A ventiquattro ore dall’inizio del settantaquattresimo Festival di Sanremo le luci del Teatro Ariston si accendono per le prove generali. I trenta Big in gara, uno dopo l’altro provano con l’orchestra per l’ultima volta il loro brano, prima del grande inizio.
Emozione negli occhi, voci (quasi tutte) perfette, movimenti sul palco, sorprese speciali, ecco i nostri commenti tra cosa che ci è piaciuto e cosa no, sapendo che la resa in tv sarà ancora diversa da quel che si vede in teatro, ma capendo chiaramente che in questo Festival molto radiofonico, dove i brani suonano quasi tutti uptempo, le ballad ne guadagnano e si fanno notare, tra i brividi di esibizioni articolate o semplici voci che vanno a cercare l’emozione. Ecco cosa ci è piaciuto e cosa no, con tanti spoiler.
Negramaro – Ricominciamo tutto
Giuliano & co trasformano l’Ariston in uno stadio per ripartire da Sanremo. A pensare che se vent'anni fa "Mentre Tutto Scorre" venne eliminata, oggi sono tra i superospiti di questo cast. Spettacolari.
Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita
Cantano una hit, con una simpatia infinita. Sarà perché li amiamo, ma ci è venuta voglia di alzarci sulle sedie e ballare, ci piacciono. E sì, arrivano anche quattro ballerini, provate a restare fermi. Irresisbtili.
Annalisa – Sinceramente
La regina del pop del 2023 porta un altro dei suoi tormentoni, un’altra canzone difficile da togliere dalla testa, con lei che si muove avvolta di fasci di luce. Sinceramente un’intenzione chiara, almeno a quanto dicono i bookmaker.
Rose Villain – Click boom!
Prova vocale che deve reggere all’emozione. Il pezzo è bello e radiofonico, forse l’orchestra non lo valorizza, ma le due anime di Rose arrivano forti e chiare.
Diodato - Ti muovi
Ci sono brani che vengono valorizzati incredibilmente dall’orchestra. Quello di Antonio Diodato è uno di quelli. Preparatevi ai brividi, arrivano i ballerini e “fanno rumore”.
Mahmood - Tuta gold
Semplicemente perfetto, senza effetti speciali. Fine del commento.
Bnkr44 - Governo Punk
Quota boyband di provincia che occupa il liceo. Sono divertenti, il ritornello entra in testa. Vivono la buona vetrina del Festival, in una gara tutta loro, senza pensare alla classifica, che non li premierà.
Sangiovanni - Finiscimi
Seduto sui gradini, si prende il suo momento per chiedere scusa a Giulia Stabile, con uno sguardo finale in camera che vale tutta l’esibizione. Romantico.
Clara - Diamanti grezzi
Trucco acqua e sapone, i violini che introducono la voce, della Crazy J di Mare Fuori capisce lo sguardo determinato.
Alessandra Amoroso - Fino a qui
Arriva in pantaloni e lupetto, siamo sicure che domani sera sarà elegantissima, è una dei quelle artiste che live ha qualcosa in più. Sottopalco l’emozione arriva. E viste le inquadrature, sicuramente anche in tv.
Fred de Palma - Il cielo non ci vuole
Gli brillano gli occhi di felicità, anche se canta una canzone che racconta un amore doloroso. Si vede la voglia di essere qui.
Fiorella Mannoia - Mariposa
La più teatrale, la più elegante. È la signora della musica italiana, canta tutte le donne e ne diventa un simbolo. A 70 anni così è il sogno di tutte. Una regina.
Santi Francesi - L’amore in bocca
Sembra X Factor. Alessandro e Mario arrivano da un talent e si vede dalla naturalezza con cui giocano con le telecamere. Il brano si perde tra 30 canzoni, ma la quota ormone Gen Z è soddisfatta.
The Kolors - Un ragazzo Una ragazza
Stash & co. hanno già preparato il balletto. Salgono sul palco da band rodata, lui ci mette il sorriso consapevole della hit che ha in mano. Suonano precisi. Il resto lo farà il tormentone.
Big Mama - La rabbia non ti basta
Vestito nero scollato, collane di perle, capelli biondo platino, Big Mama porta se stessa, il suo corpo, il suo sorriso. Canta la rabbia del passato, ma quel che trasmette è positività.
Renga Nek - Pazzo di te
Una prova vocale Anni ’90 che consolida l’amicizia dei due sul palco. Not our cup of tea, but still.
Emma - Apnea
Cambio look, ma non l'attitude di chi sa stare sul palco e vivere live. La canzone entra in testa e lascia la voglia di respirare.
Irama - Tu no
La ballad più bella di questo festival che tira fuori tutto il dolore che abbiamo, va detto. Filippo si presenta sul palco coi pantaloni di pelle e tanta voglia di emozionare. Lo fa.
Angelina Mango - La noia
La cumbia della noia travolge. Lei parte ferma, poi si muove, poco a poco, per poi ballare, i sorrisi sul palco, la voce acappella. Altro che noia. I bookmaker anche qui hanno qualcosa da dire. E dovremmo fidarci.
Geolier - I p’me tu p’te
Napoli va sul podio? Semplice, senza sbavatura. Sa perché è qui.
Mannini - Spettacolare
Canotta bianca, total black, sorride alla telecamera, canta la ballad più classica del Festival e con un sorriso pulito conquista tutto il pubblico più pop. Si gioca la sua occasione, carino.
Ghali - Casa mia
Non porta il suo alieno sul palco, almeno per ora, solo se stesso. Ma la sorpresa è in platea. Ghali un altro di quelli che si mangia il palco, cantando un messaggio importante.
Gazzelle - Tutto Qui
"Sembriamo due panda amore mio" è la frase del Festival. Occhiali da sole, Gazzelle fa Gazzelle e l’Ariston diventa un palazzetto con i flash accesi. Cuori indie contenti.
Il Volo - Capolavoro
Piacciono o non piacciono, dentro al teatro, ascoltati dalla seconda fila, si ha la sensazione che ci sia qualcosa di sovrannaturale.
Alfa - Vai
È la quota serenità di quest’edizione. Fiorello apprezza dalla prima fila e crede nel tormentone, coinvolgendo direttore d’orchestra e prime file a suon di "Yu uh". Ci aspettiamo una gag sabato.
Dargen D’Amico - Onda Alta
Completo floreale, otto uomini in smoking sul palco, tutti rigorosamente con occhiali (quanti punti fa al Fantasanremo?). Il pezzo parte a cassa dritta, ma non fa ballare, il testo non lo consente e colpisce, anche se senza testo in mano è più difficile coglierlo. Lui passeggia in platea, ma non è detto che lo farà anche domani. Le telecamere non riescono a seguirlo.
La Sad - Autodistruttivo
C'è della gioia nell'immaginare le nostre anziane zie davanti alla tv. La canzone è decisamente orecchiabile e la cantano bene, ma loro sono la cosa più punk che abbiamo visto oggi su quel palco. O forse sempre.
Il Tre - Fragili
Canta con determinazione le sue fragilità, ma il brano funzionerà di più fuori da qui.
Mr. Rain - Due Altalene
Le due altalene ci sono davvero, al centro del palco. Lui completo nero, maglia trasparente, si siede al piano e gioca tutti i suoi assi della manica. Mai sottovalutare Mr. Rain, direi che lo abbiamo imparato.
Loredana Berté - Pazza
Arriva per trentesima, ci si domanda come farà Amadeus a non finire prima delle tre. La regina del rock è l'ultima a cantare in teatro. E i giornalisti presenti regalano una standing ovation.
Cosmopolitan The Place, l'evento a Sanremo 2024
Dal 6 al 10 febbraio l'appuntamento aperto al pubblico è ogni pomeriggio dalle 18 alle 20 alla Gintoneria di piazza Bresca per bere un drink e partecipare al palinsesto di eventi organizzati a scandire l'attesa della gara.
Dj set, incontri con i talent e con i protagonisti della settimana. Tra gli eventi in programma ci saranno, ad esempio, il firmacopie in compagnia di Angelina Mango, protagonista della copertina del numero di Cosmopolitan in edicola dal 2 febbraio. Ma anche un party per ballare e una serata speciale pizza e CocaCola. Un calendario in continuo aggiornamento, ricco e vivace nello stile di Cosmopolitan.