non ti importa, loro sono lì, con te a ricordare la vostra amicizia e quanto eravate giovani e spensierati.

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Ti ricordi quella volta in cui Joey si è messo tutti i vestiti di Chandler?

“Quella volta che ci ricordiamo di tutte quelle volte che” potrebbe essere il titolo della reunion, visto che il titolo in inglese di ogni puntata era appunto “Quella volta che” (“The One where”). L’intero episodio si svolge sul filo della nostalgia, una nostalgia che fa parte di per sé dello show: come dice Marta Kauffman, la creatrice, racconta di quel periodo della vita in cui i tuoi amici sono davvero la tua famiglia, un periodo che per forza finirà quando tutti si faranno una (vera) famiglia.

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L’abbraccio degli attori di Friends: un rito che facevano prima di girare ogni puntata

Tra superospiti che non fanno realmente nulla e tiepide rivelazioni di filarini on set (su questo devo mantenere il riserbo per non fare spoiler, avvertono i pubblicist), si arriva alla fine tra qualche lacrimuccia, contenti però di aver passato qualche momento con i tuoi compagni di liceo. Io però quando, prima della pandemia, ho visto i miei di compagni, (quelli veri, intendo, non questi di Friends) in forza di un pensiero magico mi sono sembrati bellissimi con le loro facce, insomma gli stessi di sempre, magari qualche rughetta, ma poche. Gli attori di Friends invece ti colpiscono per quanto sono invecchiati. Invecchiati male. Fa brutto dirlo? Lo dico lo stesso. È successo qualcosa alle loro facce, fisse nei lineamenti, senza neppure una ruga, che a fatica riescono a sorridere. I denti di Matthew Perry brillano al buio (per inciso: non gli fanno dire praticamente niente, la prima frase con soggetto predicato verbo che dice viene al minuto 00:59, strascico delle sue varie dipendenze). Monica viene raramente inquadrata frontalmente. L’unico che non presenta segni di qualcosa di innaturale al viso è Matt LeBlanc, Joey Tribbiani: si presenta fuori forma, inquartato come un normale 53enne, e guarda caso è l’unico che viene preso in giro (Jennifer Aniston due volte ironizza sul suo peso). MI viene quasi il dubbio che pure io e miei compagni lì sul set, sotto quelle luci, sembreremmo invecchiati male. Insomma ragazzi, vi ho voluto bene e sempre ve ne vorrò, ma io col cazzo che farei un video sulle mie cene con i compagni del liceo, a meno che mi paghino 2 milioni e mezzo di dollari come è successo a voi, allora magari ci ripenso.