Aaron Philip è nera, è donna, è trans e ha una disabilità. Inutile che ci giriamo intorno: per quanto negli ultimi anni si parli molto di body positivity e inclusività, un corpo come il suo ancora oggi non risulta conforme agli standard che la nostra società continua a imporre. I corpi delle persone non bianche, delle persone trans, i corpi con disabilità e quelli delle donne sono politici perché su di loro ogni giorno vengono prese decisioni che marginalizzano, privano di diritti e libertà e escludono. Per questo mostrarli, dargli visibilità è essenziale e lo è ancor di più perché, quando diciamo che ogni corpo è valido, non stiamo parlando solo di come ci vediamo allo specchio: stiamo parlando di corpi ribelli e rivoluzionari, di cambiamento. Ieri Philip ha debuttato sulla passerella di Moschino a Manhattan: ha sfilato con la sedia a ruote elettrica vestita di giallo e, che dire, è stata meravigliosa.

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Jeremy Scott ha presentato la collezione Ready to Wear per la Primavera/Estate 2022 di Moschino e per l'occasione ha messo in scena una sfilata dal mood nostalgico e kitsch, ispirata al tema del tea party. Tra le protagoniste, oltre a top model come Gigi Hadid, Winnie Harlow e Stella Maxwell, c'era anche Aaron Philip già volto della campagna Autunno/Inverno 2020 del brand, fotografata da Luigi & Iango. "Troverò presto le parole... non ho quelle giuste in questo momento. Per ora dirò solo grazie e vi amo. La mia vita è cambiata" ha scritto la modella su Instagram postando un video di lei mentre sfila sul catwalk piovoso di Manhattan. Poi ha pubblicato una foto e un commento più a freddo sulla sfilata: "Ci è voluto molto tempo e sono completamente grata a Dio e a tutti coloro che mi hanno mai sostenuto a qualsiasi titolo", ha scritto la modella, “Spero che questo sia l'inizio di qualcosa in più e ispiri e porti altri marchi globali dello stesso livello a lavorare veramente per includere e normalizzare la presenza e il talento delle persone con disabilità nei loro show".

Aaron Philip ha vent'anni, è originaria di Antigua e da anni si batte per una maggiore visibilità dei corpi con disabilità oltre che per le battaglie della comunità LGBT+. Ha iniziato la sua carriera come freelance e con costante impegno è riuscita a essere protagonista di campagne per H&M e Asos. Poi, nel 2019, ha chiuso la sfilata di Willie Norris Workshop e nello stesso anno è apparsa nello show digitale di Collina Strada e nel lookbook del marchio. Il debutto sulla passerella di Moschino, però, è un grande passo per lei e - si spera - anche un segno che qualcosa di sta evolvendo a livello di rappresentazione e diversity. "Le ragazze e le donne trans nere contano e sono belle", ha concluso Philip nel suo post, "ringrazio Dio che ci stiamo realizzando sempre di più per le anime gentili che siamo"