C'è una nuova proposta sulla maternità surrogata che, in questi giorni, sta facendo discutere. La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base proposto da Giorgia Meloni per rendere la gestazione per altri «reato universale». Questo significa che, se questa legge venisse approvata, in Italia sarebbero punibili non solo chi «realizza, organizza o pubblicizza» la surrogazione di maternità nel nostro Paese, ma anche coloro che lo fanno all'estero.

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Mara Carfagna sostiene la nuova proposta di legge per rendere la maternità surrogata un «reato universale»

In Italia esiste già il divieto di maternità surrogata sulla base della legge 40 del 2004 sulle norme in materia di procreazione medicalmente assistita. Chiunque ricorra a questa pratica nel nostro Paese può essere punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600 mila euro fino a un milione di euro. La nuova proposta, però, vuole rendere la norma ancora più restrittiva aggiungendo che «le pene si applicano anche se il fatto è commesso all’estero», e quindi alle coppie che hanno figli tramite maternità surrogata nei Paesi dove è consentito. Secondo Giorgia Meloni, la maternità surrogata è «una pratica che trasforma la vita in una merce e umilia la dignità delle donne». Dello stesso parere è anche Mara Carfagna così come la maggioranza di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia che sostengono il nuovo progetto di legge.

Il dibattito su questo argomento è molto acceso con posizioni spesso inconciliabili. C'è chi sostiene che sia sempre una forma di sfruttamento e chi invece distingue tra gestazione per altri commerciale e solidale. In alcuni Paesi come Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio e Portogallo, infatti, la maternità surrogata è stata effettivamente resa legale, tutelando la libera scelta, purché a titolo gratuito per evitare che ci siano interessi economici in gioco. In questo modo molte coppie eterosessuali sterili (comprese le donne con sindrome di Rokitansky, nate senza utero) così come coppie omosessuali possono avere figli se una donna sceglie liberamente di portare avanti per loro una gravidanza, unicamente come gesto altruistico ricevendo solo un rimborso delle spese.

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Anche in Italia esiste una proposta di legge sulla legalizzazione della cosiddetta «gravidanza solidale e altruistica» che, però, al momento è ferma alla Camera. Questo nuovo progetto sostenuto dai conservatori, invece, andrebbe nella direzione opposta ma secondo l'avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'associazione Luca Coscioni, potrebbe essere giuridicamente inapplicabile oltre che pericolosa per i bambini che verrebbero allontanati dai loro genitori, qualora condannati. Al momento, comunque, l'iter per l'approvazione di questa legge è appena iniziato e ancora lungo: per ora il testo base è stato adottato, poi verrà fissata una data per la presentazione degli emendamenti, si passerà quindi al voto in Commissione e, solo poi, a quello alla Camera e al Senato.