Si può rimanere incinta con il ciclo è una domanda che, inevitabilmente, ci si pone qualora si abbia un rapporto durante tale periodo. Ad ogni modo, anche nel caso in cui si tratti di semplice curiosità, è una tematica che merita di essere approfondita, poiché l’informazione, in questo campo, è fondamentale.

È importante, altresì, conoscere, in particolare, il proprio organismo in modo da poter effettuare scelte consapevoli. Sia per le donne che desiderano una gravidanza che, al contrario, per coloro che cercano di evitarla, il punto di partenza è conoscere il ciclo dell’ovulazione, al fine di poter calcolare i giorni fertili; dopodiché, non si deve dimenticare che, non trattandosi di una certezza assoluta, occorre utilizzare gli anticoncezionali.

Ovulazione e giorni fertili

L’ovulazione è un processo fisiologico, regolato dagli ormoni e fondamentale per la riproduzione, che interessa tutte le donne, dal primo ciclo mestruale, fino alla menopausa. In linea generale, il ciclo dura, mediamente, 28 giorni e l’ovulazione avviene intorno alla metà, quindi al quattordicesimo giorno (prima di allora, l’utero si prepara all’eventuale impianto futuro di un ovulo fertilizzato).

Ciò detto, più tecnicamente, il processo in questione consiste nel rilascio di un ovulo maturo nella tromba di Falloppio, dove può essere incontrato dagli spermatozoi e, se uno di essi lo feconda, può iniziare lo sviluppo di un embrione. Quello dell’ovulazione è, senza ombra di dubbio, il momento più fertile, in cui le probabilità di incorrere in una gravidanza sono elevate, ma non è certamente l’unico.

La maggior parte delle donne riesce a riconoscere l’ovulazione da alcuni sintomi e segnali, che possono essere più o meno evidenti, ma anche non manifestarsi affatto; tra i più comuni rientrano la presenza di muco, dapprima trasparente e liquido, poi più denso, cambiamenti d’umore e senso dell’olfatto più acuto. È, inoltre, consigliabile scaricare le app per il cellulare in modo da avere sempre tutto sotto controllo.

Per una maggiore certezza, comunque, esistono degli appositi test per l’ovulazione, in forma di stick, acquistabili in farmacia.

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Si può rimanere incinta con il ciclo: variabili e possibilità

Da quanto detto, si può dedurre con facilità che i giorni del ciclo, tendenzialmente, non coincidono con l’ovulazione; pertanto, se quest’ultima rappresenta il momento fertile, si potrebbe essere portati a concludere che non sia possibile rimanere incinte con il ciclo. Ma, in realtà, non è così, in quanto occorre considerare diversi fattori. Sebbene le probabilità di rimanere incinta con il ciclo mestruale siano più basse rispetto ai giorni intorno all'ovulazione, non è impossibile.

La durata del ciclo, infatti, può variare dai 21 ai 45 giorni (per le più giovani) e l'ovulazione potrebbe verificarsi in momenti inattesi; non è detto, infatti, che avvenga precisamente a metà (posto che anche tale dato varia in base alla durata).

Inoltre, gli spermatozoi possono sopravvivere nel corpo femminile per molto tempo, anche per più giorni (di solito al massimo per 72 ore); ciò significa che si può rimanere incinta con il ciclo quasi finito, considerata, appunto, la permanenza degli spermatozoi e l’ovulazione anticipata (che non è così rara). È invece più improbabile rimanere incinta con il ciclo il primo giorno ma, anche in questo caso, non impossibile, poiché, ad esempio, potrebbe presentarsi il fenomeno, anche se raro, della doppia ovulazione.

In conclusione, sono diverse le variabili che possono influenzare la probabilità di rimanere incinta con il ciclo mestruale, dalla durata alla regolarità di quest’ultimo che influiscono sulla possibilità di concepimento.

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I migliori metodi di contraccezione

Per evitare una gravidanza indesiderata, molte donne scelgono di utilizzare gli anticoncezionali, per il controllo delle nascite. A prescindere dalla riproduzione, comunque, è fondamentale ricordare che l’utilizzo degli stessi è fondamentale per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Alcuni di questi metodi si concentrano sulla creazione di un ambiente uterino inospitale per lo sperma o l'impianto dell'ovulo fertilizzato; tra questi rientrano la pillola anticoncezionale, il diaframma, il preservativo e l'uso di dispositivi intrauterini (IUD). Se il profilattico è, ancora oggi, lo strumento più utilizzato e interessa l’uomo, tutti gli altri sono femminili. La pillola, anch’essa molto frequente, va assunta con precisione e costanza, può essere sostituita con cerotto e anello ed è molto efficace; il diaframma, invece, consiste in una coppetta di plastica da inserire prima del rapporto e da rimuovere dopo almeno otto ore da quest’ultimo e gli impianti ormonali sono dei dispositivi che, però, devono essere inseriti dal medico.

Per chi non utilizzi tali strumenti o, comunque (considerando che non sono infallibili al 100 %) avesse il dubbio di una gravidanza non desiderata, esistono i metodi contraccettivi di emergenza, quali la pillola del giorno dopo, che agisce fino a 72 ore dopo il rapporto o quella dei cinque giorni dopo (quindi fino a 120 ore), da usare solo occasionalmente e, sempre, consapevolmente.