La notizia della principessa Kate ricoverata in ospedale per un importante intervento all'addome ha generato non solo molta preoccupazione tra i suoi fan, ma anche un dibattito collaterale che ha a che vedere con il privilegio e le facilitazioni (non solo economiche) con i quali persone come Kate, suo marito William e in generale quelle dotate di grandi possibilità e opportunità affrontano problemi di salute anche complessi e le conseguenze sulla famiglia e sulla routine quotidiana. Diverse testate, sia nazionali che internazionali, stanno ponendo l'accento sulla posizione del principe William che, con la moglie in ospedale per due settimane e una lunga convalescenza davanti (e il padre Carlo III anche lui fuori dai giochi per diversi giorni per via di una operazione alla prostata) si troverebbe a portare su di sé il peso di famiglia e corona. William ha messo in stand-by la sua agenda per dedicarsi alla moglie ma anche ai loro bambini, così da offrire loro, come riportano le ultime news, massima normalità in un periodo molto complicato.

William e Kate hanno infatti tre figli tra i 5 e gli 11 anni che, durante la permanenza della madre in ospedale, sono accuditi dai nonni materni e da una tata, Maria Borrallo, che vive a pochi passi dalla loro villa, l'Adelaide Cottage di Windsor. Pur senza conferme, è plausibile immaginare che un futuro sovrano com'è William, che è pure annoverato tra le persone più abbienti del mondo, non abbia certo problemi a reperire personale che possa aiutarlo in un momento complesso come questo. Da qui il dibattito aperto intorno ad alcuni titoli sulla questione, che hanno invece posto l'accento sui tormenti che l'erede al trono si starebbe preparando ad affrontare dimenticando che non è persona normale bensì un principe con possibilità economiche fuori dal comune, aiuti stratificati e tanti privilegi a disposizione.

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Mentre suo padre e sua moglie cercano di riprendersi e di tornare ai rispettivi ruoli nel più breve tempo possibile, il dibattito sulla posizione del principe William ha aperto anche un altro scenario: oltre i privilegi di cui dispone e le persone che lo aiutano con la gestione familiare, perché dovrebbe essere un problema, per un padre come lui, prendersi cura dei suoi tre figli in assenza della madre? Non sappiamo che tipo di organizzazione regni a casa dei principi del Galles, ma è plausibile pensare che William possa cavarsela da solo anche senza Kate accanto. La narrazione che spinge sull'inconcludenza paterna a favore dell'infallibile multitasking materno non fa bene né all'una né all'altra categoria. Anche quando si parla di principi.