«È una verità universalmente riconosciuta» che Euphoria sia l’ossessione della nostra epoca. Giunta alla seconda puntata della seconda stagione la serie statunitense nota per essere una perfetta combinazione di «sostanza» ed estetica – oltre alla dimostrazione che l’una non esclude l’altra, continua a raccontare le avventure di Rue, Jules, Nate, Fez, Cassie, Lexi, Kat e Maddy, mentre ridisegna le caratteristiche di una nuova desiderabilità che per prima cosa passa dal guardaroba. Nelle T-shirt stampate, nelle scarpe firmate, nelle gonne extra-corte e nelle collanine con il nome indossate da Zendaya, Hunter Schafer, Sydney Sweeney e Alexa Demie, c’è tutta la sensibilità tipica della Generazione Z. E tra nostalgia degli anni Duemila, personalità e self-acceptance, Euphoria è diventata protagonista delle tendenze social, ancora una volta.

In Euphoria 2, la moda è una componente fondamentale in ogni scena e in ogni dinamica. Come scrive Federica Salto, «lo styling è l’elemento essenziale del racconto»: polo, abiti babydoll e tubini aderenti accompagnano l’evoluzione dei personaggi, ma quello che emerge è un intento diverso da quello a cui ci hanno abituato i classici teen-drama. Euphoria infatti «sconfessa i cliché dei teen-drama», spiega Giuliana Matarrese, e i vestiti scelti dalla costumista Heidi Bivens – la stessa di Spring Breakers, non iscrivono i personaggi nei soliti ruoli liceali stereotipati, al contrario riguardano connotati precisi che rispondono al desiderio di rappresentarsi, di esprimersi e di essere sé stessi. È così che i nuovi episodi targati HBO hanno (ri)conquistato tutti, e soprattutto il regno di TikTok: ironici, critici e curiosi, nel giro di pochi giorni sono nati migliaia di video ispirati agli slipdress argentati, ai collant colorati e a tutti gli outfit in pieno stile Y2K.

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Euphoria 2, le tendenze moda nate su TikTok

Il motivo per cui in molti preferiscono ai film le serie tv è custodito nel rapporto che nasce con uno o più personaggi. Capita di ispirarsi a loro per sentirsi davvero cool, collezionando un infinito quantitativo di elementi salvati a cui fare riferimento il sabato successivo. Risalire al marchio di un capo oggi è diventato semplicissimo, visto che il product placement negli episodi di produzioni come Emily in Paris o AJLT ha ormai raggiunto il livello successivo, ma non sempre è possibile permetterselo, salvo farsi un regalo di tanto in tanto.

È quello che hanno pensato milioni di e-boys e e-girls quando hanno creato tutti quei video dal titolo «Euphoria Inspired Outfits», «What Maddy would wear», «What the characters in Euphoria would wear», con tanto di grafica anni '90 animata, lilla e sbrilluccicosa. Allo stesso scopo, alcuni creator – quelli che in un futuro non troppo lontano potrebbero diventare i nuovi critici di moda, un po’ come è successo su Instagram con @bryanboy e @ideservecouture, optano per spiegoni del tipo: «The symbolism of shoes in Euphoria».

E se l’ingrediente segreto di TikTok risiede nel divertimento, non poteva mancare un format giocoso e anche un po’ comico. Sovrano indiscusso dell’algoritmo, il video «And why aren’t you in uniform?» con la voce di SpongeBob in sottofondo ironizza sul fatto che nessuno potrebbe davvero presentarsi a lezione con una micro-bag tempestata di strass come quelle di Maddy e Cassie, o comunque con un abbigliamento neanche lontanamente simile a quello sfoggiato dai personaggi tra i corridoi della serie HBO.

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Il testo, che di solito recita «When you’re on the way to school but forget you to go to Euphoria High School» o «First day at Euphoria High School», diventa il pretesto per divertirsi a immaginare di poter andare a scuola con vestiti cut out, micro-mini a quadri e tacchi con cristalli di Amina Muaddi. Ma stiamo parlando di una generazione che non lascia niente al caso e che, sin da subito, ha dichiarato eterna fedeltà a valori come la libertà di auto-determinazione e l’espressione personale: non percepite anche voi un velo di sarcasmo sulle restrizioni dell’abbigliamento scolastico?

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Hashtag come #lgbt e #dragtok dimostrano che calarsi nei panni dei personaggi di Euphoria è diventata una vera tendenza soprattutto in ambito LGBTQ: i ragazzi queer hanno visto negli outfit «Jules inspired» (e non solo) una chance di sfoggiare tacchi alti, party dress e abiti bustier , per non parlare dei make-up. Ideati da Doniella Davy, brillantini, glitter colorati, eye-liner marcati e ombretti arcobaleno hanno inaugurato un nuovo capitolo per la produzione HBO. Il risultato è un immaginario poliedrico che, senza perdere l’auto-ironia, la leggerezza, la creatività che contraddistingue l’estetica TikTok, continua a dare in modo attivo il proprio contributo riguardo vitalità, libertà e self-expression.

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