L'amica geniale di Elena Ferrante arriva in tv. Il caso letterario più caldo degli ultimi 20 anni si trasforma sotto i tuoi occhi in immagini e voci e lo fa grazie a una miniserie evento in 8 episodi che andrà in onda su Rai Uno dal 27 novembre 2018 in prima serata per quattro settimane, con 2 episodi a serata da 50 minuti ciascuno.

La serie tv L'amica Geniale (My brilliant friend) è una co-produzione italo-americana, frutto del lavoro congiunto di Saverio Costanzo, il regista, Elena Ferrante che ha collaborato (ovviamente in incognito, perché ancora nessuno sa chi è) alla sceneggiatura e della rete HBO insieme alle italiane Rai Fiction, Timvision, Wildside e Fandango. Acclamatissimo in America e presentato in esclusiva al Festival del Cinema di Venezia 2018, finalmente anche il pubblico italiano potrà immergersi nelle atmosfere del rione che tanto ha amato leggendo i romanzi della Ferrante e nella storia senza tempo delle due amiche Lila e Lenù.

Noi abbiamo visto i primi episodi e ti raccontiamo perché dovresti assolutamente guardare questa nuova serie tv, anche se non hai letto i romanzi.

Il cast de L'amica Geniale serie tv è perfetto

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Lila e Lenù rivivranno sotto i tuoi occhi a partire dall'infanzia, quando si incontrano per la prima volta nel rione povero vicino Napoli in cui vivono, diventano amiche e creano un legame che durerà per tutta la vita. Le attrici che interpretano le due bambine (le vedrai all'opera e assolute protagoniste durante i primi episodi della serie) si chiamano Elisa del Genio e Ludovica Nasti. Non solo sono perfette nel ruolo, scelte tra migliaia di bambini che si sono presentati ai casting per la parte e dopo 8 mesi di provini: se hai letto i romanzi, rispecchiano perfettamente le fattezze con cui ti eri immaginata Lila e Lenù da piccole. Esordienti entrambe nel mondo del cinema, trasportate dalla Campania dove vivono e frequentano le elementari a Hollywood (dove la serie tv è stata presentata in anteprima questa estate), le due baby attrici sono forse uno dei motivi principali per cui dovresti guardare L'amica Geniale in tv. Entrambe recitano in dialetto napoletano e dicono con gli occhi molto di più di quello che fanno a parole: guizzi ed emozioni delle due amiche vengono veicolati attraverso le espressioni e i gesti semplici di queste bambine che si sono trovate a interpretare i ruoli della vita a meno di 10 anni.

Dopo i primi episodi, le bambine crescono e verranno sostituite da Margherita Mazzucco e Gaia Giraci nei panni di Lila e Lenù da adolescenti.

La ricostruzione del set e del rione è commovente

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Il rione creato da Elena Ferrante che fa da sfondo alla storia è il cuore vivo e pulsante de L'amica Geniale. Quando le amiche se ne allontanano per prendere strade diverse, rimarranno sempre attaccate ai ricordi d'infanzia, alle sue strade polverose, agli episodi spesso violenti avvenuti tra le sue vie. Anche se non hai letto i romanzi, guardando la serie tv ti ritroverai catapultata negli anni '50, in un non luogo che assomiglia a tanti altri posti dell'Italia di quegli anni, tra povertà e miserie umane e materiali, in cui le bambine faticano a crescere indipendenti dagli uomini, pur volendosi distaccare da una mentalità maschilista che le opprime. Ricostruito interamente nei pressi di Napoli, a Marcianise, è uno degli aspetti più amati dagli americani, che My brilliant Friend hanno già potuto vederlo sulla HBO e in lingua originale con sottotitoli: perché è vivo, vero e realistico, il terzo, grande protagonista dopo Lila e Lenù.

L'amica geniale serie tv ti racconta il femminismo negli anni '50

Così come nei romanzi, anche la serie tv racconta la volontà di Lila - la geniale delle due grazie alle sue straordinarie doti e alla sua spiccata intelligenza - di affrancarsi dalla vita misera che vive. Lenù dal canto suo ha delle ambizioni che la spingono lontana dal rione ed è proprio nell'amica Lila che trova la forza di spiccare il volo. La società di quegli anni, tutta improntata sugli uomini e sul lavoro di fatica per aiutare la famiglia, di certo non vedeva le donne studiare, leggere, far carriera. Per questo la violenta scena di Lila che viene letteralmente scagliata da suo padre fuori dalla finestra quando la bambina chiede di poter andare alle scuole medie è un po' il simbolo di tutta la storia e di quel barlume di femminismo che cominciava ad accendersi in quegli anni.

Non è un caso che le amiche, sempre spinte dalla fervida curiosità di Lila, si ritrovino a leggere Piccole Donne, il cult che all'epoca davvero sembrava un piccolo trattato sul femminismo sebbene oggi appaia decisamente superato. Femminismo o no, oltre che di amicizia, L'Amica Geniale parla di come sopravvivere quando intorno non hai nessuno che crede in te: la forza di Lila e Lenù sta proprio nella loro unione contro le avversità di una vita dura e crudele, amicizia che durerà, tra alti e bassi, per più di 50 anni.

Le donne de L'Amica Geniale sono deboli e assoggettate ai mariti, oppure sono violente, cattive, vendicative. Solo Lila e Lenù, nonostante i destini segnati dalla povertà, riescono ad affrancarsi in un modo o nell'altro grazie alla loro unione. Nella serie tv che si ispira ai romanzi culto di Elena Ferrante e che ne riprende letteralmente degli stralci, soprattutto nella voce fuori campo che racconta, tramite le memorie di Lenù, le vicende delle due ragazzine, troverai tutto questo: in mezzo alla polvere e alla violenza del rione, alla durezza del dialetto napoletano, agli sguardi delle bambine che parlano per loro vedrai il bello di un'amicizia. E anche se non conosci la storia e non hai mai letto i romanzi, ti sembrerà di avere tra le mani le pagine di un libro che racconta la storia di Lila e Lenù, amiche nonostante tutto e per questo così speciali.