Comprano la verdura in cassetta o sfusa, ricaricano i flaconi di bagnoschiuma o detersivo, vanno ai ristoranti takeaway con le loro vaschette, acquistano prodotti in materiali riciclabili. Se ancora non sapevi chi sono gli Zero Waster, cominciamo da qua. Chi si allinea al movimento, che ormai è diffuso a livello globale, ha un obiettivo nella sua vita: produrre zero rifiuti, o almeno ridurre la loro quantità tanto da poterli mettere in un barattolo, invece che nel solito cassonetto a cui siamo abituate. L'idea di fondo è che, se tutti facessero così, vivremmo su un Pianeta in cui la bilancia tra quello che consumiamo e quello che trasformiamo in spazzatura sarebbe più equilibrata e non ci costringerebbe a sistemi di smaltimento che creano ulteriori problemi all'ambiente, sempre che siano davvero efficaci. Sulla plastica monouso, per esempio, non esistono ancora soluzioni definitive e solo una minima parte di quella utilizzata viene riciclata. Come fare quindi a diminuire gli scarti?

Zero Waste, il movimento che punta a produrre zero rifiuti

Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso del movimento Zero Waste, in parallelo con i FridaysForFuture inaugurati da Greta Thunberg. Se da una parte è importante che le istituzioni lavorino per studiare strategie che tutelino il Pianeta e rispondano con strumenti efficaci all'emergenza climatica, dall'altra sta aumentando la consapevolezza che ciascuno nel suo piccolo (e in questo caso è un barattolo di rifiuti) può contribuire.

Non significa cambiare il proprio stile di vita in modo radicale, ma provare a migliorarsi ogni giorno, rivolgendo anche solo un piccolo pensiero in ottica eco-friendly alle esigenze della Terra oltre che delle nostre. Se l'attitudine ti convince e pensi che sia giusto e utile fare qualcosa, qui abbiamo raccolto qualche piccolo le idee zero waste per fare i primi passi nella giusta direzione per ridurre i rifiuti, cosa che aiuta l'ambiente e, in alcuni casi, ti insegna a fare cose nuove e pure a risparmiare. Magari alcune di queste soluzioni le hai già adottate. In questo caso significa che sei pronta per un altro upgrade, consapevole che in questo momento ci sono solo dei margini di movimento. L'economia lineare in cui siamo inserite, infatti, non permette di eliminare completamente i rifiuti.

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6 cose=6 upgrade da fare se il movimento Zero Waster è entrato nel tuo radar e vuoi produrre meno rifiuti

♻️Upgrade 1: non utilizzare le bottiglie di plastica

Se sei già passata alla borraccia che porti sempre con te, ora è tempo di fare un passo in più. Quando vai ti prepari a un pranzo o a una cena takeaway, vai nel punto di ritiro con i tuoi contenitori da fare riempire di delizie. In questo modo eviterai che il ristoratore utilizzi delle confezioni usa e getta. Inoltre, ricorda di avere sempre con te il tuo kit per mangiare: delle posate in acciaio o materiale riciclabile, una tovaglietta, un tovagliolo, un contenitore da usare eventualmente come piatto. Per creare la tua personalissima bento box basta sfruttare quello che hai in casa.

♻️Upgrade 2: già passata alla coppetta mestruale?

Gli assorbenti possono avere due svantaggi: creano irritazioni e vanno dritti-dritti nel cumulo dell'indifferenziata. Se sulla prima questione, aka le mestruazioni che arrivano, c'è poco da fare, sulle altre due controindicazioni ci sono almeno due soluzioni: passare alle coppetta mestruale o puntare sull'intimo assorbente. Il mondo dei wearable per le mestruazioni è in continua espansione, anche nell'ottica del rispetto per l'ambiente.

♻️Upgrade 3: inaugura gli acquisti di prossimità

L'obiettivo degli zero waster è ridurre lo spreco al minimo possibile, per non dire al minimo indispensabile. Questo significa evitare in tutte le occasioni possibili il packaging inutile che contribuisce a aumentare la quantità di rifiuti non smaltibili. Pensa alla tua giornata, dalla colazione alla sera, e fai il calcolo degli imballaggi che spacchetti. Una soluzione? Imbraccia la tua tote bag e esplora i dintorni di casa tua a caccia del fruttivendolo che non usa le vaschette di plastica, del fornaio che ti prepara i biscotti senza plastica per le monoporzioni e di una lavanderia o un centro refill per i tuoi detersivi o per il bagnoschiuma.

♻️Upgrade 4: compra meno, compra meglio

Eliminare tutti i rifiuti è attualmente molto complicato e ci sono dei materiali non smaltibili di cui non si può fare a meno. In questo caso gli stratagemmi degli zero waster puntano nella direzione del riciclo per dare nuova vita a oggetti che altrimenti sarebbero solo scarti. Tira fuori la stylist e la designer d'interni che c'è in te. Se guardi bene nel tuo guardaroba, forse non hai bisogno di comprare l'ennesimo paio di jeans, ma puoi inaugurare nuovi abbinamenti. E la stessa cosa vale per la tua casa: e se sfruttassi quello che hai o facessi scambi utili con gli amici?

♻️Upgrade 5: autoproduci

Okok, lo sappiamo, per questo upgrade ci vuole impegno e pigrizia ridotta allo zero, un po' come dovrebbe andare per i rifiuti. L'aspetto positivo è che potresti scoprire qualità e abilità in te inaspettate. Sperimenta in cucina per sfruttare tutto quello che hai nel frigo e nella dispensa (e evitare il packaging dei prodotti confezionati) e trova le ricette per i tuoi saponi fatti in casa. Vuoi vedere che le tue BF apprezzeranno molto i tuoi grissini appena sfornati?

♻️Upgrade 6: impara a cucire

Il riciclo dovrebbe diventare il tuo mantra e con il taglia e cucito potresti cominciare a sfruttare vecchi abiti che non indossi più. Oltre al rammendo del calzino c'è di più. Insomma, preparati a sintonizzarti sul primo tutorial per le tue nuove creazioni. Il tuo guardaroba ringrazia, ma pure il Pianeta.

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