Ci sono città in Italia che qualsiasi turista, anche il meno avvezzo, ha segnato nella sua bucket list dei luoghi da visitare viaggiando da Nord a Sud lungo lo Stivale. A partire da Venezia, per scendere a Firenze, Roma, Napoli e l'amata Costiera Amalfitana, le "tappe d'obbligo" si contano sulle dita di una mano. Eppure, dietro al cliché si nascondono infinite altre strade da percorrere, che conducono verso tesori nascosti, ancora così autentici e legati alla tradizione del territorio. E Lucca, è proprio uno di questi. Tappa della Via Francigena, il cammino che da Canterbury conduce a Santa Maria di Leuca, la città si sviluppa all'interno di mura cinquecentesce perfettamente intatte, le uniche a non essere mai state usate a scopi difensivi e per questo tra le meglio conservate d'Europa.

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Lucca: cosa vedere nella città delle cento chiese

Da che la cinta muraria fu costruita, Lucca è riuscita a sfruttare il suo potere economico per assicurarsi l'indipendenza da Firenze e mantenere così intatta la sua identità. Questo ha fatto sì che ancora oggi, passeggiando per i suoi vicoli labirintici che si snodano tra palazzi antichi e torri, si possa respirare tutta la sua genuinità. Botteghe di sarte e artigiani, negozi d'antiquariato e locande storiche fanno da contorno alle vere protagoniste della roccaforte, le cattedrali, che le devono il soprannome di "città delle cento chiese". Luogo strategico per visitare la città a piedi o in bicicletta è il Grand Universe Lucca, l'hotel ottocentesco che affaccia su Piazza del Giglio e Piazza Napoleone, dominato all'ultimo piano da una terrazza con champagnerie, luogo speciale in cui godersi il tramonto stuzzicando cruditè e sorseggiando dell'extra brut Martin Orsyn. A due passi dall'albergo si erge il Duomo di San Martino, dov'è conservata la statua lignea del Volto Santo e dove ancora oggi si assiste a un viavai di pellegrini in viaggio, a cui seguono San Michele in Foro e San Frediano, la cui facciata è dominata da un mosaico della fine del XIII secolo (fun fact: l'unica altra chiesa ad avere un mosaico esterno è quella di San Miniato al Monte, a Firenze). Nella Piazza della basilica, si trova poi un meraviglioso bar, il Caffè Santa Zita, dove tradizione e modernità si mescolano nell'arredo per ricreare un'atmosfera d'altri tempi, tra pareti specchiate, muri affrescati e boiserie. Continuando a passeggiare per i vicoletti della città, passando di fianco al Conservatorio di Musica L. Boccherini, scuola di Puccini, si arriva poi al cuore pulsante di Lucca: Piazza dell'Anfiteatro.

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Edificata sui resti dell'antico anfiteatro romano, di cui oggi ha mantenuto la struttura ellittica, la piazza accoglie un'alternarsi di bar, ristorantini e boutiques deliziosi (tra cui Uashmama, con prodotti lifestyle in carta lavabile chic e sostenibili). Chi desidera vedere la città dall'alto, non può perdersi il giro delle mura, da fare a piedi o noleggiando una bicicletta, alternativa con cui rendere il percorso di 4.2km più leggero, piacevole e divertente, magari ritagliandosi una pausa per un picnic sui generis. Una volta scesi, una chicca spesso non segnalata ma da non perdere sono i sotterranei della cinta muraria, dei cunicoli pedonali che si trovano sotto gli 8 baluardi e che venivano utilizzati per scopi militari.

Da Lucca verso Castelvecchio Pascoli, per una pausa rigenerante

Se si ha un weekend lungo a disposizione, la cosa migliore è tenersi una notte per esplorare i dintorni di Lucca. Costeggiando la Garfagnana e le Alpi Apuane, e passando di fianco al Ponte della Maddalena, o Ponte del Diavolo — avvolto dalla leggenda e decisamente instagrammabile —, si giunge a Castelvecchio Pascoli.

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Qui, il poeta del Fanciullino trascorse circa vent'anni della sua vita tra casa sua e l'Osteria del Platano ispirato e protetto dai boschi della Valle del Serchio. Proprio sopra Casa Pascoli, oggi visitabile, si erge il Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa, un luogo ameno che domina l'intera collina affacciando direttamente sul borgo-cartolina di Barga. Osservabile da ogni punto della struttura dalle terrazze e dai balconi che si alternano tra camere, ristoranti e piscina scoperta, il centro medievale invita a essere esplorato attraverso i suoi saliscendi e i locali che lo animano.

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Se capitate qui il sabato, l'esperienza da non perdere per vivere al massimo i territori della Garfagnana anche attraverso i suoi sapori è la classe di cucina insieme allo chef del ristorante, che vi accompagnerà al mercato di Barga per fare spesa di prodotti locali, come funghi porcini, salumi, formaggi, miele e verdure, che cuicinerete insieme a lui direttamente nella cucina del Resort. Oltre a imparare un piatto della tradizione, potrete gustarvi i frutti del vostro lavoro soreseggiando un buon bicchiere di vino biodinamico. E se cucinare non è di vostro interesse, potete sempre prenotare un trattamento in Spa, scoprire da vicino i prodotti Lajatica, la linea italiana di enocosmesi ideata dai fratelli Bocelli, e ritagliarvi un momento di profondo relax.