In questa edizione di X Factor ha spesso dovuto difendersi dalle accuse di non sapere nulla di musica, di essere troppo emotiva e di carezzare con guanti troppo morbidi i concorrenti del suo team. Ambra, giudice dell'edizione 2023 insieme a Morgan, Fedez e Dargen D'Amico, però del suo savoir faire ne ha fatto un manifesto: non solo non rinnega il suo modo d'essere, in tv ed evidentemente anche fuori, ma ne va pure (giustamente) orgogliosa. In un'intervista con Repubblica la conduttrice e attrice - prossima, tra le altre cose, a indossare i panni teatrali di Franca Viola nell'opera Oliva Denaro - ha detto di non amare le stroncature facili, di aver scelto di andarci piano con i suoi ragazzi (Angelica Bove, Matteo Alieno e Gaetano de Caro) perché non sempre «è sano» dire ciò che si pensa, anche le cose meno indulgenti, con toni sgarbati o in modo troppo diretto. «Per mia deontologia, quella che ho imparato andando dall’analista da piccola», ha aggiunto, «ho scelto di usare un modo gentile per dire quello che penso. La gentilezza è la cosa più rock nella vita, la tengo se seduta accanto a me al tavolo».

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Sul confronto spesso acceso col collega Morgan, che durante il primo Live del programma ha duramente criticato la scelta artistica di Ambra di affidare a Matteo Alieno una versione riarrangiata di "Bellissima" di Annalisa, ha detto di volere «talmente bene alle ferite di Marco che la confezione non mi interessa, e quello che vedo è la confezione».

Il ruolo di giudice e mentore a X Factor 2023, Ambra lo ha preso sul serio. E la gentilezza che ha mostrato durante il suo percorso televisivo, così come in altre apparizioni ed esperienze artistiche del passato recente, sembra essere un marchio di fabbrica imparato sulla propria pelle, il frutto di anni passati a essere criticata, ritenuta superficiale e incapace di gestire il successo travolgente di Non è la Rai, la trasmissione Mediaset che l'ha lanciata, giovanissima, nei primi anni Novanta.

«In un talent c’è il giudizio della giuria e del pubblico. Io mi sono sentita massacrata perché da ragazzina sono stata triturata dalla stampa, gente che pensavo fosse autorevole, laureata, colta. Nel gioco alunno-professore mi hanno massacrato senza senso. Ai tempi di Non è la Rai venivo chiamata cicciona, extralarge, scema, lolita. E io, che non ero colta ma veloce a imparare, quando mi chiamavano così traducevo 'prostituta'»

A X Factor 2023 vince la fragilità o l'onestà?

Ne avevamo scritto durante le audizioni, che dalle scelte fatte dai giudici di questa edizione a X Factor sembrava dovesse vincere a tutti i costi la fragilità. Andando avanti nel programma, si sta configurando sempre di più una lotta con l'onestà, spesso brutale, dei giudici nei confronti dei ragazzi messi davanti alla prova più difficile, ovvero quella dei Live. Alla vigilia della puntata del 2 novembre, Morgan si è ritrovato a discutere con il frontman dei SickTeens rispetto all'assegnazione da portare sul palco in diretta, con cui il ragazzo non era d'accordo: ne è scaturita un bel dibattito sull'affidarsi a chi ha più esperienza anche a costo di dover accettare giudizi o consigli poco piacevoli. In questo caso, più che di stroncatura si tratta di accogliere i pareri altrui, opinioni che, se lungimiranti, possono contribuire alla propria crescita personale e professionale: toni e modi scelti per trasferire questi pareri possono essere molteplici - la gentilezza di Ambra e la schiettezza di Morgan sono due facce della stessa medaglia - ma l'obiettivo è solo uno: prendere ciò che di buono c'è da un'esperienza e farne tesoro per il futuro. Anche se il mantra "trust the process" non sempre viene così naturale.